Visualizzazione Stampabile
-
...malinconia....
questa sera stavo guardando un po' di foto che avevo nel cassetto del comodino, e tra le mani mi è saltata fuori questa....:wub:
http://img258.imageshack.us/img258/5112/destraby0.jpg
era la moto di mio papà con la quale sono passato dall'aprilia rs125 chesterfield alla daytona....
ho passato un anno intero in sella a lei, e ancora prima, quando non ci potevo salire la ammiravo sognando il momento in cui ci avrei corso insieme....
ora molto probabilmente sarà dentro per l'est europa a vivere una seconda giovinezza, perchè aveva si qualche anno ma era perfetta in ogni suo dettaglio...:cry:
...e così mi son ricordato di aver scritto qualche riga a riguardo del giorno in cui l'ho abbandonata.... ve le ripropongo, anche se magari saranno un po' pallose e molti di voi si stuferanno a metà di leggere......
...perdonate questa mia malinconia passeggera.....:cry:
e vien quasi da piangere....
E' giunto il momento anche per me... quel momento che prima o poi capita a tutti noi motociclisti... cambiare la moto. E a volte vien quasi da piangere...
A dire il vero, per alcuni può essere una "liberazione" vera e propria: abbandonare scooters o 50ini vari per passare a cilindrate superiori, a sensazioni superiori, più vibranti, più intense..: l'evento che ti fa pensare "Finalmente. Adesso tocca a me...".
La stessa sensazione, anche se meno intensa, la provano coloro che invece sono soliti affrontare questo evento in modo periodico, coloro che, senza offendere nessuno -ci mancherebbe altro!!!-, hanno un rapporto più freddo con la loro bestiolina, quelli che sono soliti cambiare mezzo ogni 2-3 anni (a volte anche meno...) perchè desiderano avere moto sempre all'"avanguardia", quelli che hanno una sfrenata passione per le moto e che quando possono cercano di sfruttare il mercato per vendere la vecchia e acquistare la nuova.
Ed infine ci sono i sentimentali....I sentimentali sono quelli che s'affezionano in maniera morbosa alla loro bambina, quelli che la coccolano, la venerano, vanno contro le mode, coloro che non immaginano neanche di uscire a fare un giretto in moto se non con la propria ed esclusiva compagna d'avventure. Ne conoscono ogni pregio e ogni difetto, e nonostante tutto sono così innamorati da trasformare gli stessi difetti in altrettanti pregi e particolarità. Conoscono ogni centimetro quadrato del loro mezzo, sanno perfettamente il significato di qualsiasi rumore prodotto, e nella maggior parte dei casi sono davvero una cosa sola con la loro bimba.
Per loro il "cambiare moto" è un evento inconcepibile, non considerabile, quasi un sacrilegio, una pugnalata alle spalle. E allora quando accade vien quasi da piangere... Arrivi al concessionario e non vuoi più scendere dalla moto; sei entusiasta sì, perchè te ne uscirai con un bolide nuovo nuovo, ma allo stesso tempo ti si stringe il cuore nel dover chiudere un capitolo (il più delle volte felice...) della propria vita.
E a me è successo proprio questo...sono cresciuto con la passione delle moto, trasmessa da mio papà, il quale, prima di concludere la sua carriera di motociclista della domenica, 6 anni fa ha fatto la pazzia di comprare la moto nuova (cioè di seconda mano, ma per noi praticamente nuova): una Yamaha thundercat 600r, moto non sportivissima ma molto piacevole sia come linee che come guida. Nel frattempo io crescevo e continuavo il mio "svezzamento" con la mia bimba (rs 125) con un sogno costante davanti agli occhi...guidare la moto del papà. E mentre io crescevo sono subentrati i primi problemi alla schiena che impedivano al "gran capo" di dedicarsi ai piccoli viaggetti. Sono arrivati così i ventun anni e la possibilità di avere 100 cavalli da domare...(non toccavo nemmeno terra dalla felicità quel giorno...). E così i primi i giretti non si sono fatti attendere e via via sempre più lontano da casa (il Garda, l'Austria...), creando un feeling straordinario, un rapporto di rispetto reciproco, di fiducia, di complicità... Sarò un caso patologico ma addirittura ero arrivato perfino a parlarle, ad accarezzarle il serbatoio quando si vedeva la strada di casa dopo il bel giro, dopo la corsetta su e giù per qualche passo...
Un bel giorno però arriva l'ombra oscura delle emissioni...Euro 0 dicevano... inquina... Fin che siamo arrivati al bollo 2007 che, a dirla tutta, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso... 170 euro (contro i 90 dell'anno scorso e degli anni precedenti): 170 euro per poi arrivare alla periferia della città e trovare tanto di divieti al transito con multa salatissima in caso di violazione. Euro 0...Dannaz'...
E allora la drastica decisione: dire ciao a una "signora" che ha ancora gran voce in capitolo, cha sa ancora dire la sua per le strade, che sa urlare come 6 anni fa... La scelta è valida, nulla da ridire (daytona 675!), ma i ricordi sono difficili da mettere da parte, da archiviare...Non è più questione di soldi, di affari, di vantaggi... è solo sentimento, emozione, misto ad un dispiacere vero, sincero... mi sembrava di averla tradita, perchè ormai per me lei aveva un'anima tutta sua. Così quando sono andato via dal concessionario e l'ho vista lì davanti, ferma, sola, abbandonata, una lacrima è scesa lungo la guancia... Indimenticabile Thundercat... tutt'ora a parlarne mi viene un nodo in gola...chissà dove sarà, chissà se qualcun altro saprà volerle bene come le ho voluto bene io... Sensazioni e sentimenti contrastanti si mescolano insieme...il vecchio e il nuovo... E vien quasi da piangere.
-