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Il leader MAXIMO lascia
Il leader cubano Fidel Castro ha rinunciato alla presidenza. Lo hanno detto fonti ufficiali. Castro ha annunciato la propria decisione sull'edizione elettronica di Granma, organo ufficiale del regime cubano.
'Comunico ai miei compatrioti, che in questi giorni mi hanno fatto un grande onore eleggendomi a membro del parlamento, che io non aspirerò né accetterò - ripeto - non aspirerò né accetterò la carica di Presidente del Consiglio di Stato e di comandante in capo". Dopo 49 anni al potere, con queste parole scritte sulla edizione elettronica di Granma, il presidente cubano Fidel Castro ha annunciato ufficialmente oggi la sua rinuncia a presidente di Cuba, carica che ha esercitato finché la malattia non l'ha allontanato dal potere 19 mesi fa. Da diversi mesi Fidel Castro si esprime regolarmente dalle colonne della stampa ufficiale, fornendo il suo punto di vista su diversi argomenti internazionali. Due giorni fa aveva alimentato le attese sul suo futuro politico, suggerendo in un articolo pubblicato sulla stampa locale, di avere in preparazione un annuncio "di grande interesse". "Nella mia prossima riflessione - aveva scritto sul quotidiano Granma - affronterò un argomento di grande interesse per molti compatrioti, ma non voglio per ora anticiparne nulla". Il 24 febbraio è fissata la riunione del Parlamento cubano che dovrà designare i membri del Consiglio di stato, il più alto organismo esecutivo dell'isola, e il suo presidente. Cosi oggi Castro sottolinea che ora "é venuto il momento di eleggere il Consiglio di Stato, il suo presidente, il vicepresidente". Dalla rivoluzione del gennaio 1959 Castro è il numero uno a Cuba: "Ho avuto l'onore di questa carica - presidente del Consiglio di Stato - per molti anni" dopo la nuova costituzione del 1976, scrive ancora rivolgendosi ai suoi concittadini con toni affettuosi. "Conoscendo il mio stato di salute critico, molti pensavano all'estero che la rinuncia provvisoria alla carica di Presidente del Consiglio di Stato il 31 luglio 2006 che ho lasciato nelle mani del primo vicepresidente Raul Castro Ruz, fosse definitiva", aggiunge Castro spiegando che "fortunatamente, il nostro processo conta ancora su quadri della vecchia guardia, uniti ad altri che erano più giovani quando è cominciata la prima tappa della Rivoluzione". "Il cammino - prosegue - sarà difficile e richiederà lo sforzo intelligente di tutti". La lettera si chiude con la promessa che non si ritirerà a vita privata: "Non vi dico addio. Spero di combattere come un soldato delle idee. Continuerò a scrivere sotto il titolo "Riflessioni del compagno Fidel". Sarà un'arma su cui poter contare: "la mia voce forse verrà ascoltata, sarò prudente" Il messaggio è firmato di suo pugno e ha la data del 18 febbraio ore 17.30
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Evvai: entro il 2010 ci sarà una stella in più sulla Stars & Stripes!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
DocHollyday
Evvai: entro il 2010 ci sarà una stella in più sulla Stars & Stripes!
già :rolleyes: ... com'è che la chiamavano Cuba prima di Castro? Il Bordello degli Usa ... se non ricordo male....:rolleyes:
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come bordelli la nostra italia non scherza.....
inutile guardare tanto distante....
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E adesso, come il nostro leader PRODI...andrà a fare il nonno?
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in maremma si dice...
MORI!!!!!!!
HAI ROTTO I COGLIONIII!!!
:tongue::tongue:
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Per i nostalgici:
"Aqui se queda la clara,
la entranãble trasparencia
de tu querida prensencia,
comandante Che Guevara"
C. Puebla Anno 1965
[Qui rimane la chiara, penetrante trasparenza della tua cara presenza, Comandante Che Guevara]
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Citazione:
Originariamente Scritto da
wolf_orso
già :rolleyes: ... com'è che la chiamavano Cuba prima di Castro? Il Bordello degli Usa ... se non ricordo male....:rolleyes:
quoto
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aveva detto che andava a fare il nonno e che si ritirava ma il bugiardo e ancora tra i coglioni.
mo basta..che tra chegevara e prodi mi sto sporcando di ...
esco ...
aria...
.......bella missina.... :ph34r: