Ciao raga....non so quanti granata ci sono qui....ma è proprio triste la situazione...quest'anno si retrocede....e se anche Rosinaldo dà segni di insofferenza....siamo proprio alla frutta!!! :cry:
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Ciao raga....non so quanti granata ci sono qui....ma è proprio triste la situazione...quest'anno si retrocede....e se anche Rosinaldo dà segni di insofferenza....siamo proprio alla frutta!!! :cry:
lasuma perde va :rolleyes::rolleyes:
certo che Rosina certe dichiarazioni poteva pure evitarsele ..... una fraccata di calci dove non batte il sole se li meriterebbe considerando i soldi che si prende...
ma perchè sto branco di bambinoni smutandati non gioca e basta... perchè devono dar sfogo all'unico neurone che hanno nel cervello...perchè....????:rolleyes::mad::mad:
che ha detto quest'altro genio?
da La Stampa
TORINO, RADUNO A MUSO DURO
Rosina: «Toro senza progetto». Cairo lo multa e replica: «Inopportuno per tempi e modi, se vuole andare via lo dica»
PAOLO BRUSORIO
TORINO
Il Toro ancora non è uscito dai blocchi, che volano già gli stracci. Qualcosa infatti non funziona se alla vigilia del terzo raduno consecutivo in serie A, il capitano tira una pugnalata al suo presidente e, in fondo, a tutta la squadra. Succede infatti che Alessandro Rosina, in un’intervista pubblicata anche sul suo sito, scenda duramente in campo contro la campagna acquisti fin qui condotta da Cairo: «Sono spaventato, non c’è un progetto, così il Toro non cresce. Ora come ora è dura salvarci. Non voglio più essere costretto a fare il terzino. Non voglio andarmene, ma non ho certezze di restare», le polpette avvelenate cucinate da Rosina. E così l’aria si è ammorbata prima ancora di cominciare, proprio quello che non ci voleva dentro una società che ancora non sa di che cosa è fatta: se di argilla o di ferro.
Stasera a Leinì, collegio del ritiro fino a venerdì prima di trasferirsi a Malles (in Val Venosta), ci sarà il primo faccia a faccia tra Rosina e Urbano Cairo, ieri furioso per la coltellata del suo giocatore. «Ho trovato quelle parole totalmente inopportune. Per i tempi e per i modi. Se aveva qualcosa da dire, doveva farlo in forma privata. E comunque non è compito suo occuparsi di campagna acquisti e di moduli di gioco. Se penso a certi capitani del Toro, mi vengono in mente ben altri atteggiamenti». Il presidente è un crescendo: «Qui c’è una società che lavora, che ha rispettato gli obbiettivi, che paga puntualmente gli stipendi. E che per questo merita rispetto». Fino all’ultimo affondo. Forse, quello che gli costa di più: «Per me Rosina resta incedibile. Ma se questa uscita nasconde la sua volontà di lasciare il Toro, allora me lo dica subito. Invece di agitare così le acque».
Nell’immediato, Rosina pagherà la sua intemerata con una multa (poco oltre i ventimila euro, secondo il «codice Comotto»), poi toccherà eventualmente a De Biasi, comandante dello spogliatoio, il compito di dequalificare Rosina togliendogli la fascia di capitano. E riaffidando la conduzione del gruppo a Corini.
Che cosa poi nasconda la sparata di Rosina lo sa solo il diretto interessato. Completamente fuori sincrono (un capitano ha tutto il diritto di pensarle certe cose, e la campagna acquisti condotta fin qui da Cairo gli fornisce un discreto assist, ma farlo a due giorni del ritiro significa non aver affatto il senso dello stato), il numero dieci granata ha squarciato una tela già sfregiata dalle schermaglie a distanza tra Di Michele e De Biasi. Cairo continua a considerarli intoccabili, ma il gioco del mercato non mette al riparo l’ambiente granata da sorprese clamorose. Non fosse altro che, dall’eventuale cessione di uno dei due attaccanti, il presidente potrebbe ricavare quel tesoretto da utilizzare per il mercato. Leggi un centravanti da affiancare ad Amoruso. Magari proprio Rolando Bianchi.
Insomma, di tutto il Toro aveva bisogno tranne che di un corpo a corpo tra Cairo e Rosina. Per zavorrare la partenza bastava una campagna acquisti monca e la sensazione, quella di navigare a vista, che il Toro non riesce a togliersi di dosso. Il mercato è aperto, Cairo ha deciso di mettersi alla finestra e vedere che cosa può piovergli in casa dai piani alti della serie A. Leggi prestiti di Inter o Milan. Per non dire del Manchester City. A De Biasi spetterà il compito di impastare il tutto. L’ultima volta fu un fallimento: non arrivò nemmeno alla prima di campionato, vittima delle paturnie di Cairo che non si fidava di chi gli avrebbe poi consegnato due salvezze consecutive. Tecnico e presidente ora sembrano andare d’amore e d’accordo. Gli schiaffi, inattesi e dolorosi, arrivano da un’altra parte.
.......esattamente!! Rosina ha ragione...la squadra fa ridere e non ha un progetto....come fai a considerare un progetto dove nei ruoli fondamentali ci sono dei vecchi e neanche dei migliori....di loreto....corini....di michele ormai non è + giovane e l'anno scorso l'avremmo ammazzato tutti! e poi la perla del mercato chi è??? AMORUSO???!!! con i suoi 34 anni!!!
Ha ragione anche Cairo...Rosina invece di parlare via giornali doveva a farlo a 4 occhi con lui....ma la verità è cmq che quest'anno rischiamo davvero la retrocessione...abbiamo avuto un gran culo per 2 anni consecutivi io non sfiderei così tanto la sorte! A Cairo dobbiamo tutto...senza di lui non esisteremmo più però che tristezza vedere che squadre tipo Genoa, Napoli, o l'Atalanta siano più appetibili e attive sul mercato....sob sob
Siamo alle solite Presidente senza soldi che non hanno voglia di far nulla o poco, quello che mi chiedo perchè altr squadre pur con pochi soldi riescono ad avere un gioco e fare un campionato dignitoso... E poi perchè gli attacanti che vengono al Toro non segnano più vedi gli ultimi e quando vanno in altr squadre tornano a segnare.....
ciao
CARI FRETELLI DI VIRUS GRANATA nonchè GRANATA DA LEGARE
che il nosto caro TORO da un bel po' di anni non sia + il TORO dei vecchi tempi ma uno sbiadito TORELLO è un fatto
noi non abbiamo potenze economiche/politiche che con la forza del denaro possono permettersi tutto e tutti i giocatori possibili ed immaginabili; valutiamo anche il fatto che in una città come Torino è impensabile avere 2 squadre fortissime come a Milano e sommiamo al tutto anche che da decenni il Toro non aveva + una dirigenza degna di questo nome
secondo me il Presidente Cairo ci ha salvati dalla sparizione e questo gli va riconosciuto e siccome non si improvvisa niente nella vita ed anche nello sport per riprenderci da decenni di porcherie ci vorranno altrettanti anni
quello che deve fare il TORO è non imitare le squadre che hanno soldi a palate ma quelle + piccole che hanno fatto dell'organizzazione e della competenza l'arma per avere i risultati;
-vivaio da ripristinare e rendere di nuovo come quello di una volta
-osservatori capaci ed in ogni dove che setaccino tutti i campionati per scovare i talenti prima che costino palate di milioni di Euro
-organizzazione societaria con poche persone, capaci e con compiti chiari
e ben delineati
ma il nostro Vecchio Cuore Granata deve rimane intatto e solido; e il tifo pure; sempre fieri di essere del TORO e da TORO; anche dovessimo finire in 3° categoria
ettore
Straquoto tutto caro fratello di virus..... e chi vuole Cristiano Ronaldo o Fernando Torres?? Mi accontento di giovani...con voglia di fare...io voglio Rubin, no Roberto Carlos......vorrei un Pazzini o un Huntelaar non AMORUSO!!!!
......o Corini........o Recoba........o Di Loreto........o Di Michele.....
Bisogna puntare su giovani promettenti....come abbiamo fatto qualche tempo fa, Rosina era semi-sconosciuto, così con Rubin.... Vi dico la mia?? Piuttosto che Amoruso...avrei provato a valorizzare Elvis Abbruscato, non si può bocciare qualcuno così in fretta....