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Tra poco, alle ore 15, presentazione ufficiale della manovra, che è contenuta in un decreto-legge, quindi sarà, di fatto, immediatamente efficace. Piccolo riepilogo (se di qualche utilità), QUI.
anche 'sta storia qui' fa incazzare parecchio...... ne aveva parlato Report un tot di tempo fa mi sembra (link sul titolo, da Italia dall'estero)
“Prima o poi bisognerà fare i conti con i derivati”
Articolo di Economia salute e ambiente, pubblicato mercoledì 19 maggio 2010 in Svizzera.
[Neue Zürcher Zeitung]
L’Italia potrebbe trovarsi ad affrontare guai peggiori di quelli della Grecia
Come in Grecia, anche in Italia le amministrazioni comunali, provinciali e regionali hanno cercato di alleggerire il peso degli interessi finanziari che grava sulle loro spalle con l’acquisto di swap. Ora si rischiano miliardi di perdite. La magistratura accusa quattro banche – tra cui anche la svizzera UBS – in un processo di truffa in relazione alle consulenze prestate.
Secondo fonti ufficiali, l’Italia potrebbe trovarsi ad affrontare rischi maggiori di quelli della Grecia travolta dalla crisi, a causa di complessi strumenti finanziari. “In Italia c’è un problema enorme e concreto”, ha avvisato il pubblico ministero Alfredo Robledo mercoledì, all’apertura del processo che si tiene a Milano contro quattro banche, tra cui UBS.
Le città, le province e le regioni italiano hanno inserito nei loro bilanci dei derivati, prodotti finanziari con i quali prima o poi bisognerà fare i conti. “Perciò l’Italia corre un rischio maggiore della Grecia”. Secondo indicazioni della Banca d’Italia, piccole e grandi città rischiano di dover registrare a bilancio perdite per 2,5 miliardi di euro a causa di operazioni finanziarie azzardate in relazione agli interessi sui prestiti.
UBS, Deutsche Bank, Depfa (controllata di HRE) e JPMorgan devono rispondere davanti al Tribunale di Milano dell’accusa di aver intenzionalmente frodato le amministrazioni vendendo loro titoli finanziari tossici. Con questi titoli l’amministrazione comunale di Milano intendeva ridurre l’ammontare degli interessi a suo debito. Il fatto risale al 2005, quando l’amministrazione contrasse un prestito di oltre 1,68 miliardi di euro. Sul banco degli imputati siedono anche undici dipendenti delle banche e due ex funzionari del Comune.
La città di Milano sostiene di rischiare ora gravi perdite da queste “scommesse” sugli interessi, a causa di consulenze errate in relazione ai titoli. Per questo chiede alle banche un risarcimento danni di 239 milioni di euro. Tutti e quattro gli istituti di credito respingono le accuse. Una condanna potrebbe mettere sul chi va là centinaia di altre città italiane che abbiano acquistato simili derivati.
I titoli in questione, i cosiddetti swap, sono strumenti finanziari attraverso cui le società e le amministrazioni comunali “scommettono” sull’evoluzione futura dei tassi di interesse. In Germania Deutsche Bank è già in causa con decine di aziende di medie dimensioni, amministrazioni locali e società municipali riguardo a questi titoli. Le sentenze emesse finora hanno avuto esiti contrastanti.
up ....
dai, fate uno sforzetto e leggete......
Ritassare quelli dello Scudo fiscale
da Il Fatto Quotidiano, 26 maggio 2010
Adesso che il peggio è finalmente arrivato tutto torna a essere una questione di soldi. Tanti soldi. Per arginare un po’ la crisi e mettere una pezza ai conti dello Stato servono almeno 24 miliardi di euro. Il governo, per bocca del sottosegretario Gianni Letta, promette tagli e sacrifici per tutti. Pagheranno gli insegnanti e i genitori. Pagheranno i dipendenti pubblici. Alcuni stipendi saranno persino ridotti del 5 o del 10 per cento, mentre molti tra quelli che contavano di andare in pensione nei prossimi mesi non lo potranno fare. E così, anche se il premier Silvio Berlusconi assicura che non ci sarà “macelleria sociale”, sul tavolo restano i dati che crudamente indicano l’esatto contrario. Il sogno è finito. Il futuro degli italiani d’ora in poi è fatto solo di lacrime e sangue. Anche perchè il buco da ripianare, secondo molti osservatori, potrebbe presto ingrossarsi per toccare la cifra record di 50 miliardi di euro. Esiste un'alternativa a questo massacro? Si può evitare di andare a colpire ancora una volta quelli che il loro dovere col fisco lo hanno sempre fatto? Sì, si può. L’alternativa esiste. Ed è il contributo di solidarietà. Un contributo da richiedere ai più ricchi (e spesso più furbi) che nel giro di poche settimane permetterebbe all'erario di raccogliere 15 miliardi, senza modificare significativamente il tenore di vita di chi si ritroverà a pagare.
I conti sono presto fatti. L'ultimo scudo fiscale ha permesso a migliaia di evasori di regolarizzare anonimamente le loro posizioni versando allo Stato il 5 per cento dei patrimoni nascosti all'estero (100 miliardi). Così nel 2009 in cassa sono entrati circa 5 miliardi di euro. Visto che le cose vanno male e che tutti, dice Gianni Letta, sono chiamati a fare sacrifici perché, dunque, non rivolgersi a chi ha scudato i propri capitali chiedendo loro di versare un altro cinque per cento? Conosciamo le obiezioni. Ma come? La legge lo impedisce: lo Stato si è impegnato in un condono tombale, come può dopo soli pochi mesi rimangiarsi la parola? Semplice, lo fa. Esattamente come lo farà con gli insegnanti, i dipendenti pubblici, gli enti locali e tutti coloro i quali fino a ieri pensavano di aver maturato dei diritti che invece oggi, per far fronte alla crisi, verranno loro negati. Benché segreti gli elenchi nominativi degli evasori infatti esistono. Per ricostruirli, spiega al Fatto Quotidiano una fonte qualificata di Banca d'Italia, basta rivolgersi agli istituti di credito utilizzati per scudare i patrimoni. In questo modo il contributo di solidarietà porterà a recuperare 5 miliardi.
E gli altri 10? Anche qui la soluzione (se solo la si volesse adottare) c'è. E si chiama contributo di solidarietà sui grandi patrimoni familiari. A lanciare l'idea (con nessuna fortuna) era stato più di un anno fa, Giulio Santagata, l'ex ministro per l'Attuazione del programma del governo Prodi. Adesso però quella proposta va riesaminata con attenzione, visto che questa sorta di tassa patrimoniale una tantum non vuol dire prelevare denaro dalle tasche di tutti i cittadini, o colpire i semplici proprietari di un appartamento o di un pezzo di terra. Ma solo chiedere, come già accade in altri Paesi, a chi è più ricco di dare una piccola mano a chi sta peggio.
Vediamo come: in Italia la ricchezza delle famiglie ammonta, secondo Banca d'Italia, a 8000 miliardi di euro. Il 10 per cento di esse ha però in mano il 50 per cento del tesoro (oltre 4000 miliardi). È lì che bisogna andare a trovare i soldi. Ovviamente non dovranno essere tassati i beni produttivi, non si pagheranno cioè imposte sulla proprietà delle imprese. A essere tassato sarà invece il resto. E, visto che solo l'8 per cento di quei 4000 miliardi è ricollegabile all'attività d'impresa, la base imponibile (cioè il pezzo di tesoro sul quale il fisco può intervenire) toccherebbe i 3500 miliardi. Non tutti i proprietari comunque dovrebbero mettere mano al portafogli. L'idea è che il prelievo scatti solo a carico di chi possiede immobili, terreni, liquidi e titoli per più di 5 milioni di euro.
Fatti due conti si scopre così che basterebbe un intervento del 3 per mille per far incamerare allo Stato 10 miliardi. Sarebbe impopolare un contributo di solidarietà del genere? No, perché riguarderebbe solo un parte minima della popolazione. Che, oltretutto, non verrebbe particolarmente vessata. Il 3 per mille di 5 milioni (pari a quattro grandi appartamenti nel centro di Milano o Roma) equivale infatti a 15 mila euro. Per questo alle opposizioni spetta ora il compito di spiegare che un’alternativa alla macelleria sociale esiste. Mentre il centro-destra dovrebbe cominciare a riflettere su un punto: la sua base elettorale è ormai vastissima. Non comprende solo i super-ricchi e gli evasori. La stragrande maggioranza dei supporter del Cavaliere (e della Lega) è formata da persone comuni, con redditi e stili di vita normali. Tutta gente che adesso si sta risvegliando dal sogno. Per ritrovarsi in un incubo in cui, prima o poi, finirà per trascinare anche il governo.
ma stai scherzando ? COME PUOI PRETENDERE DI TASSARE QUEI POVERI MILIARDI GIA' FIN TROPPO TASSATI.
Sia mai, meglio inculare il povero cristo che ha lavorato 40 anni.
Il positivo della manovra
Stop ai contratti di pubblico impiego :wink_:
Riduzione di spesa dei ministeri ,tagli per le auto blu:wink_:
Tagli ai partiti:wink_:
Irap 0 per nuove imprese al sud:wink_:
Stop turnover in P.A.:wink_:
Tagli ai magistrati (per chi supera gli 80mila euro):wink_:
Tagli a manager di P.A.:wink_:
Congelati organico insegnanti di sostegno:wink_:
TAGLIA-ENTI - Vengono soppressi Ipsema,, Ispel e Ipost. Ma anche l'Isae, l'Ice e l'Ente italiano Montagna. Salta o viene ridotto inoltre il finanziamento a 72 enti.:wink_:
Abolizione delle province al di sotto dei 220mila abitanti:wink_: