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Originariamente Scritto da
jamex
Non cè cosa più triste che dover chiudere una propria attività e, basta leggere un pò, la situazione italiana sta degenerando...................................come si può dire di non fare le vittime? ma ci si rende conto quante energie\sogni\tempo\aspettative si investono in un progetto del genere?
certo che ci si rende conto delle energie spese in un progetto simile,ma chi lo fa deve anche adattarsi all'economia ed all'ambiente,se vendi servizi di fascia medio alta e il mercato rallenta devi espandere il tuo raggio d'azione a volte anche fuori dal tuo stato se necessario,se vendi un ottimo prodotto o servizio prima o poi sarai ricompensato,se aspetti che il cliente venga da te o resti comunque nel normale movimento commerciale........................
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Originariamente Scritto da
Geez
diciamo che una volta spiegatosi, Rebel ha espresso un punto di vista che se non condivisibile quanto meno offre interessanti spunti di discussione
è che l'ha buttata giù troppo brutale per chi sta passando un periodo difficile, potevi essere un pò più diplomatico :wink_:
sorry mi ero appena svegliato,anche ha me hanno tolto il sogno dalla mente da un giorno all'altro e sono rimasto un'anno fermo,mi sono rimboccato le maniche e ho sfruttato quello che sono le mie capacita,quando sento qualcuno che lamenta(a torto o ragione)la crisi e mi confronto con quello che vedo ogni giorno,mi sale la pressione
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Originariamente Scritto da
Rebel County
rimboccarsi le maniche e rtornare alla realta sono frasi che in italia non si usano piu
Scusami....e chi ti dice che questo non stia già avvenendo o che magari non abbia già provato a risolvere la situazione???:blink:
Non tutti quelli che si lamentano lo fanno per piangersi addosso: magari in qualche caso la preoccupazione è tanta che forse meriterebbe un pò di comprensione e da quello che hai detto forse puoi capire qual'è il suo stato d'animo!!!:wink_:
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periodo di cacca che pero' dura dal 2009..almeno da me..
..lo vedo anche dagli acquisti che sono andati diminuendo gradualmente, fino a non riordinare diverse linee per piu' volte.
il problema è anche che il discorso crisi ha letteralmente spaventato chi la crisi non la vive: nel mio paese ci sono persone che hanno stipendio fisso, pubblico, con consorti che hanno anche loro il posto fisso (ins.; dott.; asl; eccetera) piu' il loro piccolo pezzo di terra che "..non rende, è a perdere, meglio non lavorarci.." e poi non acquistano niente in paese, ma si vestono di marche varie, cambiano 1 telefono ogni 2 mesi, cambiano macchina quando si consumano le gomme, e via dicendo.. <<pero' 'ngè a crisi uaglio'>> che vuol dire: pero' c'è la crisi, giovane..
secondo il mio modestissimo parere questo stato di fatto non cambierà, i politici continueranno a rubare da destra e da sinistra, continueranno ad avere gratis tutto cio' che per un normale italiano è a pagamento, continueranno ad avere pensioni da capogiro anche con una legislatura di "lavoro", quando un normale italiano forse la pensione non ce l'avrà nemmeno dopo decenni di contributi versati.......
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secondo me invece, chi potrebbe spendere cerca di strappare prezzi scandalosamente bassi approfittando del commerciante che ha l'acqua alla gola.
quindi o trovano prezzi esageratamente bassi o non spendono
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Originariamente Scritto da
Rebel County
francamente no,passiamo troppo tempo a piangerci addosso e chi ne va di mezzo e' il commerciante che non puo fare altro che aspettare il cliente che spende mentre chi potrebbe spendere non lo fa o cerca di spuntare cifre allucinanti,ma il prestituccio per comprarsi l'ultimo iphone o gadget elettronico,oppure la macchina nuova escono sempre.rimboccarsi le maniche e ritornare alla realta sono frasi che in italia non si usano piu
just my 2c
Detta papale papale ma quotabilissima, specialmente l'evidenziato. :wink_: Chiaramente si scrive in generale e non è il caso di riferirsi al caso in particolare. La tendenza è questa, comunque... lo vedo anch'io.
Apprezzo sempre di più chi riesce a vivere producendo beni durevoli, cose che hanno bisogno di lavoro manuale. Questo clima di "terziario avanzato", di consulenti e procedure, di leggi e attuazioni, di modalità e parole al vento, mi sta facendo sempre più schifo. Viva l'arrotino, il sarto e il panettiere. :wink_:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
valterone
Detta papale papale ma quotabilissima, specialmente l'evidenziato. :wink_: Chiaramente si scrive in generale e non è il caso di riferirsi al caso in particolare. La tendenza è questa, comunque... lo vedo anch'io.
Apprezzo sempre di più chi riesce a vivere producendo beni durevoli, cose che hanno bisogno di lavoro manuale. Questo clima di "terziario avanzato", di consulenti e procedure, di leggi e attuazioni, di modalità e parole al vento, mi sta facendo sempre più schifo. Viva l'arrotino, il sarto e il panettiere. :wink_:
.....e lo spazzacamino.
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Premetto che invio tutta la mia solidarietà a chi è nella cacca o ha perso il lavoro, sono brutti momenti che purtroppo si ripercuotono nella vita privata delle persone, delle coppie...
Però....
Io dissento totalmente da quelli che sopra si aspettano (anche se invano) un aiuto dalle istituzioni. Io spero per voi che abbiate gli occhi aperti...ma come si fa ad aspettare che l'istituzione Stato venga in aiuto del cittadino onesto che lavora ed è nella merda perchè in cassa integrazione o ha perso il lavoro?
2 generazioni sopra di me si sono risollevati dalla guerra quando l'Italia era solo campagna...mica andavano in giro con le Speed Triple!
Noi siamo fortunati, abbiamo una società moderna e sviluppata, si tratta solo di sapersi mettere in gioco, usando il cervello.
Nella mia città, vedo conoscenti in cassa integrazione (stampatori professionisti) ed imbianchini che girano con Hogan ai piedi. Dipendenti standard senza uno straccio di specializzazione che arrancano con 1000 euro al mese ed operai industriali specializzati che guadagnano quello che vogliono.
I negozi...a Bologna i negozi (di certe categorie merceologiche) vivono anni orribili però è vero anche che non è che un negoziante si trova nella merda dal giorno alla notte. I segnali di quella che è la società oggi, ci sono stati e ci sono da ormai una decade; chi è libero professionista deve sapere anche buttare l'occhio più in la nel tempo e saper prevedere gli eventi; deve ampliare le proprie quote di mercato laddove c'è la possibilità. Insomma il negoziante deve imprendere se stesso.
Quanti negozi di abbigliamento aprono e poi chiudono? Quanti negozi di scarpe ci sono in giro? Quanti negozi di cazzate dove non si ha margine ci sono?
Mai un fornaio che apre...i lavori dove si lavorano le materie prime sono quelli che hanno margini maggiori! I franchising, salvo pochi casi, sono un business solo per chi lo concede.
Insomma, oggi nel 2011 bisogna essere negozianti svegli con gli occhi aperti
Un augurio sincero di in culo alla balena a tutti quelli che sono in difficoltà
:wink_:
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Originariamente Scritto da
valterone
Detta papale papale ma quotabilissima, specialmente l'evidenziato. :wink_: Chiaramente si scrive in generale e non è il caso di riferirsi al caso in particolare. La tendenza è questa, comunque... lo vedo anch'io.
Apprezzo sempre di più chi riesce a vivere producendo beni durevoli, cose che hanno bisogno di lavoro manuale. Questo clima di "terziario avanzato", di consulenti e procedure, di leggi e attuazioni, di modalità e parole al vento, mi sta facendo sempre più schifo. Viva l'arrotino, il sarto e il panettiere. :wink_:
io che vendo Networking solution mi sono zappato sui piedi :biggrin3:
pero' mio padre carrozziere quando mostrai interesse per gli attrezzi del suo mestiere mi disse,studia coglione e vai avanti,a me lavorare sulle macchine piaceva :cry: