Visualizzazione Stampabile
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Fermissimo
Non è un pivellino, ieri ha fatto una cappellata tattica per la volontà/necessità mediatica di girare in testa...se risparmiava nella prima metà avrebbe avuto vita semplice nel salire a podio visto che non è arrivato a secondi di distanza...
ieri ha barattato qualche giro in testa (per i media) con un podio...
Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
Sai che non credo che abbia fatto una cappellata? Anche Dovi ha detto che stare dietro fà lavorare peggio la gomma.
Citazione:
Moto.it: Quella di stare davanti a fare il ritmo è stata una scelta voluta o obbligata?
Dovizioso: Voluta. Ormai si è capito che se stai dietro la gomma lavora peggio e se avessi fatto andare avanti gli altri mi sarei solo messo in crisi.
Rossi stesso non fà cenno ad un decadimento delle gomme dovuto ai giri in testa:
Citazione:
Moto.it: Alla fine Vinales ti ha battuto perché era più fresco fisicamente?
Rossi: «No, mi sentivo molto bene, ma pur avendo cercato di salvaguardare le gomme, alla fine non ne avevo più, mentre Vinales era più a posto di me. E’ stato più bravo».
Inoltre rimontare come ha dovuto fare Vinales di solito fà consumare di più le gomme, ma qui ormai in questo senso non si capisce più nulla...
Citazione:
Originariamente Scritto da
Stinit
Ma pensa quei porelli di thailandesi che hanno pagato il biglietto per vedere la corsa...
Secondo me si sono divertiti invece! Da grandi fan di Rossi averlo visto in testa per un pò e in posizioni non di rincalzo come recentemente accade deve averli esaltati, e anche la sfida finale con bellissimi sorpassi tra Marquez e Dovi li ha di certo esaltati. ;)
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Marco Manila
Sai che non credo che abbia fatto una cappellata? Anche Dovi ha detto che stare dietro fà lavorare peggio la gomma.
Rossi stesso non fà cenno ad un decadimento delle gomme dovuto ai giri in testa:
Inoltre rimontare come ha dovuto fare Vinales di solito fà consumare di più le gomme, ma qui ormai in questo senso non si capisce più nulla...
Secondo me si sono divertiti invece! Da grandi fan di Rossi averlo visto in testa per un pò e in posizioni non di rincalzo come recentemente accade deve averli esaltati, e anche la sfida finale con bellissimi sorpassi tra Marquez e Dovi li ha di certo esaltati. ;)
Contenti loro...a me non è piaciuta...(non per il risultato)
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Marco Manila
Sai che non credo che abbia fatto una cappellata? Anche Dovi ha detto che stare dietro fà lavorare peggio la gomma.
Rossi stesso non fà cenno ad un decadimento delle gomme dovuto ai giri in testa:
Inoltre rimontare come ha dovuto fare Vinales di solito fà consumare di più le gomme, ma qui ormai in questo senso non si capisce più nulla...
Secondo me si sono divertiti invece! Da grandi fan di Rossi averlo visto in testa per un pò e in posizioni non di rincalzo come recentemente accade deve averli esaltati, e anche la sfida finale con bellissimi sorpassi tra Marquez e Dovi li ha di certo esaltati. ;)
stranamente sono daccordo :biggrin3:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Stinit
Contenti loro...a me non è piaciuta...(non per il risultato)
A me non ha esaltato, ma non è dispiaciuta: vedere Dovi e Rossi battagliare con Marquez mi ha fatto alzare il battito cardiaco per diversi giri. Certo, poi la gara si è plafonata per qualche giro, ma poi verso gli ultimi si è sbloccata per via del duello Marquez/Dovi ma anche per altri sorpassi.
-
c@zzo raga , rivedere il limone in testa vi ha fatto cosi skyifo ?:w00t:
http://images2.gazzanet.gazzettaobje...20181007175310
ibhò :biggrin3:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
manetta scarsa
c@zzo raga , rivedere il limone in testa vi ha fatto cosi skyifo ?:w00t:
mma...
-
MotoGP: Yamaha, ma quale crisi nera?
“Chiedete ai giapponesi perchè andiamo così male” è stato il mantra di Valentino Rossi negli ultimi mesi. Se i tecnici di Iwata erano in confusione prima, figuratevi adesso. Sono rimasti sotto il fuoco amico per mesi, ascoltandone di tutti i colori. “La moto 2018 è nata male”, “Il motore quattro cilndri è alla frutta”, “Dopo l’estate Honda e Ducati hanno fatto un salto di qualità enorme noi siamo rimasti fermi”, “Non sappiamo se c’è una moto 2019” e via discorrendo. Poi la MotoGP arriva in Thailandia e succede l’imprevedibile: Valentino Rossi “rischia” di partire in pole (mancata per soli 11 millesimi) e in gara le due M1 ufficiali sono là davanti a giocarsela con le solite Honda e Ducati. Maverick Vinales, terzo, ha pagato appena 270 millesimi e Valentino Rossi è quarto ad un secondo e mezzo, dopo esser stato anche per comando della corsa.
SCONCERTO – In agosto, a Zeltweg, Kouji Tsuya, massimo responsabile tecnico Yamaha presente ai GP, era stato addirittura mandato al rogo mediatico per porgere scuse ufficiali per i cattivi risultati. Un capo giapponese che chiede scusa ai piloti davanti al mondo non si era mai visto. Improvvisamente la Yamaha risorge e si gioca la vittoria, a detta dello stesso Rossi “con più o meno la stessa moto di prima, salvo piccoli aggiustamenti di elettronica.” (Qui l’intervista post GP) Viene da chiedersi se qualcuno adesso andrà a scusarsi con Tsuya…
RESURREZIONE – Nel momento della “crisi nera” Yamaha riporta a galla perfino Johann Zarco della satellite Tech 3, cioè pilota e team che fra poche settimane avranno nel box la KTM al posto della M1. Come ha fatto la quattro cilindri di Iwata a tornare una moto vincente da una gara all’altra? Misteri di questa MotoGP dove elettronica e gomme giocano un ruolo preponderante. Anche se, ogni domenica, Marc Marquez e Andrea Dovizioso sono sempre là a giocarsela, a prescindere da tracciati, temperature e soluzioni di mescola. Rossi alla fine è stato molto onesto: “Volevo il podio, ma Vinales andava più forte di me.” Aldilà delle comprensibili disquisizioni tecniche viene un dubbio: può essere che, in questo momento, l’unico vantaggio di Honda e Ducati stia nel polso destro di Marquez e Dovizioso?
-
C’è qualcosa che non va in generale nel mondo delle corse.
I prototipi, cioè le auto di Formula1 e le moto del MotoGP sono assoggettate a regole restrittive a volte assurde.
Alcune di esse, ad esempio le gomme nella MotoGP o i serbatoi “piccoli” nella Formula1, spesso “plafonano” le gare e si formano gli ignobili trenini fino a un paio di giri dalla fine, quando oramai la “frittata” (leggasi consumo gomme e/o carburante) è fatta, e non c’è più nulla da preservare.
Centraline uniche, air restrictor, sensori di consumo, misure pneumatici, quantità di motori e/o trasmissioni, limitazioni aerodinamiche, e chi più ne ha più ne metta.
Ci sono quasi più regolamentazioni in una auto da Formula1 che nella CX-3 da 105 cavalli di mia moglie, e probabilmente si può dire lo stesso di una MotoGP nei confronti della Brutale di mio figlio.
Ma stiamo scherzando?
A parte pochissimi punti fermi, ad esempio dimensioni, peso minimo e magari anche cilindrata per evitare un buridone, tutto dovrebbe essere lasciato libero!
E gare noiose con i trenini fino a pochi chilometri dal traguardo, sarebbero solo un lontano ricordo.
:sad:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
_sabba_
C’è qualcosa che non va in generale nel mondo delle corse.
I prototipi, cioè le auto di Formula1 e le moto del MotoGP sono assoggettate a regole restrittive a volte assurde.
Alcune di esse, ad esempio le gomme nella MotoGP o i serbatoi “piccoli” nella Formula1, spesso “plafonano” le gare e si formano gli ignobili trenini fino a un paio di giri dalla fine, quando oramai la “frittata” (leggasi consumo gomme e/o carburante) è fatta, e non c’è più nulla da preservare.
Centraline uniche, air restrictor, sensori di consumo, misure pneumatici, quantità di motori e/o trasmissioni, limitazioni aerodinamiche, e chi più ne ha più ne metta.
Ci sono quasi più regolamentazioni in una auto da Formula1 che nella CX-3 da 105 cavalli di mia moglie, e probabilmente si può dire lo stesso di una MotoGP nei confronti della Brutale di mio figlio.
Ma stiamo scherzando?
A parte pochissimi punti fermi, ad esempio dimensioni, peso minimo e magari anche cilindrata per evitare un buridone, tutto dovrebbe essere lasciato libero!
E gare noiose con i trenini fino a pochi chilometri dal traguardo, sarebbero solo un lontano ricordo.
:sad:
uno scappa e dà 20 secondi a tutti (è successo) e non va bene perché non c'è lotta...si procede come trenini ed in 3 vanno in testa a turno e non va bene lo stesso...ad i tifosi di Marquez la gara è andata senz'altro bene; a quelli del Dovi, se avesse vinto, sarebbe andata bene ugualmente; a quelli di Rossi, se avesse vinto, sarebbe andata bene idem con patate...
rilevo infine che ieri Rossi ha fatto il Lorenzo: partito bene ed arrivato male (per le gomme)...lo ha imitato anche in sede di intervista allorchè spiegava che rispetto a Vinales è alto e consuma di più la gomma
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
manetta scarsa
RESURREZIONE – Nel momento della “crisi nera” Yamaha riporta a galla perfino Johann Zarco della satellite Tech 3, cioè pilota e team che fra poche settimane avranno nel box la KTM al posto della M1. Come ha fatto la quattro cilindri di Iwata a tornare una moto vincente da una gara all’altra? Misteri di questa MotoGP dove elettronica e gomme giocano un ruolo preponderante. Anche se, ogni domenica, Marc Marquez e Andrea Dovizioso sono sempre là a giocarsela, a prescindere da tracciati, temperature e soluzioni di mescola. Rossi alla fine è stato molto onesto: “Volevo il podio, ma Vinales andava più forte di me.” Aldilà delle comprensibili disquisizioni tecniche viene un dubbio: può essere che, in questo momento, l’unico vantaggio di Honda e Ducati stia nel polso destro di Marquez e Dovizioso?
Semplicemente la pista nuova, l' asfalto, le temperature, l' umidità e tutti i fattori che determinano se una moto è competitiva o meno hanno fatto si che Yamaha andasse bene, e che invece Honda e Ducati andassero meno bene del solito. Non c'è stato nessun miglioramento nella Yamaha dall' ultima gara, la presenza al 5* posto di Zarco lo testimonia perchè lui guida una Yamaha che dall' inizio dell' anno non è stata cambiata di una virgola.
Solo fattori esterni quindi, fortuiti: dalla prossima gara i problemi torneranno i soliti, meno visibili in piste congeniali a Yamaha, come il giappone.