quelli che la guardano poi votano LUI :rolleyes:
i suoi spot sono irresistibili :biggrin3:
Visualizzazione Stampabile
Mettiamo che noi non guardiamo la tv ma gli altri...:
nel comunicato Censis dal titolo "Elezioni 2009. Come si sono informati gli italiani", si legge
Due terzi degli elettori si sono informati attraverso i Tg, il 30% ha seguito i programmi giornalistici di approfondimento in Tv, il 25% si è affidato alla carta stampata. E Internet resta al palo
Secondo un’indagine del Censis, durante la campagna elettorale per le elezioni europee il 69,3% degli elettori si è informato attraverso le notizie e i commenti trasmessi dai telegiornali per scegliere chi votare.
I Tg restano il principale mezzo per orientare il voto soprattutto tra i meno istruiti (il dato sale, in questo caso, al 76%), i pensionati (78,7%) e le casalinghe (74,1%).
Al secondo posto, ancora la Tv, con i programmi giornalistici di approfondimento («Porta a porta», «Matrix», ecc.), a cui si è affidato il 30,6% degli elettori. Si tratta soprattutto delle persone più istruite (il dato sale, in questo caso, al 37%) e residenti nelle grandi città, con più di 100.000 abitanti (con quote che oscillano tra il 36% e il 40%), mentre i giovani risultano meno coinvolti da questo format televisivo (il 22,3% nella classe d’età 18-29 anni).
Al terzo posto si colloca la carta stampata: i giornali sono stati determinanti per il 25,4% degli elettori (il 34% tra i più istruiti, e il dato sale ad oltre un terzo degli elettori al Nordest e nelle grandi città, e raggiunge il 35% tra i lavoratori autonomi e i liberi professionisti).
I canali Tv «all news» sono stati seguiti dal 6,6% degli italiani prossimi al voto (soprattutto maschi, 9,3%, e più istruiti, 10,2%). Più di quanti si sono informati attraverso i programmi della radio (il 5,5%), il cui ascolto è apprezzato soprattutto da artigiani e commercianti, liberi professionisti e lavoratori autonomi (12,1%).
I rapporti non mediati, come il confronto con familiari e amici, resta fondamentale per il 19% degli elettori, in particolare per i più giovani (18-29 anni: 26%), residenti nel Mezzogiorno (22,2%) e nei centri urbani minori (città con 10.000-30.000 abitanti: 22,5%). Il materiale di propaganda dei partiti (volantini, manifesti, ecc.) è stato utilizzato dal 10,9% degli elettori, con una punta di attenzione al Nordest (17,4%). La partecipazione diretta alle manifestazioni pubbliche dei partiti rappresenta invece un canale preferenziale per una quota residuale di elettori (il 2,2%), che diminuisce ulteriormente tra i più giovani (18-29 anni: 0,7%).
Internet non sfonda nella comunicazione politica. Durante la campagna elettorale, per formarsi un’opinione solo il 2,3% degli italiani maggiorenni si è collegato ai siti web dei partiti per acquisire informazioni, e solo il 2,1% ha visitato blog, forum di discussione, gruppi di Facebook, ecc. Il dato aumenta solo tra gli studenti: il 7,5% si è collegato ai siti Internet dei partiti e il 5,9% ha navigato su altri siti web in cui si parla di politica.
La metodologia usata da Censis per questo studio può essere consultata a questo indirizzo.
Ricordo inoltre che per vincere le elezioni basta convincere quei relativamente pochi che passando da una parte all'altra sono determinanti a questo fine. Ricordo che berlusconi parla di "maggioranza di italiani" che è con lui ma chi non lo ha votato (somma delle opposizioni e dei non votanti) è il numero maggiore e dovrebbe riflettere quando governa secondo regole di democrazia anche per conto di quelli che lui non esita spesso a definire "coglioni".
Quando ha vinto Prodi questi sondaggi li hanno fatti? :rolleyes:
Qualcuno mi manda qualche link? :rolleyes:
Ragazzi il sesso nei media non l'ha certo inventato Berlusconi.
I piùgrandicelli ricorderanno le puntate radiofoniche in cui la Staller coniò il termine "cicciolini" era il 1974-75 almeno.
la puntata di odeon (me la ricordo, mio padre si fece una risata...io avevo gli occhi fuori dalle ordbite) è di quell'epoca.
C'era tutto un fermento intorno a queste cose , lappeal principale delle TV private era che mandavano in onda i film softcore (lo facevano tutte).
Era un'altro clima, ci si ribellava all'ingessamento della RAI dove non si poteva dire neppure "membro del parlamento" perchè membro era tabù.
La tesi di addebitare al Berlusca ogni nefandezza televisiva è a dir poco ridicola.
E' l'Italia intera che voleva il trash, il sesso in tv, sui giornali ecc ecc.
Persino sui giornali di moto come motociclismo c'erano pubblicità di caschi con donne con tette al vento (l'avevo ritagliata e la portavo con me nell'agenda:biggrin3: era il 1977)
Ed era proprio la sinistra, quella che inneggiava a "Porci con le ali" che più di tutte reclamava la liberazione sessuale, che inneggiava al trash nazional popolare. Quella sinistra che oggi gioca a fare l'elitaria e la schizzionosa, quella che oggi 8e anche ieri) è la "gauche caviar".
Che già allora si radunava intorno ai salotti nella neonata La Repubblica.
Ieri gli faceva chic il sesso pecoreccio oggi fanno l'elogio della castità e della temperanza: una manica di buffoni snob e molto in malafede.
vaaaaa bene, facciamo così: hai ragione! tanto se volevi capire il mio punto di vista e quello che ho scritto a quest'ora l'avresti già fatto, ma a quanto pare non vuoi farlo :wink_:
su questo son d'accordissimo, ormai sono anni che non la guardo più.
Però non è che tutto bisogna farlo risalire a SB per forza... :rolleyes: