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flag
guardate che son questioni un pochino pelose.............se passa la depressione...........il dolore inconsolabile........che gli si dice all'adolescente lasciato dalla fidanzata (facciamo gia' diciottenne, va') che decide di farla finita.............lo si assiste ?
e' un esempio volutamente limite
quante volte ragazzini e non ci pensano... ma poi non si suicidono????
Qualcuno lo fa.... chissà forse era già tardi per fargli cambiare idea.... forse non ora... ma in futuro in un momento di crisi profonda lo avrebbe fatto ugualmente, non possiamo dirlo.....
di certo non è che vai in un centro e dici voglio essere assistito ti siedi e ti danno l'eutanasia....
prima ci saranno degli incontri con psicologi ect.... anzi più sedute ect..... poi una volta che la decisione è irremovibile... si potrà dare la morte desiderata da chi lo chiede.
spesso ci si riempe davvero la bocca con la libertà.... la democrazia..... ect.......
lasciate che le persone decidano in modo davvero libero e consapevole del loro destino...... o è troppo un gran fardello?
Poi che vi siano casi e situazioni in cui umanamente è piùo meno comprensibile ..... perchè subentrano i discorsi sul dolore, sulla perdita, sull'egoismo... su eventuali figli, genitori, mogli ect.... che restano.... è un altro mondo.....e spesso è legato a riflessioni molto personali.
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miss_valentine
Quindi dovrebbe mettere da parte il dolore profondo che sta provando e che magari gli sta togliendo la voglia di vivere, per non urtare e offendere i sentimenti di chi gli vuole bene?
se stiamo parlando di depressione, in genere un depresso è indifferente alla fondatezza delle ragioni del proprio status, ogni scusa è buona per deprimersi, e perde il buonsenso di distinguere ciò che ha senso da ciò che non l'ha.
lo stesso pensiero continuo di suicidarsi non ha un senso ,confuso però con qualcosa di sensato
sono errori di valutazione fatali che solo i depressi che hanno superato questa condizione trovano profondi spunti di riflessione esistenziale
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MissTiger
forse, ma son due forme diverse.
il mio egoismo nel volerti vedere lottare ancora e uscirne (e non parlo di malattia eh) ti da una possibilità
il tuo egoismo non da alcuna possibilità...
no, l'amore non basta da solo ma fa molto alle volte...
L'egoismo è egoismo.
Non lo puoi condannare o giustificare a seconda della situazione.
Io penso che non tutte le persone reagiscano in modo costruttivo quando vengono spronate in modo duro. C'è anche chi necessita di un atteggiamento diverso.
E in generale (non mi riferisco a te) si mette sotto il cappello dell'amore generico tanta roba estremamente nociva e dannosa e si giustificano con questo le peggio nefandezze.
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voglio morire di cervihale :(
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Medoro
Per quale motivo,ognuno è libero di esprimersi come meglio crede,ha la sua sensibilità e riesce a giudicare altre persone senza conoscerle,senza sapere i reali motivi di un gesto solo perchè lo legge in un giornale,altri NO.
Io non mi sento di dire nulla riguardo la faccenda.
Posso solo dire che mi piacerebbe avere la possibilità che ha avuto lui.
Perdonami Medoro, la mia fonte sono giornali che hanno trattato l'argomento con molto tatto. Resoconti scritti da ex colleghi del defunto. Giornalista anch'egli, come saprai.
I fatti riportati credo non siano dubbi, aveva una figlia ed una nipote piccola!
Possono essersi sbagliati su un dato simile?
Ribadisco che non contesto la scelta ma la modalità e la pubblicità scaturitane.
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Originariamente Scritto da
Medoro
Per quale motivo,ognuno è libero di esprimersi come meglio crede,ha la sua sensibilità e riesce a giudicare altre persone senza conoscerle,senza sapere i reali motivi di un gesto solo perchè lo legge in un giornale,altri NO.
Io non mi sento di dire nulla riguardo la faccenda.
Credo che si giudichi il gesto, non la persona, non la si conosce e non si possono conoscere i motivi reconditi che lo hanno spinto, però si può dire che è un gesto del cavolo, senza mancare di rispetto alla persona morta?
Per me si, si può dire.
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Originariamente Scritto da
Medoro
Posso solo dire che mi piacerebbe avere la possibilità che ha avuto lui.
Vedi com'è strana la vita, a quanto pare le possibilità che ha avuto lui non son state sufficienti :)
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Segy
con quale diritto una persona deve giudicare un mio desiderio?
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Originariamente Scritto da
Medoro
Ognuno deve essere libero di decidere della propria vita e della propria morte e nessuno può ne deve permettersi di giudicare.
Difatti non si tratta esclusivamente di esprimere un mero giudizio, ma bensì di valutare l'effettiva fattibilità e le modalità del suicidio assistito.
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kitesvara74
Perdonami Medoro, la mia fonte sono giornali che hanno trattato l'argomento con molto tatto. Resoconti scritti da ex colleghi del defunto. Giornalista anch'egli, come saprai.
I fatti riportati credo non siano dubbi, aveva una figlia ed una nipote piccola!
Possono essersi sbagliati su un dato simile?
Ribadisco che non contesto la scelta ma la modalità e la pubblicità scaturitane.
nonostante le precisazioni.....continuo a non capire...............sarà un mio "limite".................
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mister51
nonostante le precisazioni.....continuo a non capire...............sarà un mio "limite".................
Io non tento neppure di capire le personalissime sensazioni e motivazioni che lo abbiano spinto a questo gesto. Non lo giudico per quello.
Esprimo solo i miei dubbi su una scelta resa così pubblica a fronte della privacy dei famigliari che restano, tra cui una nipote piccola alla quale dovrà in qualche modo essere spiegato il gesto del nonno.
Mi chiedo se chi giudica con tanta liberalità la scelta di un uomo brillante di 79 anni ne penserebbe lo stesso fosse stato un più giovane uomo magari padre o un ragazzo.
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Originariamente Scritto da
kitesvara74
Io non so se a voi è capitato di conoscere alcuni tra quelli che hanno perso un loro caro in questo modo. Le domande che si pongono, i rimorsi per non aver capito e saputo agire, il senso di inadeguatezza.
Sì, mi è capitato e direttamente.
Questi sentimenti sono comuni, ma anche molto superficiali nel senso proprio letterale del termine: sono parte di una superficie che non è quella che ci può aiutare a comprendere certi gesti.
Per comprenderli bisogna usare strumenti nostri interiori molto più profondi.
Io penso che guardare il suicidio come qualcosa che altri rispetto alla persona che lo ha compiuto avrebbero potuto evitare sia una causa persa in partenza.
Si continua a mettere al centro del discorso noi che restiamo nel dolore, rispetto a colui che ha scelto di morire: per me questa prospettiva è controproducente.