Originariamente Scritto da
_sabba_
Lo so, conosco benissimo l’X-ADV.
È un ibrido moto/scooter, ma il cuore è quello di una moto, tanto è vero che condivide tutta la meccanica con l’NC750X, compresa la trasmissione finale a catena.
Ha un avantreno spettacolare, così pure la posizione di guida e la frenata, ma non riesco proprio a digerire la ruotina posteriore.
Io e un amico, che ha avuto l’X-ADV per anni, stavamo pensando di montare un 16” con pneumatico ribassato (abbiamo fatto le misure e ci starebbe).
Il mio amico però si è stancato del cambio automatico e si è preso un R1250GS ultima serie, a un prezzo scontatissimo e molto bello, e se lo gode alla grande.
A me non piace il GS, ma lui è felicissimo di essere tornato alla moto (dopo vari scooter e l’X-ADV, che comunque gli ha dato tante soddisfazioni).
Ora veniamo alla domanda…
Perché il Kymco, o il T-Max, invece di un Forza 750 o di un X-ADV?
Semplicemente perché i primi due sono scooter veri, non ibridi, e per quanto possibile piu semplici, meno delicati e ancor più facili da guidare degli Honda con il DCT.
La trasmissione a variazione continua (CVT) è un orrore dal punto di vista della dispersione di potenza, ma ha l’enorme vantaggio di avere sempre il rapporto giusto inserito, in qualsiasi frangente.
E se non piace la configurazione originale studiata dalla casa, è possibile intervenire in mille modi per adattarla allo stile di guida del proprietario.
Basta un variatore ad ampia escursione, o anche solo dei rulli con un peso differente, per spostare il regime di cambiata (che comunque rimane in relazione all’apertura del gas).
Sull’X-Max 400 di mia nipote ho montato un Malossi con rulli misti (4 leggermente più pesanti rispetto agli altri 4) per ottimizzare al massimo la risposta della trasmissione (inventò questo metodo proprio Honda, sul primo Forza 250), e lo scooter va da Dio.
Lo so benissimo che il CVT si porta via quasi il 10% della potenza del motore, ma proprio per questo motivo, ottimizzare la trasmissione su uno scooter porta a risultati eccezionali (decisamente più elevati di quelli che si ottengono mappando una moto moderna).
Visto che ci so fare (scusa l’immodestia, ma ho scritto per anni su Scooter Magazine, che era la rivista top del settore), se devo proprio avere un mezzo automatico (per necessità, comodità, fisicità) preferisco uno scooter classico sul quale poter smandruppare a mio piacimento.
Finisco con questa nota.
Avevo il SilverWing 400, che usavo quotidianamente per andare al lavoro…….
Gi montai un variatore Polini, rulli rialesati a 15,5gr della Pinasco, lo SpringSlider Bettella (un cuscinetto “magico” che elimina torsione della molla di contrasto), le mollette frizione bianche della Malossi, un bel filtro aria K&N, uno scarico GPR in Poppy con centralina (fatta da me) sulla IAT, e andava più forte del 600 che usciva dalla fabbrica con 10 cavalli in più dichiarati (oltre a 200cc in più di cilindrata).
Come era possibile?
La trasmissione originale si mangiava una quantità enorme di potenza, e le mie modifiche avevano drasticamente ridotto questa dispersione, parificando in pratica i cavalli alla ruota.
Le altre modifiche lo rendevano addirittura più prestante.
Il mio amico, quello dell’Integra che è passato alla Tracer 900, aveva il 600, al quale operai le stesse modifiche.
Volava, annichiliva qualsiasi T-Max anche pesantemente truccato!
Poi passò alla Honda 600 a quattro cilindri, e il suo sorriso aumentò ulteriormente.
:biggrin3: