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i due feriti erano del peschereccio, ed erano stati feriti da un arpione e da un fucile a palle di gomma dagli attivisti di greenpeace, gli stessi che hanno distrutto le gabbie degli allevamenti qui a malta giorni fa....
Pescano il tonno a pinna blu ed è una pesca permessa e regolamentata, la polemica era sul QUANDO erano stati pescati i pesci, visto che la pesca era finita il 14 giugno...
Dove le vedi stè cose????
timesofmalta.com - Updated: Tuna conservation group denies injuring fishermen, says it freed 800 tuna
qui una immagine significativa, quella con la prua nella gabbia è la steve irwin di greenpeace, la stessa che da giorni semina il panico qui intorno....
http://i267.photobucket.com/albums/i...617_1_7_st.jpg
premetto che sono gabbie autorizzate, legali e con pesci pescati regolarmente e secondo le regole....
da tutta la discussione sembra che (lasciando perdere l'argomento "cosa fanno i militari e come lo fanno", visto che la maggior parte di chi lo tratta ha avuto come unica esperienza del mondo militare l'anno di leva) per la maggior parte delle persone che scrivono è lecito attuare atti di violenza o oggettivamente illegali per difendere cause giuste, corrette, umanitarie.
su questo non c'è dubbio: anche un militare italiano si opporrebbe ad un ordine palesemente contro l'umanità o illegale (essendo anche previsto dal regolamento).
ora però mi sorge una domanda: ma chi ci dice che la causa sia giusta, lecita, o umanitaria? cosa ci convince che la cosa per cui stiamo combattendo sia corretta e porti benessere ai più? è un dubbio lecito secondo me: i crociati, mentre conquistavano gerusalemme e ne sterminavano gli abitanti erano convinti che la causa fosse giusta. parimenti, i terroristi islamici sono convinti della bontà della loro causa, che li porta a cercare di convertire i non musulmani con ogni mezzo.
ora, un'altra domanda, relativa al caso in questione: chi può dire veramente come sono andati i fatti? chi era presente al momento? possiamo stare qui a parlare per ore, e anche interpellando i protagonisti dell'accaduto, avremmo dei dubbi su come è andata la cosa.
quindi non ci resta che fare commenti generici su quello che, pensiamo, sia il modo giusto di operare per un organizzazione che usa la violenza e l'illegalità internazionale per perseguire una causa nobile, che potrebbe essere difesa anche con modi legali e più coerenti con la stessa definizione che l'organizzazione da di se stessa.
in conclusione, secondo voi è giusto speronare, sparare proiettili di gomma, lanciare bottiglie di acido contro altri essere umani per salvare dei tonni? se secondo voi la proporzione è giusta, è una vostra idea e quindi degna di rispetto.
però a questo punto, secondo me, per rimanere coerenti con il vostro grande amore per l'ambiente, che vi porta a far del male ad un altro essere umano per salvare degli animali, dovreste vendere la vostra moto e girare in bici.