cambiare posizione a padova... da: in ginocchio a: 90gradi :D
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cambiare posizione a padova... da: in ginocchio a: 90gradi :D
già conoscete la mia posizione molto "infiammabile" in merito al problema dei rom.. evito di dilungarmi per puro quieto vivere
Lo so.
No, non è così banale.
Il discorso è che non si vuole vedere, nè ascoltare. A nessun livello.
Sembra quasi che faccia comodo vivere di chiacchiere, ma non mi è mai stato chiaro il perché.
Non ci vorrebbe molto, eppure da anni conviviamo con questo problema e a provvedimenti in merito stiamo a zero.
Ok magnum, nella storia possiamo aver fatto quello che vuoi... Ma allo stato attuale, è palese che non siamo in grado di affrontare l'immigrazione come si deve. Non è possibile che si arrivi a certe situazioni, e poi sembra che ci si sia svegliati e, meraviglia, ecco saltar fuori campi o quartieri o vie con delinquenza e malavita extracomunitaria.
Dai, facciamo ridere... Cose come Lampedusa stracolma e lo Stato incapace a risolvere il problema, sono indecenti!
Non sto dicendo che gli italiani sono degli incapaci, sto dicendo che noi come Stato siamo incapaci di gestire il "problema" (tra virgolette, perché a ben guardare fuori dai nostri confini, non sembra poi così problematica la situazione..
Leggo questo thread e quoto
Streettissimo
per l'analisi delle responsabilità e della gestione, dalla difficoltà operativa delle F.d.O. con le attuali risorse disponibili alle situazioni di comodo ed interesse con le quali alcuni di noi hanno contribuito a far si che la situazione degenerasse.
Luigi
per aver evidenziato che parlare di certi argomenti cavalcando l'onda emotiva di un fatto di cronaca non aiuta una serena esposizione.
Rafasnella
per l'evidenziazione che diritti e doveri e pene comminate per reati commessi devono essere trasversali e per aver anche sottolineato l'anacronismo dei confini territoriali.
Segy
che ha portato in evidenza il problema del sovraffollamento e del mancato ammodernamento del sistema carcerario come parte del problema.
Al loro pensiero mi sento di aggiungere che la delinquenza di questi gruppi è nella maggior parte dei casi subordinata a quella nostrana.
Su questo non ci sono dubbi, se si volesse puntare " al quieto vivere " allora avremmo a che fare con molti meno reati da parte di immigrati o chi per essi.
Siamo degli incapaci a 360° perche' sarai d'accordo con me sulla completa mancanza di fondi e stanziamenti per l'ordine pubblico.
Usiamo la polizia e i Carabinieri per gli Stadi , l'esercito per le discariche e MAI PER LE LORO VERE FUNZIONI!
Spendiamo soldi e fondi statali per idiozie... Qualcuno urlo' alle RONDE... CHE FINE AVRANNO MAI FATTO ?
Se siamo arrivati a tanto, significa che abbiamo perso completamente il senno della ragione ! La ronda e' semplice VENDETTA.
Siamo un Stato di diritto, e io ho il diritto di essere tranquillo ( il piu' possibile ) rispettando regole e leggi vigenti . Stessa cosa per un immigrato / qualsiasi cittadino del mondo .
quoto
Ovviamente. Infatti vedi sopra.
Proviamo a chiedere alla gente per strada in quanti ti diranno che la vera colpa non e' l'integrazione, ma la voglia di integrarsi... MAGARI MUOVENDO LE CHIAPPE E LAVORANDO COME FANNO TUTTI.
Con i tempi che corrono, basta un piccolo cerino per fare un putiferio! Ricordiamolo.
SAREBBE ORA.
La solidarieta' e' una brutta arma a doppio taglio. Concordo.
Non ti preoccupare, migliaia e migliaia di Italiani la pensano come te.
Dal mio punto di vista, userei sempre e solo la regola di MAO...
Sgarri?
Ti siluro.
Sgarri ancora ?
Ti raddoppio la pena per direttissima senza appello.
il punto è questo,tanti di loro sono veramente brave persone,ma quelli che non lo sono...sono veramente delle bestie e per questi ultimi pagano tutti...e qui dovrebbe esserci un sistema per impedire che questo accada...succedeva la stessa cosa a noi quando si andava nelle"Meriche"
Io sono per l'ordine e la legge..sempre ed in ogni caso,ma questo "Manfesto"potrebbe farci riflettere..
da : Ispettorato del Congresso Americano sugli immigrati
Scritto da Ispettorato del Congresso Americano sugli immigrati italiani negli USA, 1912
Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti.
Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali?.
La relazione così prosegue: ?Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione?.