:w00t: domani mi informo :oook:
magari funziona anche al bar in cima al viamaggio! :w00t:
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Non mi piace la categoria "vero motociclista".
La moto è una passione che per alcuni è divorante per altri meno.
C'è chi è un apostolo del motociclismo e chi un semplice seguace o un occasionale fruitore.
Quel che c'è , credo in comune, è un forte senso di libertà che la guida della moto concede a chi la guida.
E se questo è il tratto saliente....serve a qualcosa incasellare gli utenti in veri e presunti motociclisti?
Certamente tutti i protagonisti di queste storie sono posseduti in modo diverso ma con pari intensità dal "demone" delle 2 ruote....
Per me ci sono solo persone che vanno in moto con le quali mi trovo bene... e altri che invece avranno anche milioni di Km alle spalle, 12 elefantentreffen, usano sempre e solo la moto, sono dei buoni samaritani con gli altri motociclisti...ma magari mi stanno irrimediabilmente sul cazzo (tanto per parlar chiaro)
Ergo..... per me è un vero motociclista quello che mi sta simpatico.. anche se lo vedo per la prima volta....degli altri non mi curo molto.
creare delle categorie?????
e come dire......io sono più figo di te perché,ho più di una moto........la mia è più bella............e stronzate simili,se ti senti un motociclista e possiedi una moto e ti ci fai dei giri sei un appassionato punto e basta!
Questa discussione - in un modo o nell'altro - ha posto l'accento su un comune denominatore di tutti noi: la passione per la moto, comunque la si viva, dal rimirarla in garage od inorgoglirsi per come viene ammirata davanti al bar, ai grandi viaggi, alla pista, ai raduni, alle "sparate" nei weekend, ai tragitti casa-ufficio, alle occasioni di aggregazione (raduni, club e chi più ne ha più ne metta). Passione intesa come sana, ovvero nel pieno rispetto del prossimo e della sicurezza altrui. E tutte queste modalità sono ugualmente degne di rispetto e considerazione.
Ciò - e spero di non essere troppo off topic - ha riportato alla mia mente un episodio di ormai diversi anni fa: quando presi la mia prima moto (ero già grandino, avevo 33 anni) non dissi nulla ai miei genitori, per evitare di farli preoccupare, soprattutto mia mamma, iperapprensiva... La cosa andò avanti per quasi due anni finchè in seguito ad un piccolo sinistro non arrivò una comunicazione dell'assicurazione a casa loro (non avevo cambiato residenza e non ero riuscito ad intercettarla preventivamente): ero stato scoperto! Mi ricordo da un lato lo sgomento di mia mamma (...) e dall'altro mio papà (ex motociclista degli anni 50-60, Zundapp, MV Agusta, Moto Guzzi, prima di dover smettere per problemi di salute) il quale - con una luce negli occhi che non avevo mai visto prima - mi disse: dai, andiamo a vederla!
Ecco, era un altro ed ulteriore modo di vivere la moto e la passione per essa.
Oggi, complice una bella giornata di sole mi sono fatto un giro.........invece di prendere la Street Triple R nuova di pacca (100Km) ho tirato fuori il vespone e sono andato in giro con quello..........
Sole, vento in faccia, velocità da nonno e panorama che scorreva lentamente........sono tornato a casa sereno.
Non me ne vogliate ma questo non è anche essere motociclista?!
La vespa non è uno scooter ahahahhaha
E piu moto di un hornet............come difficoltà e e grado di bravura che bisogna avere per saperla portare bene.
Con la vespa non si frena.......si rallenta ahahahah