Provasse a mettere la sabbia in un cilindro che gira... cosi poi va a spinta... :D
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Provasse a mettere la sabbia in un cilindro che gira... cosi poi va a spinta... :D
questo dovrebbe far capire che , nella malaugurata ipotesi di un esito nefasto a seguito della siringata, quanto sarà impervia e ostica la strada già solo er dimostrare la correlazione, poi coi tempi biblici dei tribunali, dei vari gradi d appello , di tt i rimpalli tra assicurazioni , periti , passeranno lustri prima di vedere il becco di un quattrino, ammesso che la soddisfazione poi sia quella, di vedersi riconosciuta un infermità oppure un decesso di un proprio caro...
se la presa in carico della responsabilità fosse fuori discussione, e cristallino sarebbe l imprehno preso dallo stato di tutelare coloro che obbliga perche gli altri, ci sono andati..." persuasi"...nn ci sarebbe stata nn obiezione , perché ciò che ha scritto la signora , nn è altro che nero su bianco le palle che raccontano....
invece ...perché si rifiutano?
come mai?
p.s duncan , nn ti preoccupare, siamo in due.....
sai che i coglioni vanno sempre in coppia....
accompagnati però sempre da un cazzone...
che in questo caso è minchia morta pero' ....
🤣🤣🤣🥰🥰🥰😘😘😘😘
🤣 .,:;-😍
pensa che sistema di merda che è
che ha esteso le metastasi dappertutto...
pensa....
che questi medici l ordine lii sospende non perché incapaci perché appunto le persone curate muoiono o subiscono gravi conseguenze perché nn vengono curate nella maniera corretta....
l ordine li sospende perché questi medici nn si vaccinano ...
io non so come fate a non aprire gli occhi ed accettare tt questa follia
Ci risiamo... tachipirina e vigile attesa. Due anni che un gruppo di medici lotta contro il covid e contro lo stato... una follia.
Il Tar accoglie il ricorso del Comitato cura domiciliare Covid-19 e sospende la circolare del ministero della Salute con cui si prevedeva “vigilante attesa” e somministrazione di fans e paracetamolo durante i primi giorni della malattia per i pazienti a casa. Per il giudice il contenuto della nota ministeriale “si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia”.
Tachipirina e vigile attesa – Il ricorso
Il ricorso è firmato dal presidente e avvocato Erich Grimaldi e dall’avvocato Valentina Piraino. Si annulla quindi la circolare del ministero della Salute aggiornata al 26 aprile 2021, nella parte in cui, oltre a prevedere la “vigilante attesa” nei primi giorni d’insorgenza della malattia, pone anche indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da Covid.
Disposizione dell’Aifa e del ministero impediscono il lavoro del medico e l’utilizzo di terapie alternative
Per il Tar, “in disparte la validità giuridica di tali prescrizioni, è onere imprescindibile di ogni sanitario di agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito. La prescrizione dell’Aifa, come mutuata dal ministero della Salute, contrasta, pertanto, con la richiesta professionalità del medico e con la sua deontologia professionale, imponendo, anzi impedendo l’utilizzo di terapie da questi ultimi eventualmente ritenute idonee ed efficaci al contrasto con la malattia Covid-19 come avviene per ogni attività terapeutica”.
Beh, il binomio “Tachipirina e vigile attesa” è tuttora il dogma unico consigliato dalla guardia medica.
Non conosco nessuno che abbia ricevuto una risposta diversa in questi ultimi due anni.
I medici “presunti stregoni” (da parte dei cultori del pensiero unico) che hanno tentato in tutti i modi di curare a casa (sin da subito) i propri pazienti, son stati letteralmente “bannati”, al pari del compianto De Donno, a prescindere dall’essere vaccinati o meno.
Nei primi tempi, persino ospedali come il Policlinico Sant’Orsola di Bologna (dove si applicavano cure più ampie) venivano malconsiderati.
Non mi sono mai piaciuti questi veti del pensiero unico, anche perché chi voleva fare l’”alternativo” non era un fabbro o un falegname, con tutto rispetto per i fabbri e i falegnami, ma un medico (o un pool di medici).
E a quei tempi i vaccini non c’erano.
Per dire la verità non ci sono nemmeno adesso, perché li chiamano così ma evidentemente non lo sono, o lo sono solo in parte.
Detto ciò, pur non essendo completamente d’accordo con le linee guida del pensiero unico (anzi, l’esatto contrario), ritengo che i “vaccini” servano e debbano essere fatti, ma devono assolutamente rivedere le scadenze e le tempificazioni di somministrazione.
Ho il sospetto che pian piano arrivino a voler somministrare le dosi trimestralmente (o a quattro mesi).
Piano barbiere che l’acqua scotta….
:wacko:
https://www.today.it/cronaca/respint...e-sassari.html
Questa è la sanità in Italia.. buffoni.
Questo è crimine!:incaz:
https://it.yahoo.com/notizie/covid-m...154359806.html
Secondo Mirabelli, in caso di obbligo va scisso 'consenso' da 'informato': "l'informazione è sempre necessaria, il consenso invece può mancare". Il costituzionalista guarda al caso denunciato ieri dal Codacons di una over 50 a cui i medici hanno rifiutato la vaccinazione poiché aveva aggiunto una postilla al consenso informato: "Va benissimo quello che ha scritto la donna. Ha sbagliato il medico a non vaccinarla". Il rischio? "Una denuncia per omissione d'atti d'ufficio". "La firma del modulo in presenza di obbligo serve ad accertare che siano state date le informazioni e che non ci sia un errore medico nel valutarne la vaccinabilità", spiega il costituzionalista.
A quanto sembra un COSTITUZIONALISTA da ragione alla signora.
https://www.ilriformista.it/obbligo-...-senso-272371/
[La motivazione più sorprendente, avanzata anche da alcuni giuristi (sic!) è che siccome non vi è una coercizione fisica a vaccinarsi, allora ciascuno rimane libero di rifiutarsi, accettando le sanzioni. Sarebbe come dire che il reato di omicidio non costituisce un obbligo di astenersi dall’uccidere (cioè un divieto) perché si rimane comunque liberi di farlo, purché accettando la conseguenza della galera (qualora scoperti). Invece, una coercizione fisica (per la quale ci vorrebbe anche l’ordine del giudice: art. 13 cost.) tra l’altro, non è tecnicamente un obbligo (che limita lo spazio della libera volontà), ma semmai un modo per farlo valere. Il fatto che manchi la coercizione, pertanto non rende un obbligo, per così dire, meno obbligo.]
Concordo al 100%.