io se tornassi indietro non vorrei conoscere nessun Over :D :D :D
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io se tornassi indietro non vorrei conoscere nessun Over :D :D :D
Tenendo ben presente, quanto detto dalla bandiera e da altri veneratissimi Over, vorrei aggiungere poche cose:
giovani o vecchi che si sia, finché non ci consideriamo parte della continuità della vita continueremo a considerare la vecchiaia come una cosa separata dalla corrente centrale della cultura e i vecchi come altra specie, in un certo senso. In una cultura non tradizionale com’è la nostra, dominata dalla tecnologia, si dà molto più valore all’informazione che non alla saggezza. Tra le due, però, c’è una differenza: l’informazione implica l’acquisizione, l’organizzazione e la distribuzione capillare dei fatti, è un immagazzinamento di dati fisici. La saggezza, invece, coinvolge un’altra funzione, altrettanto essenziale: lo svuotamento e l’acquietamento della mente, l’applicazione del cuore, la mistura alchemica di ragione e sentimento. Nella modalità “saggezza” noi non elaboriamo informazioni in maniera analitica o sequenziale: ci teniamo un passo indietro e abbiamo una visione d’insieme, distinguendo ciò che conta da ciò che non conta, soppesando il significato e la profondità delle cose. La dote della saggezza è rara, nella nostra cultura: vi si trovano più spesso persone di conoscenza che fingono di essere sagge, ma che, sfortunatamente, non hanno coltivato la qualità della mente da cui nasce davvero la saggezza. Sempre svisceratamente tenendo presente la nostra motociclettina, che chi può passerà al suo giovin virgulto :laugh2:
ocncordo con l'incolore :biggrin3:sulla distinzione fra saggezza e informazione , e aggiungo che le informazioni, di generazione in generazione , si sommano, e oggi ne abbiamo molte di piu' di quelle di cui potevano disporre i nostri avi.
La saggezza, al contrario, e' qualcosa id personale, qualcosa che ognuno di noi comincia a coltivare partendo da zero, e' difficile da tramandare, sia intrinsecamente che a causa della naturale inclinazione dei giovani al rifiuto della lentezza, della prudenza che la caratterizzano.
La cultura dominante, inoltre, privilegia la raccolta delle informazioni rispetto alla loro elaborazione critica: predilige le analisi quantitative a quelle qualitative.........e' una presuntuosa presunzione di conoscenza
mi scuso per la tediosita' delle mie claudicanti riflessioni
io non mi lamento ... se non fosse che il tempo é passato e che ancora non so bene cosa voglio fare da grande ...... so che sto vivendo nel futuro, perché il presente non mi aggrada .... a parte il figlio, che é ciò che rifarei di sicuro .... per il resto tutto é il contrario di tutto e sono sicuro che avrei da dire anche se avessi fatto l'esatto contrario di ciò che ho fatto ....
:wub::wub::wub:
amici di natan sul tomarlo :w00t:
http://img97.imageshack.us/img97/6996/natann.jpg
quasi tutti francesi, tranne il giallo :ph34r: