hai ragione, ma non importa:laugh2::laugh2::laugh2::laugh2:, fai conto che l'abbia scritto di là...
Visualizzazione Stampabile
questa e' una interpretazione "estrema" e come tutte le interpretazioni di quel tipo , rende inaccettabile la tesi.
io sono italiano.
non sono religioso.
in aggiunta, disapprovo e ho combattuto in diverse situazioni il clero.
non per questo mi sono mai sentito un italiano di serie B e nemmeno sono stato in qualche modo discriminato.
ho avuto una scuola, con tanto di crocefisso alla parete, decente, e ho uffici pubblici che trovo indecenti, ma non per la presenza del crocefisso.
qui si parla di valori, non di uno stato "religioso".
Mi sembra che il cristianesimo non produca piu' da molte decine di anni stati "religiosi".
non cosi' si puo' dire di altre religioni, che sono , per una serie di motivi che sarebbe lunghissimo trattare, meno "tolleranti".
nessuno, e nemmeno il ministro in questione, nega la liberta di espressione religiosa, che e' una questione individuale.
qui si discute , appunto , di valori .
quindi, tornando alla tua affermazione, nessuno dice che se non sei cattolico sei meno italiano.se non accetti quei valori, che in qualche modo discendono dalle radici cristiane delle quali anche tu parlavi, si.
esempio: ci sono religioni che accettano la poligamia. la nostra legge (di ispirazione cristiana) no. che dovremmo fare, per non offendere un'altra religione dovremmo introdurre nella nostra legislazione la poligamia?
io dico di no.
Mi sembra chiarissimo.....non sta dicendo: cristiani o fuori. Sta dicendo di non pretendere cose che non si possono avere. Accetteremo il vostro credo mi sembrano parole abbastanza chiare. Tralaltro parla a nome della maggioranza degli Australiani, non di tutti. Chiaramente la versione degli aborigeni sarebbe diversa ma sono rimasti troppo pochi e non comandano, anche se sono i veri nativi del posto.
A parte il fatto che è facile fare gli esterofili, in una situazione bisogna viverci dentro e conoscrne tutte le sfaccettature.
Prendendo singolarmente un discorso dei leghisti avrebbe (condizionale d'obbligo) anche un certo senso, ma l'incoerenza è una brutta bestia. Gli stessi leghisti, dopo la caduta del 1° governo Busconi nel 1996, su Radio Padania (che per un certo periodo di tempo ho ascoltato assiduamente) e poi su Tele Padania hanno sputato peste e corna del loro ex-alleato mostrando servizi sulle sue collusioni e sulle porcherie fatte con Craxi e compagnia bella, la lega ha sputato sul tricolore e adesso pur di rompere i ball agli immigrati è diventato un simbolo imprescindibile. Anni fa il vaticano o la CEI disse qualcosa (che ora non ricordo) e sempre Radio Padania ha attaccato senza indugi tutto ciò che riguardava vaticano e affini.
La lega è nata per rompere i cocomeri ai terroni, poi quando ha scoperto che perdeva fette importanti di voti e di poltrone, ha spostato il tiro sugli immigrati.
Tutto ciò per ribadire che un discorso preso singolarmente può avere un senso, ma bisogna vedere la coerenza che c'è dietro tutto ciò. Qui in Italia se venissero pronunciate le parole del premier australiano si solleverebbe un polverone, perché lo si sa prima ancora che le pronunci che sono parole strumentalizzabili.
Scusate, ma sono sempre molto prolisso.