é un po' banalizzare parlare di un'azione volta, come unico scopo, all'ottenimento di un po' di visibilità ...non credi?
non so se dire che é pure poco onesto ... :wink_:
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:rolleyes::sick:
L'episodio potrebbe sembrare di poca importanza, rispetto a ciò che capita ogni giorno nel nostro Paese.
Invece, a mio parere, è decisamente grave e simbolico e non rientra in quel crogiuolo di futilità che potrebbe deliziare il solito tg (mi sarò distratta, ma non mi sembra di aver sentito la notizia in televisione, ma sarà che la guardo davvero poco…)
L'episodio è importante perché è emblematico, perché parla di un'italietta in cui avviene molto di peggio (e, correttamente, molti hanno allargato la visuale, anche ben oltre le raccomandazioni, che sembrano ormai, al cospetto di altri ben più gravi reati, un “piccolo” vizietto italico).
Roberta De Monticelli, filosofa e docente all'università di don Verzé, ha avuto il coraggio di prendere posizione pubblica, argomentata, contro il suo rettore.
In questo, e non c’è da stupirsi:cry:, è stata lasciata sola. Non mi sembra, infatti, sia stata sostenuta da nessuno dei suoi colleghi, che non si sono espressi o, addirittura, hanno mostrato complicità nei confronti dell’istituzione. :mad:
Ciò premesso, io credo che al centro della discussione debba esserci don Verzé, non BB e nemmeno la fisolofa.
Abbiamo a che fare con un rettore che ha offerto una docenza a Barbara Berlusconi, appena laureata in un corso breve di 3 anni. Una ragazza verosimilmente anche brava come studentessa, ma come docente forte soltanto di uno stato di famiglia: essere figlia di.
Ciò che mi sconcerta è il comportamento disinvolto di questo “prete” (il prefisso "Don" non fornisce la qualifica di sacerdote in servizio permanente effettivo e credo che la Chiesa disconosca "Don" Verzè in quanto tuttora sospeso A Divinis) proprietario di un'università che, per quanto privata, ma in quanto università, è chiamata a fornire un servizio pubblico ed esemplare di alta qualità culturale (con i nostri contributi, sottolineerei:mad:). Perché gli esempi, specie quando vengono dall'alto, sono formazione (dovrebbero essere?), e il resto è chiacchiera. E don Verzé, con la 'sua' università, non è un prete qualsiasi.
Detto questo, libero un rettore padrone di un'università privata di fare docente chi crede; liberi anche gli studenti di accedervi, oppure no; e liberi noi (ma lo siamo ancora?:rolleyes:) di valutarne negativamente le scelte.
Ci si può pur sempre consolare pensando che una volta tanto vince il merito. Nel senso che abbiamo l'italietta che ci meritiamo.
Sarebbe una consolazione vera e giusta. Prendiamocela con noi stessi e non con Berlusconi: così non si offendono anche quelli che non lo votano mai, ma hanno sempre paura che lo si attacchi.
Nessuno sa il perchè delle sue rivendicazioni, le nostre sono solo opinioni,e questa è la mia, e non per questo mi ritengo disonesto,
anzi la tua allusione mi infastidisce non poco, non capisco il perchè di una mancanza di rispetto nei miei confronti solo perchè ho un pensiero diverso da molti.....mah
;)
potrebbe essere
;)
Sicuramente la tizia è di sinistra :ph34r:
non ho detto che sei disonesto ... ho trovato la tua affermazione poco onesta ma é in merito all'affermazione e non alla persona ... non é che se faccio una cazzata sono per forza imbecille ... o no?
comunque trovo che sostenere o meno un azione all'interno di un contesto, in base a quel che sappiamo, sia costruttivo ... pensare che l'azione non abbia la valenza dichiarata ma bensì che abbia altri fini, che per di più non se ne capirebbe neppure il motivo, bisognerebbe poi dire anche da cosa si deduce che possa essere cosî. Non sto parlando di prove ma che almeno ci sia un ragionamento che giustifichi il fatto di essere in malafede, da parte dell'insegnante. Non trovando questo presupposto trovo la tua affermazione poco onesta, intellettualmente parlando, naturalmente.
Se ti sei sentito offeso me ne scuso, non era mia intenzione ... :cry: