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Originariamente Scritto da
paper
Un articolo che trovo interessante sulla composizione del debito greco e le differenze con quello italiano.
Debito: Grecia e Italia, quali differenze
Interessante soprattutto il confronto per quanto riguarda l'esposizione verso l'estero, che in Grecia è all'86% mentre l'Italia al 36, e quella verso enti pubblici internazionali, che per la Grecia è al 72% (praticamente tutto per salvataggi) mentre l'Italia è al minimo seconda solo al Giappone e davanti a paesi come NZ e CH.
da notare ancora come solo il 15% del debito greco sia negoziabile sul mercato, per cui dove sarebbe la speculazione straniera?
Siamo piuttosto davanti a chi ha beneficiato enormemente di aiuti a tassi minimi ed ha dilapidato tutto.
Da notare che ci sono stati "haircut" a danno soprattutto di investitori privati di un 100 miliardi che mai nessuno riavrà indietro, e hanno il coraggio di chiederne altri. Per cui chi poteva pensare di speculare sugli alti tassi di mercato ha già avuto la sua perdita del 50-70% del capitale e l'unica speculazione che rimarrà possibile sarà, come per l'Argentina, rastrellare titoli a prezzi stracciati per metterli in cassaforte auspicando che il prossimo taglio lasci ancora un margine di utile.
Il debito pubblico italiano è perlopiù nelle mani di banche e assicurazioni italiane,non è un caso che da almeno un paio d'anni all'estero evitano d'investire in azioni/obbligazioni delle stesse. Si potrebbe anche far altre utili considerazioni vista la protezione politica che godono queste ultime,ma sarebbe fin troppo lunga. Che il debito greco sia frutto di dissennate spese sociali non vi è dubbio,a cosa porterà lo vedremo entro 4 mesi,non credo vi saranno proroghe.
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Un articolo che trovo interessante sulla composizione del debito greco e le differenze con quello italiano.
Debito: Grecia e Italia, quali differenze
Interessante soprattutto il confronto per quanto riguarda l'esposizione verso l'estero, che in Grecia è all'86% mentre l'Italia al 36, e quella verso enti pubblici internazionali, che per la Grecia è al 72% (praticamente tutto per salvataggi) mentre l'Italia è al minimo seconda solo al Giappone e davanti a paesi come NZ e CH.
da notare ancora come solo il 15% del debito greco sia negoziabile sul mercato, per cui dove sarebbe la speculazione straniera?
Siamo piuttosto davanti a chi ha beneficiato enormemente di aiuti a tassi minimi ed ha dilapidato tutto.
Da notare che ci sono stati "haircut" a danno soprattutto di investitori privati di un 100 miliardi che mai nessuno riavrà indietro, e hanno il coraggio di chiederne altri. Per cui chi poteva pensare di speculare sugli alti tassi di mercato ha già avuto la sua perdita del 50-70% del capitale e l'unica speculazione che rimarrà possibile sarà, come per l'Argentina, rastrellare titoli a prezzi stracciati per metterli in cassaforte auspicando che il prossimo taglio lasci ancora un margine di utile.
Non è che se non stanno in mani straniere allora possiamo vantare qualche sconto...c'è sempre qualcuno che ci specula...
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navigator
c'è poco da commentare... i dati parlano da soli.
Il problema è che i soli dati non esprimono la gravità della situazione...e aggiungo una domanda...secondo te quanti in Grecia avevano la reale percezione di cosa i governi (date le loro entrate/uscite economiche) potesse o non potesse fare/promettere?...oggi si colpevolizzano i popoli del sud (Italiani compresi) per aver vissuto oltremodo sopra le proprie possibilità...ma quanti cittadini Italiani o Greci o Spagnoli avrebbero potuto sapere come erano messi i conti?...fino al 2008 nessun mass media parlava di debito pubblico...nessun politico se ne preoccupava pubblicamente...oggi lo sentiamo notte e giorno...imho colpevolizzare le masse di quanto accaduto non è giusto
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Originariamente Scritto da
rjng
Il debito pubblico italiano è perlopiù nelle mani di banche e assicurazioni italiane,non è un caso che da almeno un paio d'anni all'estero evitano d'investire in azioni/obbligazioni delle stesse. Si potrebbe anche far altre utili considerazioni vista la protezione politica che godono queste ultime,ma sarebbe fin troppo lunga. Che il debito greco sia frutto di dissennate spese sociali non vi è dubbio,a cosa porterà lo vedremo entro 4 mesi,non credo vi saranno proroghe.
Perlopiù non tanto, a meno che le assicurazioni assorbano buona parte del vettore "domestic nonbanks" del secondo grafico, cosa che non credo.
Poi si dovrebbe valutare quanto i titoli di stato stiano direttamente nei portafogli di singoli correntisti e quanti rientrino negli investimenti dei fondi comuni di cui posseggono quote i risparmiatori.
Quanto agli investitori esteri ad occhio i "foreign banks e nonbanks" sommati fanno un 25% del totale.
Io non me ne intendo, ma quella italiana, pur con un debito consistente, mi pare ancora una buona diversificazione.
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paper
Perlopiù non tanto, a meno che le assicurazioni assorbano buona parte del vettore "domestic nonbanks" del secondo grafico, cosa che non credo.
Poi si dovrebbe valutare quanto i titoli di stato stiano direttamente nei portafogli di singoli correntisti e quanti rientrino negli investimenti dei fondi comuni di cui posseggono quote i risparmiatori.
Quanto agli investitori esteri ad occhio i "foreign banks e nonbanks" sommati fanno un 25% del totale.
Io non me ne intendo, ma quella italiana, pur con un debito consistente, mi pare ancora una buona diversificazione.
Sempre che a scadenza il debito viene pagato da tagli alla spesa(per i poveracci) tagli agli investimenti e rifinanziamento dello stesso con ulteriore crescita degli interessi....
Debito HTML
fai caso a che ritmo gira il contatore...
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Originariamente Scritto da
paper
Perlopiù non tanto, a meno che le assicurazioni assorbano buona parte del vettore "domestic nonbanks" del secondo grafico, cosa che non credo.
Poi si dovrebbe valutare quanto i titoli di stato stiano direttamente nei portafogli di singoli correntisti e quanti rientrino negli investimenti dei fondi comuni di cui posseggono quote i risparmiatori.
Quanto agli investitori esteri ad occhio i "foreign banks e nonbanks" sommati fanno un 25% del totale.
Io non me ne intendo, ma quella italiana, pur con un debito consistente, mi pare ancora una buona diversificazione.
A memoria di incontro novembre 2014,circa il 20% Assicurazioni,più del 25%Banche,5% Fondi comuni,10%privati,5%banca D'italia,5%fondi italiani all'estero,il resto in banche/assicurazioni estere e investitori internazionali. Se te par poco..
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Originariamente Scritto da
Stinit
Non è che se non stanno in mani straniere allora possiamo vantare qualche sconto...c'è sempre qualcuno che ci specula...
Il problema è che i soli dati non esprimono la gravità della situazione...e aggiungo una domanda...secondo te quanti in Grecia avevano la reale percezione di cosa i governi (date le loro entrate/uscite economiche) potesse o non potesse fare/promettere?...oggi si colpevolizzano i popoli del sud (Italiani compresi) per aver vissuto oltremodo sopra le proprie possibilità...ma quanti cittadini Italiani o Greci o Spagnoli avrebbero potuto sapere come erano messi i conti?...fino al 2008 nessun mass media parlava di debito pubblico...nessun politico se ne preoccupava pubblicamente...oggi lo sentiamo notte e giorno...imho colpevolizzare le masse di quanto accaduto non è giusto
Secondo me molti piú di quanto si possa pensare... giá per entrare in europa erano note le difficoltá poi fu reso noto della truffa poi prestiti europei a ripetizione, che la gente non sapesse di questo in Grecia?
Che non ci siano tanti Paper anche in Grecia pronti a mettere i numeri sul tavolo???:biggrin3:
Dal mio punto di vista stava bene a tutti la loro situazione di poverelli d'europa tanto l'aiutino ci scappava sempre... purtroppo il gioco é giunto al termine. La speculazione sulla Grecia? Ci sará sicuramente ma non é la.causa del casino in cui si ritrovano. Non dovevano entrare in Europa non avevano le credenziali finanziare me di gestione dello Stato.
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Originariamente Scritto da
rjng
A memoria di incontro novembre 2014,circa il 20% Assicurazioni,più del 25%Banche,5% Fondi comuni,10%privati,5%banca D'italia,5%fondi italiani all'estero,il resto in banche/assicurazioni estere e investitori internazionali. Se te par poco..
Non so le assicurazioni che capitali investano in titoli (anche quelli provenienti dai fondi di previdenza privata?) ma presumo che quelli delle banche, dei fondi comuni e di parte di quelli appartenenti a banche estere siano in fin dei conti soldi dei risparmiatori che vengono parcheggiati (a volte praticamente a tasso zero come i bot) o fatti fruttare in attesa di essere impiegati altrimenti, no?
Se io ho quote di un fondo Morgan Stanley, Franklin Templeton, Carmignac o chissacosa che investa anche in obbligazioni pubbliche non possiedo parte del debito italiano?
Secondo me la "speculazione" finanziaria in buona parte appartiene a normalissimi risparmiatori, non solo a squali dei mercati...
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Originariamente Scritto da
paper
Non so le assicurazioni che capitali investano in titoli (anche quelli provenienti dai fondi di previdenza privata?) ma presumo che quelli delle banche, dei fondi comuni e di parte di quelli appartenenti a banche estere siano in fin dei conti soldi dei risparmiatori che vengono parcheggiati (a volte praticamente a tasso zero come i bot) o fatti fruttare in attesa di essere impiegati altrimenti, no?
Se io ho quote di un fondo Morgan Stanley, Franklin Templeton, Carmignac o chissacosa che investa anche in obbligazioni pubbliche non possiedo parte del debito italiano?
Secondo me la "speculazione" finanziaria in buona parte appartiene a normalissimi risparmiatori, non solo a squali dei mercati...
Certo,ne hanno l'obbligo non la scelta,in percentuali diverse e crescenti sino al 70% della composizione del fondo. Banche idem per una tipologia di fondi pensione,oltre,ma da qui in poi serve un esperto,nelle composizione delle index linked,con minimo garantito,che altro non è che una enorme obbligazione sottostante a titoli perlopiù spazzatura.
mah,direi che è una forzatura,tu non hai la facoltà di scelta nella composizione di un fondo,anzi direi che la subisci,non considerando poi il dato di fatto che le composizioni son variabili nel tempo a discrezione del gestore,cosa che mi lascia eticamente perplesso ma tant'è.
Non faccio idea chi sia il manovratore della speculazione,probabilmente a parte clamorosi casi d'aggiotaggio,le redini vengono tenute saldamente in pugno da chi è in grado di spostare repentinamente capitali tali da creare vere e proprie correnti,o diversamente,uragani al ribasso(Titoli del credito svizzero ad esempio).Non credo sia nelle possibilità di piccoli o medi risparmiatori. Qui però,oltre ad essere abbondantemente OT servirebbe anche cognizione di causa di più alto livello rispetto al sottoscritto.
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Originariamente Scritto da
navigator
Secondo me molti piú di quanto si possa pensare... giá per entrare in europa erano note le difficoltá poi fu reso noto della truffa poi prestiti europei a ripetizione, che la gente non sapesse di questo in Grecia?
Che non ci siano tanti Paper anche in Grecia pronti a mettere i numeri sul tavolo???:biggrin3:
Dal mio punto di vista stava bene a tutti la loro situazione di poverelli d'europa tanto l'aiutino ci scappava sempre... purtroppo il gioco é giunto al termine. La speculazione sulla Grecia? Ci sará sicuramente ma non é la.causa del casino in cui si ritrovano. Non dovevano entrare in Europa non avevano le credenziali finanziare me di gestione dello Stato.
Perché i nostri numeri sono migliori?...forse se guardiamo al risparmio privato e beni di carattere storico forse...
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Non siamo a livello di Grecia di sicuro come numeri in generale.. storicamente e attualmente abbiamo una capacitá economica che la Grecia non ha mai visto.
Penso però che sia noto anche ai muri che siamo in crisi... per me é meglio dire in declino inesorabile.