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Originariamente Scritto da
Medoro
Non credo che il nocciolo della questione sia più diritti più lavoro,semmai il contrario
la fiat ha ricattato i lavoratori,investo 700 milioni e non sposto la produzione della panda in polonia se accettato la mia proposta di SCHIAVIZZARVI:dry:
Caro Medoro vai tranquillo che alla FIAT non si schiavizza nessuno. :wink_:
E comunque la Panda viene già prodotta in Polonia, la proposta era quella di spostarla a Pomigliano.
Ti racconto solo un fatto, in azienda avevamo un magazziniere coglione che faceva la "cresta" sulla scheda carburante ed ha creato vari casini di cui non sto qua a parlare. Nel momento in cui si è deciso di mandarlo via ha minacciato fisicamente me ed una mia collega e si è rivolto alla GCIL (pienamente nel diritto di farlo). Per mandarlo via nonostante tutto si è dovuto quasi pregarlo e dargli una buon'uscita di 3 mensilità extra per non finire davanti al giudice con conseguente rottura di palle oltre che di tempo e pazienza.
Morale della favola il nuovo magazziniere (bravissimo ragazzo) si ritrova con un contratto a tempo determinato da rinnovare.
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Originariamente Scritto da
redcell
non capisco questo referrendum sinceramente..
pomigliano è lo stabilimento fiat con la produttività più bassa, ed il più alto tasso di assenteismo.. e questo in un momneto dove in italia le fabbriche ed i laboratori più piccoli chiudono e muoiono come mosche anhche se efficienti.
mi pare proprio un abuso salvare pomigliano.. certo lafiat ha avuto i contributi per aprirlo..e tutto quanto, ma se non si regge in piedi da solo e sopratutto diventa il simbolo dell'assistenzialismo cieco ed ottuso, meglio che chiuda..
di certo se fosse stato competitivo, con elevati standard di produzione e qualità non ci sarebbero oggi questi problemi.. si sentivano tutelati, in una botte di ferro ed intoccabili,a prescindere dai risultati,mentre il resto d'Italia va a picco..che vadano a picco pure loro!..
Il problema non è quello tanto che chiuda o no sarà comunque lo Stato Italiano a pagare dando ammortizzatori sociali ad hoc.
Il problema è che non si capisce che i lavoratori FIAT sono da sempre i più tutelati e i più sfruttati.... politicamente però.
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in un paese serio certi ricatti e certe situazioni non avvengono.
i lavoratori sia privati che di grandi aziende devono essere tutelati, secondo le leggi del lavoro e dovrebbero valere per tutti......
invece man mano i diritti vengono erosi, mentre i doveri (che vanno rispettati) passano in secondo piano.
Con la scusa che meglio poco che niente ormai tengono per le palle intere zone...così come lo fanno con tutti i lavoratori atipici (che al 99%) lavorano invece come dipendenti...
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... è un bel casino... da una parte degli imprenditori che cercano di ridurre all'osso i dispendi per guadagnare di più loro... dall'altra delle persone che, a quel che si legge, non è che siano proprio tanto attaccati al proprio lavoro.
Sicuro che notizia trapelate, come quella dello sciopero causa mancanza di schermo gigante per vedere la partita dell' italia, non aiuta di certo i lavoratori.
Del resto il ricatto della Fiat, è improponibile... diventa veramente difficile gestire la situazione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Medoro
Intanto il plebiscito che si aspettavano non è arrivato,ha votato si solo il 62% dei lavoratori,la cosa triste è stata sentire ieri in tv una donna che giustificava il suo voto favorevole alla necessità dello stipendio
arrivati a questo punto credo sia meglio che fiat chiuda piuttosto che vedere dei lavoratori ridotti come "schiavi" privati dei diritti fondamentali del lavoratore,che vada in polonia,ma poi non venga a chiedere aiuti allo stato come hanno fatto finora,sarebbe il caso che anche lo stato attuasse qualche ricattino
e' evidente che pensi che sia meglio che la fiat chiuda, perche' non lavori per la fiat :rolleyes:
in che punto dell'accordo ci sarebbe la riduzione in schiavitu' dei lavoratori di pomigliano? (domanda non retorica, e' veramente per capire il tuo punto di vista)
sugli aiuti di stato, concordo con te (e la concessione di 2 anni di cassa integrazione per l'ammodernamento dello stabilimento, e' un ulteriore aiuto) :wink_:
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Originariamente Scritto da
D74
in un paese serio certi ricatti e certe situazioni non avvengono.
i lavoratori sia privati che di grandi aziende devono essere tutelati, secondo le leggi del lavoro e dovrebbero valere per tutti......
invece man mano i diritti vengono erosi, mentre i doveri (che vanno rispettati) passano in secondo piano.
Con la scusa che meglio poco che niente ormai tengono per le palle intere zone...così come lo fanno con tutti i lavoratori atipici (che al 99%) lavorano invece come dipendenti...
concordo su (quasi) tutto.
ma se mi nomini uno di questi paesi seri, e mi spieghi se e' possibile che vengano tollerati , tanto per fare un esempio, i tassi di assenteismo o i coefficienti di produttivita' di pomigliano, ti pago una cena:wink_:
e non mi pare di aver sentito negli anni i sindacati o altre forze politiche stracciarsi le vesti o prorompere in "j'accuse" verso questa situazione:dry:
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scusate se mi intrometto,ho cercato un attimo il nocciolo dell'argomento,visto che ne qui ne ai telegiornali ne ho mai sentito parlare.
Ho setito invece tante agente che abbaia,per dimostrare chissa che cosa,va bene che ognuno tira l'acqua al suo mulino ma cosi mi sembra veramente eccessivo.
Ho trovato questo stralcio,se per puro caso fosse vero,non ci vedo niente di eretico,ma sopratutto non ci vedo nessun diritto leso,perchè se questo stralcio lede i diritti di lavoratori che non mantengono gli impegni di produizione e si assentano in massa in malattia quando gioca la loro squadra del cuore,montano sedili di colore diverso all'interno della stessa auto,lascian i segni delle pedate sulle plance montate,sono stati trovati dei panini all'nterno delle carrozzerie di alcune auto...potrei continuare ma per buona decenza mi fermo,in un paese civile non si sarebbe dovuta verificare nemmeno mezza di una di queste cose,sarebbe dovuta esistere solo nelle barzellette,per farsi due risate,invece è la cruda realtà.
6000 impiegati che producono una quantità inferiore di auto rispetto a quelle che producono stabilimenti con 2000 operai in meno.
Ecco il prospetto offerto dalla FIAT
1. Orari di lavoro
La produzione dei veicoli sarà realizzata per 24 ore al giorno e per 6 giorni la settimana, sabato compreso, con 18 turni settimanali per coprire la catena di montaggio. Ogni turno avrà la durata di 8 ore con una pausa pranzo retribuita di 30 minuti. Le attività di manutenzione saranno invece svolte su 7 giorni per 24 ore giornaliere, sempre con la modalità dei tre turni di 8 ore ciascuno.
2. Straordinari
Fiat si riserva di far ricorso alle 80 ore di straordinario per lavoratore previste all’anno, senza dover ottenere un via libera dai sindacati, sui turni di lavoro interi. I lavoratori saranno avvisati con quattro giorni di anticipo sulla necessità di fare straordinario e ci sarà un margine di tolleranza sulle ore pari al 20%, cosa che consentirà la sostituzione con personale volontario.
3. Bilanciamenti produttivi
La mobilità interna tra le aree produttive manterrà un’alta flessibilità per consentire una distribuzione omogenea dei lavoratori durante i loro turni. In pratica entro la prima ora di ogni turno gli operai potranno essere spostati per coprire assenze, carenze o problemi tecnici.
4. Organizzazione del lavoro
Il piano prevede l’investimenti in alcune nuove soluzioni per ottimizzare i tempi alla catena di montaggio e riorganizzare così le pause. Si passerà a un regime di tre pause da 10 minuti ciascuna da fruire collettivamente nell’arco del turno di lavoro. Scompaiono le due pause da 20 minuti e, fatti i conti, 10 minuti di pausa in ogni turno. La decina di minuti in più sarà comunque retribuita come “indennità di prestazione collegata alla presenza”.5. Formazione e ristrutturazione
Mentre Fiat provvederà a ristrutturare lo stabilimento, i lavoratori seguiranno una serie di corsi di aggiornamento. I corsi di formazione saranno tenuti nel periodo di cassa integrazione dei lavoratori e saranno obbligatori per tutti gli operai interessati. Il rifiuto di seguire i corsi o l’assenza non motivati saranno perseguiti disciplinarmente.
6. Sciopero
Gli scioperi che violano i punti dell’accordo potranno essere sanzionati economicamente. Le parti hanno anche compilato una “clausola di responsabilità” con l’impegno di rispettare quanto stabilito nell’intesa.
7. Assenteismo
La società si riserva di non retribuire i primi tre giorni in casi di “assenteismo anomalo” solitamente registrati nei picchi di assenze per malattia, per scioperi e per “messa in libertà” per cause di forza maggiore.
8. Cassa integrazione
Nei due anni previsti per ristrutturare l’impianto, Fiat ricorrerà alla cassa integrazione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Zio
Caro Medoro vai tranquillo che alla FIAT non si schiavizza nessuno. :wink_:
E comunque la Panda viene già prodotta in Polonia, la proposta era quella di spostarla a Pomigliano.
Ti racconto solo un fatto, in azienda avevamo un magazziniere coglione che faceva la "cresta" sulla scheda carburante ed ha creato vari casini di cui non sto qua a parlare. Nel momento in cui si è deciso di mandarlo via ha minacciato fisicamente me ed una mia collega e si è rivolto alla GCIL (pienamente nel diritto di farlo). Per mandarlo via nonostante tutto si è dovuto quasi pregarlo e dargli una buon'uscita di 3 mensilità extra per non finire davanti al giudice con conseguente rottura di palle oltre che di tempo e pazienza.
Morale della favola il nuovo magazziniere (bravissimo ragazzo) si ritrova con un contratto a tempo determinato da rinnovare.
Il problema non è quello tanto che chiuda o no sarà comunque lo Stato Italiano a pagare dando ammortizzatori sociali ad hoc.
Il problema è che non si capisce che i lavoratori FIAT sono da sempre i più tutelati e i più sfruttati.... politicamente però.
Il nuovo contratto da loro proposto si muove in termini differenti:wink_:
quello che hai raccontato lo viviamo più o meno tutti,e se comincio a scrivere non la finiamo più,ma non credo che per punire questi personaggi si possano cancellare i diritti dei lavoratori,come tu hai detto x cacciarlo avete dovuto fare in casino,ma è cmq possibile,non semplice ma fattibile,quindi che si snellisca la burocrazia e si inaspriscano i controlli affinche questa gente sparisca dal posto di lavoro su questo si sono favorevole anche io:wink_:
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Originariamente Scritto da
flag
e' evidente che pensi che sia meglio che la fiat chiuda, perche' non lavori per la fiat :rolleyes:
in che punto dell'accordo ci sarebbe la riduzione in schiavitu' dei lavoratori di pomigliano? (domanda non retorica, e' veramente per capire il tuo punto di vista)
sugli aiuti di stato, concordo con te (e la concessione di 2 anni di cassa integrazione per l'ammodernamento dello stabilimento, e' un ulteriore aiuto) :wink_:
concordo su (quasi) tutto.
ma se mi nomini uno di questi paesi seri, e mi spieghi se e' possibile che vengano tollerati , tanto per fare un esempio, i tassi di assenteismo o i coefficienti di produttivita' di pomigliano, ti pago una cena:wink_:
e non mi pare di aver sentito negli anni i sindacati o altre forze politiche stracciarsi le vesti o prorompere in "j'accuse" verso questa situazione:dry:
Io non voglio ovviamente che la fiat chiuda perchè 5200 famiglie senza stipendio non possono stare,ma dico anche che non è giusto che per tenere il posto di lavoro ci si debba mettere a 90 e cedere ai voleri della fiat rinunciando ai diritti che i lavoratori si sono guadagnati negli anni,questo ci porta indietro di 100 anni e non fa sicuramente bene al paese perchè se cedono qualsiasi altra impresa può mettere sotto ricatto i lavoratori e non se ne esce più
1 punto su tutti che mi scandalizza e mi fa pensare che vogliano ridurre i lavoratori in schiavitù e privarli dei loro diritti e il DIVIETO DI SCIOPERO:blink::blink: e ce ne sono anche altre belle:sick:
Piano Fiat per Pomigliano Ecco i punti che la Fiom contesta - Corriere del Mezzogiorno
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Originariamente Scritto da
Medoro
1 punto su tutti che mi scandalizza e mi fa pensare che vogliano ridurre i lavoratori in schiavitù e privarli dei loro diritti e il DIVIETO DI SCIOPERO:blink::blink: e ce ne sono anche altre belle:sick:
cortesemente mi indichi dove si legge che lo sciopero è vietato?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Zio
cortesemente mi indichi dove si legge che lo sciopero è vietato?
Veramente ho anche postato un link in teoria da leggere:tongue:
cmq il passaggio è questo:
Alla Fiat viene data totale discrezionalità per valutare se una qualsiasi iniziativa (dalla protesta allo sciopero) in contrasto con uno dei qualsiasi punti dell’Accordo (carichi di lavoro, straordinari, gestione della forza lavoro), costituisca violazione dell’Accordo stesso e perciò agire nei confronti dei sindacati. Potendo agire contro i Sindacati anche nel caso di iniziative non promosse da questi affida alla rappresentanza sindacale un ruolo di “guardiani” verso i lavoratori.
cosa vuol dire secondo te????
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Medoro
Veramente ho anche postato un link in teoria da leggere:tongue:
cmq il passaggio è questo:
Alla Fiat viene data totale discrezionalità per valutare se una qualsiasi iniziativa (dalla protesta allo sciopero) in contrasto con uno dei qualsiasi punti dell’Accordo (carichi di lavoro, straordinari, gestione della forza lavoro), costituisca violazione dell’Accordo stesso e perciò agire nei confronti dei sindacati. Potendo agire contro i Sindacati anche nel caso di iniziative non promosse da questi affida alla rappresentanza sindacale un ruolo di “guardiani” verso i lavoratori.
cosa vuol dire secondo te????
Vuol dire responsabilizzare anche i sindacati dell'operato dei lavoratori e dei sindacalisti stessi.
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Originariamente Scritto da
Zio
Stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco al voto: nelle urne non solo schede
Martedì 22 Giugno 2010 08:10 | Scritto da Diego Davide | PDF Stampa E-mail
A circa 20 km da Napoli, in uno dei maggiori stabilimenti industriali del sud Italia è giorno di votazioni. Questa volta non si tratta di eleggere rappresentanze sindacali, non si tratta di nominare consigli di fabbrica; ciascun operaio é chiamato ad esprimersi sul proprio futuro. Il proprio e quello della propria famiglia. Ed è una scelta difficile. Piegarsi alle gravose richieste dello spocchioso Marchionne o rivendicare, ad un prezzo carissimo, quelli che sono i legittimi diritti dei lavoratori maturati da dopoguerra ad oggi? Farà caldo oggi a Pomigliano, fuori e dentro lo stabilimento perché a tenere il fiato sospeso è l'intera città che alla "fabbrica" deve parte della sua fortuna e che alla stessa ha dedicato anche un viale, Viale "Alfa Romeo". L'auspicio degli industriali, dei cittadini e di quanti vivono dell'indotto è ovviamente la vittoria del si e mescolano le carte sottolineando questioni controverse quali assenteismo cronico e finte malattie, o la promessa dell'amministratore delegato Fiat di spostare la produzione della Panda dalla Polonia all'Italia. Forse questo si ci sarà, e forse come prevede Lello Russo, sindaco di Pomigliano d'Arco, la vittoria sarà anche schiacciante. Ma sarà una vittoria triste, una vittoria senza carro dei vincitori, una vittoria consumata dagli operai sulla loro stessa pelle, una vittoria della necessità sulla dignità.
Tutto bello, ed adesso? che si fa?
Io dico solo che salire sul carro dei pur importantissimi valori dei lavoratori non porta a nulla di concreto. E penso che nessuno possa negare che in tutte le grandi aziende, ed in particolar modo alla FIAT, ci sia un sistema "poco produttivo".
Concludo dicendo che i lavoratori "FIAT" sono da sempre i più protetti dai sindacati e i più coccolati dalla politica. A Vicenza negli ultimi 10 anni sono sparite 2000 aziende orafe su 2500 ma penso che nessuno ne abbia saputo niente.
assolutamente d'accordo ... e comunque , effettuare una votazione per la sopravvivenza vuol dire che si e' raschiato il fondo .