Visualizzazione Stampabile
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
kitesvara74
Tra C.I.G. e sostegno tramite i piani di sviluppo la FIAT dovrebbe restituire tanti di quegli €uri da farli stare a casa pagati sino alla pensione.
Solidarietà e spero che il tizio, di cui ora non ricordo il nome, con il progetto dell'auto elettrica da sviluppare in loco non sia l'ennesimo c@##aro.
Nessuno all'orizzonte. Chi vuoi che investa oggi in un'operazione così complessa. Tutti quelli che hanno buttato l'esca speravano di avere il sito gratis, un bel finanziamento pubblico, fare un pò di ingegneria finanziaria per rigirarsi il malloppo in altri lidi e chiudere baracca e burattini.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Tokugawa
La domanda lecita sarebbe la seguente:
Vale la pena di tenere aperto quell'impianto?
Ma veramente pensate che un'azienda debba obbligatoriamente tenere una produzione in una terra che ha sempre dato "problemi" invece di delocalizzarla dove ha più certezze produttive?
Certo sono scelte che lasciano il segno, ma ognuno si faccia l'esame di coscienza che gli compete.
In primis la politica.
Poi l'imprenditoria.
In terzo luogo i sindacati.
Ultimi gli operai.
Io non sono in grado di dire se ne valga la pena, ma la Fiat in Sicilia non ha mai avuto problemi. Anche se non mi è chiaro il tuo riferimento ai problemi.
Logistici non credo, la regione sicilia ha vandalizzato un'area bellissima per i trasferimenti auto.
La politica si è ingrassata con la fiat
l'imprenditoria intesa come i padroni fiat: direi dai risultati che non ci hanno rimesso, anzi ci hanno guadagnato abbondantemente.
I sindacati non saprei, a occhio e croce hanno sempre svolto diligentemente il loro compitino per cui vengono pagati.
Gli operai, infine, hanno buttato sangue per un salario normalissimo. Hanno contribuito a fare della Fiat quello che è oggi, quindi non gli attribuirei colpe particolari.
Per ultimo, credo che l'abilità dell'attuale management fiat sia anche quello di insinuare sottilmente in tutti noi che forse la loro politica industriale è giusta, che và rivisto il modello di industria in italia e che decenni di politica industriale e di industria possa essere rimodellata secondo le ultimissime condizioni dettate da Marchionne.
Personalmente non ci casco: la Fiat stà facendo finanza e non industria, non cresce per prodotti e non kigliora i processi, ma per ristrutturazioni e tagli feroci. Fà il gioco delle tre carte ma i dati indicano sempre una perdita di quota di mercato. Non mi stupirei se tra qualche anno non lontano la Fiat molla gli stati uniti e si reinventa un nuovo territorio dove andare a foraggiarsi.
p.s.p.s. Le persone che perderanno il lavoro si trovano nel deserto. Non c'è nulla né in chiaro e né in nero. Ed è questo su cui ci si dovrebbe concentrare. E stiamo parlando di migliaia di operai con le loro famiglie. Di gente che non ha le rendite al sole.
-
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
tbb800
Nessuno all'orizzonte. Chi vuoi che investa oggi in un'operazione così complessa. Tutti quelli che hanno buttato l'esca speravano di avere il sito gratis, un bel finanziamento pubblico, fare un pò di ingegneria finanziaria per rigirarsi il malloppo in altri lidi e chiudere baracca e burattini.
Io non sono in grado di dire se ne valga la pena, ma la Fiat in Sicilia non ha mai avuto problemi. Anche se non mi è chiaro il tuo riferimento ai problemi.
Logistici non credo, la regione sicilia ha vandalizzato un'area bellissima per i trasferimenti auto.
La politica si è ingrassata con la fiat
l'imprenditoria intesa come i padroni fiat: direi dai risultati che non ci hanno rimesso, anzi ci hanno guadagnato abbondantemente.
I sindacati non saprei, a occhio e croce hanno sempre svolto diligentemente il loro compitino per cui vengono pagati.
Gli operai, infine, hanno buttato sangue per un salario normalissimo. Hanno contribuito a fare della Fiat quello che è oggi, quindi non gli attribuirei colpe particolari.
Per ultimo, credo che l'abilità dell'attuale management fiat sia anche quello di insinuare sottilmente in tutti noi che forse la loro politica industriale è giusta, che và rivisto il modello di industria in italia e che decenni di politica industriale e di industria possa essere rimodellata secondo le ultimissime condizioni dettate da Marchionne.
Personalmente non ci casco: la Fiat stà facendo finanza e non industria, non cresce per prodotti e non kigliora i processi, ma per ristrutturazioni e tagli feroci. Fà il gioco delle tre carte ma i dati indicano sempre una perdita di quota di mercato. Non mi stupirei se tra qualche anno non lontano la Fiat molla gli stati uniti e si reinventa un nuovo territorio dove andare a foraggiarsi.
p.s.p.s. Le persone che perderanno il lavoro si trovano nel deserto. Non c'è nulla né in chiaro e né in nero. Ed è questo su cui ci si dovrebbe concentrare. E stiamo parlando di migliaia di operai con le loro famiglie. Di gente che non ha le rendite al sole.
Hai detto proprio tutto, quoto!
:wink_:
Citazione:
Originariamente Scritto da
rjng
Amaramente quoto,credo che Fiat non abbia presentato nessun piano industriale nemmeno a Torino,che a Mirafiori ci siano in funzione tre linee produttive, la Idea e la Musa che andranno in dismissione a fine anno e la Mito dove lavorano pochi giorni al mese.
Del Suv promesso ancora nessuna traccia.
La fonte è una trasmissione di ieri da radioradicale con interviste realizzate il giorno prima agli operai.
:wink_:Aggiungo che l' unico interesse è quello di lucrare sulla vita degli operai.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Tokugawa
La domanda lecita sarebbe la seguente:
Vale la pena di tenere aperto quell'impianto?
Ma veramente pensate che un'azienda debba obbligatoriamente tenere una produzione in una terra che ha sempre dato "problemi" invece di delocalizzarla dove ha più certezze produttive?
Certo sono scelte che lasciano il segno, ma ognuno si faccia l'esame di coscienza che gli compete.
In primis la politica.
Poi l'imprenditoria.
In terzo luogo i sindacati.
Ultimi gli operai.
Hai perfettamente ragione l'azienda deve ragionare come azienda e guardare al profitto giustissimo quindi chiudo e vado dove mi conviene produrre,allora io stato rivoglio indietro i soldi TUTTI i soldi che ti ho dato affinchè tu non chiudessi e continuassi a produrre li,è troppo facile prendersi i soldi e chiudere lo stesso per portare la produzione in polonia o romania dove il lavoro costa un cazzo e di regole ce ne sono poche:wink_:
Quando marchionne aveva parlato con i lavoratori quando gli aveva fatto firmare quel contratto farsa se no tutto saltava ha promesso di investire 7 miliardi o sbaglio?????
-
io venderei il sito produttivo ai cinesi o agli indiani.
-
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Tokugawa
La domanda lecita sarebbe la seguente:
Vale la pena di tenere aperto quell'impianto?
Ma veramente pensate che un'azienda debba obbligatoriamente tenere una produzione in una terra che ha sempre dato "problemi" invece di delocalizzarla dove ha più certezze produttive?
Certo sono scelte che lasciano il segno, ma ognuno si faccia l'esame di coscienza che gli compete.
In primis la politica.
Poi l'imprenditoria.
In terzo luogo i sindacati.
Ultimi gli operai.
La risposta potrebbe essere che se una azienda ha usufruito caldamente e spassionatamente per anni delle più disparate agevolazioni fiscali e normative da parte dello stato (facendo leva su liceziamenti di massa) poi non può prendere e andarsene dal miglior offerente (inteso come stato ospitante)...
e in questo molta della responsabilità è della politica che per anni ha elargito ad una azienda privata soldi a pioggia senza mai chiedere nulla in cambio...
Citazione:
Originariamente Scritto da
Medoro
Hai perfettamente ragione l'azienda deve ragionare come azienda e guardare al profitto giustissimo quindi chiudo e vado dove mi conviene produrre,allora io stato rivoglio indietro i soldi TUTTI i soldi che ti ho dato affinchè tu non chiudessi e continuassi a produrre li,è troppo facile prendersi i soldi e chiudere lo stesso per portare la produzione in polonia o romania dove il lavoro costa un cazzo e di regole ce ne sono poche:wink_:
Quando marchionne aveva parlato con i lavoratori quando gli aveva fatto firmare quel contratto farsa se no tutto saltava ha promesso di investire 7 miliardi o sbaglio?????
tutti i soldi ok...ma bisognerebbe monetizzare tutte le agevolazioni che lo stato ha dato a quella azienda sotto forma di leggi ad aziendam... :wink_:
-
mi spiace veramente tanto per gli operai e le loro famiglie.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
rjng
Amaramente quoto,credo che Fiat non abbia presentato nessun piano industriale nemmeno a Torino,che a Mirafiori ci siano in funzione tre linee produttive, la Idea e la Musa che andranno in dismissione a fine anno e la Mito dove lavorano pochi giorni al mese.
Del Suv promesso ancora nessuna traccia.
La fonte è una trasmissione di ieri da radioradicale con interviste realizzate il giorno prima agli operai.
confermo in quanto dipendente a mirafiori,per termini imerese la cosa che mi sconcerta non è la chiusura(di cui sento parlare da almeno un decennio)ma l'immobilità con cui si è lasciata chiudere,o meglio nessuno ha mai pensato ad una possibile alternativa di riconversione del sito.
-
Questo è il risultato di una politica di sviluppo miope, a dir poco, tipica degli anni '70: invece di puntare allo sviluppo di attività più consone alla regione Sicilia, son stati spesi (dallo stato) non so quanti miliardi di lire per costruire una cattedrale nel deserto.
E non è un caso che, appena gli aiuti pubblici sono terminati, la fabbrica sia stata chiusa.
Aggiungo, ci mancherebbe altro, il mio dispiacere per la perdita del posto da parte di tutti i lavoratori che sono, ovviamente, senza responsabilità.