Mi spiace tu la prenda così.....ma è la pura verità!
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Se leggi bene negli articoli si parla di 6 MILIARDI complessivi!!
Ma leggendo questo sembra che la missione di pace ai libici agli americani agli europei a TUTTI NOI sia costata 35 MILIARDI pari circa alla nostra attuale manovra!
Secondo Te queste cifre non modificano un pò l'assetto economico mondiale :blink:?!?
Fmi: la guerra è costata ai libici 35 miliardi di $
Fmi: la guerra è costata ai libici 35 miliardi di $
Domenica 06 Novembre 2011 01:18 Tommaso di Francesco
Il Manifesto, 29 Ottobre 2011
LIBIA / La NATO: Missione quasi finita
La Corte penale dell'Aja: «In corso colloqui informali per la resa di Saif Al-Islam Gheddafi»
La guerra in Libia è costata 35 miliardi di dollari ai 6 milioni e mezzo di cittadini libici, circa il 50% del Pil del Paese che nel 2010 superava i 70 miliardi di dollari. Un disastro epocale. Sono le stime denunciate del Fondo Monetario Internazionale, nel cui report si legge che il sistema bancario non può fornire i finanziamenti necessari, mettendo la Libia in grave difficoltà nel pagare le importazioni. Ma non è chiaro se servirà il sostegno del Fmi, perché la Libia conta sulle riserve petrolifere e su un patrimonio costruito negli anni.
«Non ci sono richieste. Tutto dipende dalla rapidità con cui il Paese potrà disporre dei conti attualmente congelati e delle sue risorse petrolifere» ha dichiarato Masood Ahmed, direttore del Fmi in Medio Oriente e Asia centrale. Sono 160-170 i miliardi di dollari dei conti della Libia congelati durante il conflitto. E per i profitti da risorse petrolifere, la Libia dovrebbe cominciare a produrre 700.000 barili di petrolio al giorno già a fine anno.
Ieri al termine del Consiglio nordatlantico il segretario della Nato Anders Fogh Rasmussen ha confermato che la missione militare in Libia si concluderà il 31 ottobre. Fino ad allora però, ha assicurato Rasmussen, «insieme ai nostri partner, continueremo a controllare la situazione e, se necessario, continueremo a rispondere alle minacce ai civili». Nel ribadire ancora una volta con vanto come l'operazione «Unified Protector» - che, tre giorni fa, il Cnt aveva chiesto di prolungare ancora per «almeno un mese» - sia fra quelle «più di successo nella storia della Nato», condotta «in modo efficace, preciso e flessibile». Silenzio sulle stragi in di lealisti denunciate dagli organismi dell'Onu. Rasmussen ha riconosciuto che restano i nodi, a quanto pare non assicurati dai raid Nato, della «riconciliazione, diritti umani e stato di diritto», ma tranquilli ora «una Libia democratica è per tutto il suo popolo», ha concluso, assicurando che l'Alleanza «è pronta ad aiutare la Libia anche dopo, se sarà necessario e «se sarà richiesto» per la sicurezza del paese. Un versante su cui tutto sembra pronto. Da ricordare che il Consiglio nordatlantico di ieri era allargato proprio per questo ai cinque paesi non-Nato partner di Unified Protector: Qatar, Emirati Arabi Uniti, Marocco, Giordania e Svezia.
Intanto torna in evidenza la sorte di Saif Al-Islam Gheddafi. La Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja ha in corso «colloqui informali» per la resa del figlio dell'ex raìs, latitante e ricercato per crimini contro l'umanità. Lo ha affermato Moreno Ocampo il procuratore capo della Cpi in un'intervista alla Cnn, senza precisare con chi sia in contatto la corte che non sa dove si trovi Saif al-Islam. Che, se arriverà davanti alla Cpi, dice Ocampo, avrà «tutti i diritti e verrà protetto» e potrà difendersi dalle accuse mossegli dalla Corte. Ocampo ha reso noto di aver appreso, da contatti informali, che un gruppo di mercenari si sarebbe offerto di «trasferire Saif in uno Stato africano che non fa parte dello Statuto di Roma», che disciplina competenze e funzionamento della Corte penale internazionale. Per questo l'ufficio del procuratore del Cpi valuta anche «la possibilità di intercettare velivoli nello spazio aereo per procedere ad un arresto».
missione di pace la chiamano i giornali, ma devo dirti che, invece, si chiamano missioni di "peace keeping", ovvero di mantenimento della pace, cosa ben diversa dal "saio" di cui parli....
i militari itaGliani non esistono, un militare fa della patria un valore, e mai si sognerebbe di storpiarne il nome in modo così puerile, io sono ITALIANO e ne sono orgoglioso..
i vantaggi che abbiamo a stare nella NATO dovresti saperli da solo.... non a caso tutti i paesi che non ci sono dentro vogliono farne parte, sono tutti stupidi??
Se pensi che John Rambo sia il prototipo di militare perfetto capisco tante cose......
Forse era meglio lasciare che i Libici, gli Afghani, gli Iracheni, I libanesi ecc. si scannassero tra loro restando a casa loro e fregarsene.... avremmo sicuramente risparmiato.......
quale è la verità, che siamo tutti in fila al centro commerciale??
se lo dici tu...... :wink_:
A parte i "militari con il saio"....... eri partito mica male e anche il costo della guerra alla Libia era uno spunto interessante in questi giorni di crisi.
Poi però te ne esci con 'ste robe qui....... e allora mi viene da entrare anche io nella discussione.
I nostri militari non l'hanno nè cercata nè voluta la guerra alla Libia e come sempre hanno semmai fatto il loro dovere ed eseguito degli ordini che la politica ha dato loro, lasciamoli quindi fuoro dalla polemica.
E' gente che serve in armi il nostro paese, lo rappresenta (bene) all'estero ed è pronta vuoi per dovere vuoi per abnigazione e convinzione a fre il proprio lavoro rischiando la propria pelle, per cui visto che si comportano più che bene rispetto e basta polemiche.
Per quel che riguarda invece la guerra di Libia...in effetti è strano che non se ne parli più...... ed è strano che con tutti i tagli non si sia pensato a quei costi.
Il fatto è che quella di Libia è una delle operazioni più schifose degli ultimi anni, assai peggio dell'Iraq. Una guerra voluta da Sarkozy per far pappare alla Francia i succosi appalti libici, (che erano andati agli italiani) per fregarsi il buon petrolio libico (che stavano estraendo gli italiani) una guerra voluta per avere una sponda mediterranea daopo che Tunisia e Algeria stavano pesantemente sfanculando la Francia.Ecco questa era la guerra di Libia.
E noi siamo stati costretti a giocarcela per poter almeno sedere al tavolo di chi mangia cio che prima avevamo concordato con il suo legittimo proprietario.
Gheddafi era un pazzo? Certamente sì, ma era un dittatore come tanti altri con cui il mondo occidentale ha trovato un accordo. Solo che gli egemoni di quell'accordo non erano nè francesi nè inglesi (subito accodatosi al Napoleone in 16°, per il bene della BP) e questo , ohibò, non si può fare...
Ah dimenticavo: John Rambo è un pessimo esempio di militare.... è un povero sciroccato che è stato devastato nella mente. Succede... purtroppo, ma non sono quelli da prendere ad esempio, e sono per fortuna pochi. E Jap ha tutto il diritto ad offendersi se paragonato a Rambo.
I vanatggi di stare nella nato sono molti, non ultimo quelli economici.
Ma in termini di sicurezza un conto è aver a che fare con un singolo sttao, un 'altro con una intera organizzazione difensiva multinazionale.
anche nei confronti del terrorismo e non solo di minacce cosidette simmetriche.
Scusa sai, ma sono io che Ti ho chiesto: quali sono i vantaggi che abbiamo a stare nella NATO? Dimmene solo uno ................ ecc. ecc.
Se te l'ho chiesto è perchè non lo so o non lo riesco a capire :wink_:!!!
Ma perchè io non la posso vedere a modo mio :blink:?!?
Per me i militari che imbracciano un fucile per andar a portar la pace scusa se te lo dico propio non li sopporto e nemmeno mi rappresentano :dry:!!!
Ma scusa un attimo............. fai discorsi da guerra fredda di 30/40 anni fa!!!
Ma di chi dobbiamo avere paura?!?
In europa tutti gli stati sono amici si vogliono bene siamo pure ambigui (noi itagliani) che vogliamo bene sia a putin che a ombama........
mhà.......... :dry:
Lo dicevano anche tutti i gerarchi Nazisti quando erano sotto processo :dry:!!!
Questo qua sotto ad esempio si è pentito di aver eseguito gli ordini di chi gestiva la politica estera di quel periodo :dry:!!!
............ Nominato comandante della Gestapo di Roma all´inizio del ‘44, Kappler si rese responsabile di atroci crimini, tra i quali il massacro delle Fosse Ardeatine e il rastrellamento del Quadraro. Arrestato dalle truppe inglesi alla fine della guerra, venne trasferito alle autorità italiane nel ‘47 e condannato da un tribunale militare al carcere a vita, da scontare a Gaeta. Ma nel 1977, ricoverato nell´ospedale militare di Roma, riuscì a fuggire. Come? Non senz´altro chiuso dentro una valigia. Annaliese Kappler afferma di aver comprato corda, carrucola e una grossa valigia per poi dichiarare, come fece, di aver calato il marito dalla finestra solo «perché non volevo che qualcuno fosse incolpato». Kappler, malato di tumore al colon, morì in patria, cinque mesi dopo la fuga. «Proprio per quella grave malattia, diagnosticata da quattro medici militari italiani - sostiene la vedova - sia il presidente della Repubblica Giovanni Leone, che Arnaldo Forlani, quando ricopriva la carica di ministro della Difesa, si resero conto che si trattava di un caso umanitario. Se mio marito fosse morto in carcere in Italia, il governo italiano si sarebbe trovato in grande imbarazzo con il governo tedesco dell´epoca». Nell´intervista, la donna dice di ignorare dove sia finito l´oro sottratto dal marito agli ebrei di Roma, «di certo mio marito è morto povero» e aggiunge: «In punto di morte si pentì di aver eseguito quegli ordini superiori e al parroco della chiesa di Soltau chiese l´assoluzione per i suoi peccati».
Per quella fuga di trent´anni fa, il ministro della Difesa Vito Lattanzio si dimise. Oggi ha raccolto anche la sua testimonianza: «Fui l´agnello sacrificale: pagai per tutti». Quanto all´ordine dato ai carabinieri che piantonavano Kappler di allentare la sorveglianza, risponde: «Non sono mai riuscito a sapere con esattezza se fu Moro, Andreotti o Forlani a darlo. Ricordo solo che in quelle ore il governo fu preso dal panico e io pagai per placare l´ira popolare».
Semplicemente un paese che vuole avere un ruolo internazionale, deve anche dare politica internazionale, questo vuol dire poter intervenire per lo meno nei conflitti regionali.
Dato che la nostra capacità operativa è scarsina, ben venga la NATO che può supportarci nelle mansioni in cui siamo più indietro di altri.
(electronic warfare per esempio.)
Inoltre la NATO fu creata in funzione antisovietica, ed è un trattato multilaterale come un altro.
Vista la nostra capacità operativa, se non fossimo nella NATO probabilmente saremmo già stati invasi una dozzina di volte.
Comunque sono stupito dell'esiguità delle cifre lette.
200 milioni di euro!!!
Bastano a malapena per pagare i benefit dei nostri amati parlamentari...
Pelledorso..
pur considerando come Magnum la recente campagna libica una gran schifata sia sul piano politico che militare devo dirti che se qualche buon motivo di sollevare il caso lo avevi , hai certo sbagliato l'approccio.
non hai alcun titolo o diritto per denigrare e sfottere le forze armate.
pertanto , se non sei daccordo su alcune consolidate scelte di schieramento ( vedi Nato ) ma potrebbe essere Unione Europea ecc ecc.. se ne puo' discutere tranquillamente.
quello che non e' opportuno e usare il tema come pretesto per infangare il nostro esercito.
aggiungo.. che ne caso non te ne fossi accorto , non siamo circondati da confinanti tanto pacifici.
una guerra si e' conclusa nei balcani poco piu' di 10anni fa e son quelli che gli ITALIANI li trucidarono a migliaia nel 45. perfino a guerra finita.
quanto ai nostri cugini francesi non hanno esitato a prendersi con l'aviazione e la Legione parte degli affari che Berlusconi aveva portato a casa leccando il sedere al dittatore , bacio compreso.
e io credo che se non fossimo appena un poco militarmente cazzuti il nord ITALIA se lo sarebbero gia' spartito la Francia , la Germania e l'Austria.
ma se credi davvero che ci sono amici tutti son contento per te.
:wink_: