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Io per recarmi al lavoro spendo, solo di autostrada e gasolio, 340€ al mese, potessi lavorare da casa a parità di stipendio lo farei eccome!
In italia purtroppo (specie nelle piccole aziende) vige ancora la regola del:" l'occhio del padrone ingrassa il cavallo" si dovrebbe intendere diversamente il concetto di "produttività" cosa difficile da capire, volendo posso fare un C...zo in azienda per 8 ore e produrre il doppio da casa in metà tempo,l'idotto di cui si parla verrebbe solo ridimensionato e direi anche qualitativamente, non è che tutti dobbiamo correre di più perchè se no, gli altri non guadagnano...
pensate al beneficio dell'ambiente e alla vostra salute, anche mentale, a volte non è per nulla facile convivere col collega stronzo o il capo che controlla ogni tuo movimento
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Niklas
Temo che in Italia lo smart working sia sinonimo di telelavoro, col rischio di dover essere raggiungibili H7/24...
In questo senso, si rischia ciò che dici.
Se fosse davvero smart, sarebbe anche interessante, niente più 8 ore e vita privata organizzata meglio.
Certo, le relazioni sociali lavorative magari si riducono o cessano, ma se ne potrebbero avere di altre, nel caso di smart working correttamente inteso.
Una collega comunque mi faceva notare la sua difficoltà nel gestire la cosa avendo figli abbastanza piccoli da non capire che la mamma non fosse a casa per loro.
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concordo che questo periodo e' telelavoro, di smart non c'e' nulla, si rispettano gli stessi orari etc.
pero consentimi che avere dei colleghi simpatici aiuta, ma le relazioni sociali si cercano al di fuori dell'ambiente di lavoro.
chi ti stressa sono le aziende che vivono di mentalita vecchia e operano un micromanagement da pazzi
Citazione:
Originariamente Scritto da
thepen70
Io per recarmi al lavoro spendo, solo di autostrada e gasolio, 340€ al mese, potessi lavorare da casa a parità di stipendio lo farei eccome!
In italia purtroppo (specie nelle piccole aziende) vige ancora la regola del:" l'occhio del padrone ingrassa il cavallo" si dovrebbe intendere diversamente il concetto di "produttività" cosa difficile da capire, volendo posso fare un C...zo in azienda per 8 ore e produrre il doppio da casa in metà tempo,l'idotto di cui si parla verrebbe solo ridimensionato e direi anche qualitativamente, non è che tutti dobbiamo correre di più perchè se no, gli altri non guadagnano...
pensate al beneficio dell'ambiente e alla vostra salute, anche mentale, a volte non è per nulla facile convivere col collega stronzo o il capo che controlla ogni tuo movimento
e' un concetto astruso che in pochi a livello globale hanno afferrato
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rebel County
concordo che questo periodo e' telelavoro, di smart non c'e' nulla, si rispettano gli stessi orari etc.
pero consentimi che avere dei colleghi simpatici aiuta, ma le relazioni sociali si cercano al di fuori dell'ambiente di lavoro.
Esatto!!! C'è un mondo al di fuori del lavoro!!!
Certo è che se uno le relazioni personali le cerca solo a lavoro e quando esce si rintana in casa....
Citazione:
Originariamente Scritto da
Tommy71k
Prima gli concetravano lavoro durante la settimana perché entro venerdì dovevano per forza di cose finire tutto, adesso sapendo che il lavoro lo possono fare da casa non ci sono più i giorni liberi.
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OK, ma non deve funzionare così... a meno che non ci sia un giusto riconoscimento economico.
Non mi paghi gli straordinari, semplicemente ti fotti, io venerdì spengo tutto e ci sentiamo lunedì
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oltre ai discorsi personali, che tali sono, voglio sottolineare che il potenziale danno economico che lo smart working può e produce si ripercuote su tutto un indotto che è legato per forza di cose al lavoro impiegatizio, è ovvio che a molti che fanno decine/centinaia di km al giorno c'è un innegabile giovamento ma numericamente sono ancora (o per fortuna) una minoranza e a loro lo smart è auspicabile (anche se un collega di Ferrara non vede l'ora di tornare a lavorare in ufficio a Bologna).
Non ultimo il problema della perdita di diritti acquisiti in decenni che in un colpo di spugna stanno venendo cancellati.
Ripeto, secondo me le uniche che ci guadagnano sono le aziende ma dal punto di vista del dipendente la perdita è innegabile.
Il tutto si traduce in:....+ produttività - salario
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Apox
Esatto!!! C'è un mondo al di fuori del lavoro!!!
Certo è che se uno le relazioni personali le cerca solo a lavoro e quando esce si rintana in casa....
OK, ma non deve funzionare così... a meno che non ci sia un giusto riconoscimento economico.
Non mi paghi gli straordinari, semplicemente ti fotti, io venerdì spengo tutto e ci sentiamo lunedì
mi ricordo quando mia moglie completo l'iter di assunzione per Ebay e Shopify, visto che erano work from home,batterono sul fatto che uno abbia una vita al di fuori del lavoro, che integrazione sociale locale si avesse etc. quando salto' fuori che fornivano supporto psicologico su base mensile mia moglie li mando a quel paese entrambi, certo mo lavoriamo da casa ma temporaneamente bon in maniera definitiva
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Io sono stato un pioniere del telelavoro, ma ho continuato a mantenere intatte le relazioni personali sia con i colleghi, che, e soprattutto, con gli amici.
Dovevamo stare in telelavoro 3 giorni alla settimana, e molto semplicemente ci accordavamo per essere in ufficio tutti assieme, in modo da fare ballotta come abbiamo sempre fatto.
Per gli amici la situazione era ancora migliore, nel senso che potevano venirmi a trovare anche “durante il lavoro”, con le ovvie limitazioni derivanti dallo stesso, ma qualche momento di pausa lo si poteva (quasi) sempre trovare.
Eliminando i tempi viaggio, rimaneva più tempo sia per il lavoro che per le “esigenze personali”, quindi l’ho sempre considerato un aiuto al buon vivere, piuttosto che a una costrizione.
Forse ora i tempi sono cambiati, anche perché lo Smartworking è “imposto” dall’emergenza, ma il mio buon vecchio telelavoro per me è stata una manna.
:biggrin3:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Sting
oltre ai discorsi personali, che tali sono, voglio sottolineare che il potenziale danno economico che lo smart working può e produce si ripercuote su tutto un indotto che è legato per forza di cose al lavoro impiegatizio, è ovvio che a molti che fanno decine/centinaia di km al giorno c'è un innegabile giovamento ma numericamente sono ancora (o per fortuna) una minoranza e a loro lo smart è auspicabile (anche se un collega di Ferrara non vede l'ora di tornare a lavorare in ufficio a Bologna).
Non ultimo il problema della perdita di diritti acquisiti in decenni che in un colpo di spugna stanno venendo cancellati.
Ripeto, secondo me le uniche che ci guadagnano sono le aziende ma dal punto di vista del dipendente la perdita è innegabile.
Il tutto si traduce in:....+ produttività - salario
tipo?
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Straquoto Apox in tutto.
Quello di questo periodo non è smart working, o almeno non è così che dovrebbe essere, tutti a casa con i figli e senza poter fare altro.
Tra l'altro in una situazione così i "padroni", non potendo uscire, pensano alla propria azienda 24/7 e stressano i collaboratori.
Io comunque strafirmerei ovunque per lavorare così per il resto della vita. Meno spese, meno stress, meno tempo buttato negli spostamenti.
I colleghi se proprio voglio li vedo nel tempo libero.
Le città ne guadagnerebbero enormemente, strangolate come sono da traffico e smog.
Anzi, secondo me queste forme di lavoro andrebbero incentivate fiscalmente.
Io a dire il vero, essendo consulente a partita IVA, potrei teoricamente lavorare sempre così, ma le aziende per cui lavoro purtroppo "ti devono vedere lì", come dice Apox l'occhio del padrone ingrassa il cavallo...
Aggiungo che investendo adeguatamente (con sgravi fiscali) si potrebbero rendere tanti processi anche industriali controllabili da remoto, estendendo le categorie "telelavorabili". Ho visto tante aziende con sistemi di controllo inutilmente primitivi.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
XFer
Straquoto Apox in tutto.
Quello di questo periodo non è smart working, o almeno non è così che dovrebbe essere, tutti a casa con i figli e senza poter fare altro.
Tra l'altro in una situazione così i "padroni", non potendo uscire, pensano alla propria azienda 24/7 e stressano i collaboratori.
Io comunque strafirmerei ovunque per lavorare così per il resto della vita. Meno spese, meno stress, meno tempo buttato negli spostamenti.
I colleghi se proprio voglio li vedo nel tempo libero.
Le città ne guadagnerebbero enormemente, strangolate come sono da traffico e smog.
Anzi, secondo me queste forme di lavoro andrebbero incentivate fiscalmente.
Io a dire il vero, essendo consulente a partita IVA, potrei teoricamente lavorare sempre così, ma le aziende per cui lavoro purtroppo "ti devono vedere lì", come dice Apox l'occhio del padrone ingrassa il cavallo...
Aggiungo che investendo adeguatamente (con sgravi fiscali) si potrebbero rendere tanti processi anche industriali controllabili da remoto, estendendo le categorie "telelavorabili". Ho visto tante aziende con sistemi di controllo inutilmente primitivi.
beh in effetti e' vero, per esempio il trasporto su rotaia puo essere automatizzato al 90%
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rebel County
concordo che questo periodo e' telelavoro, di smart non c'e' nulla, si rispettano gli stessi orari etc.
pero consentimi che avere dei colleghi simpatici aiuta, ma le relazioni sociali si cercano al di fuori dell'ambiente di lavoro.
chi ti stressa sono le aziende che vivono di mentalita vecchia e operano un micromanagement da pazzi
Ho considerato le relazioni lavorative perché c'è chi le cerca, personalmente sono d'accordo che non siano le uniche.
In questo periodo che ho lavorato / lavoro a distanza, dopo le 18 in settimana non rispondo a niente e nessuno e il week end non ci sono e basta.
Così il mio tempo lo gestisco come voglio, non spendo soldi in benzina e autostrada e mangio meglio (più sano) che non in azienda.
Credo che il vero nodo dello smart working sia collegato a come valutare i risultati.
Oggi se timbri 8 ore e scaldi la sedia, hai lavorato otto ore, perché eri presente.
Se non timbri, chi ti deve valutare come fa?
Troppo spesso chi sta sopra non sa cosa fanno i dipendenti o collaboratori, quindi non ha mezzi per capire se gli obiettivi sono raggiunti o meno, al di là delle ore lavorate.
Quindi si timbra e basta, anche da remoto.
Da qui lo smart working che diventa telelavoro, otto ore (minimo, per alcuni) davanti al pc!
Mentalità vecchia e, se vogliamo, ottusa; non tutti sono così, ma in Italia mi sembrano la maggioranza, anche con diverse sfumature, dal padrone che richiede il presenzialismo totale a quello che qualche libertà te la concede, ma sempre entro le otto ore "timbrate".
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