Lasciate perdere...
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Lasciate perdere...
Solite chiacchere da bar.....marquez ha fatto un ingresso regolare ha mantenuto la striscia bianca seguendo una traiettoria che gli avrebbe consentito di mantenerla anche se fosse stata più lunga di 100 mt....di certo stava facendo una gara non poteva fermarsi a dare la precedenza....lorenzo ha tirato la staccata perchè lo ha visto rientrare con qualche decimino di vantaggio ed è andato lungo come lui stesso ha asserito subito dopo la gara.....guardatevi attentamente il video: http://www.video.mediaset.it/video/s...s-marquez.html
Buffone.
secondo me il contatto lorenzo lo ha cercato
Io gli avrei anche amputato le due mani e le due gambe... :ph34r:
Lorenzo sta pisciando fuori dal boccale...
Concordo sul definirlo un buffone/piagnone/paraculo...
A me piacciono i musoni.
Stravedevo per il Pedrosa dei primi anni, anche quando vinceva sembrava che gli fosse morto il gatto.
Poi Lorenzo, con quell'espressione tutta presa che sembra soffra di stipsi da settimane.
Anche Stoner non era male, quando le cose non andavano per il verso giusto aveva un diavolo per capezzolo.
Mai sopportato Rossi, troppo simpatico, sempre la battuta pronta.
E Marquez... cazzo ridi? Il modo sta per finire e tu ridi..................................
Io trovo assurdo correre con gomme che non possono essere usate oltre la metà gara.
Arriveremo alla FormulaUno ... gomme, poi carburante ... MAMMAMIACHEPALLE!
Poi magari è colpa dell'asfalto ma ...
la spiegazione tecnica l'hanno data, sono così sensibili e con margini così minimi per dare prestazioni "assurde" che basta davvero un non niente a fare un macello del genere.
Citazione:
Bridgestone ha spiegato attraverso la sua tradizionale disamina post-gara motivi ed origini del problema incontrato, più complesso di quanto alcune spiegazioni un po’ semplicistiche abbiano fatto pensare. Il nuovo asfalto, migliorato moltissimo tanto nel grip quanto nella regolarità della superficie, ha mandato in crisi l’intera struttura dello pneumatico posteriore causando surriscaldamenti ingestibili dalle soluzioni portate in Australia. Non si è cioè trattato di un semplice problema di incompatibilità nell’interfaccia fra mescola dello pneumatico e quella dell’asfalto, ma di un vero e proprio cambiamento radicale nella superficie che ha dato origine a tutta una serie di problemi. Vediamoli meglio.
All’origine c’è ovviamente un maggior grip che, per sua stessa natura, ha causato un innalzamento della temperatura media della struttura dello pneumatico. Fino a questo punto forse il problema avrebbe potuto essere gestito dalla gomma, non fosse che la regolarizzazione della superficie ha portato con sé due conseguenze.
In assenza di buche (ma sarebbe più corretto parlare di avvallamenti o dossetti) la gomma resta attaccata all’asfalto e si può quindi accelerare molto prima: la prima conseguenza è stata dunque la possibilità per i piloti di adottare assetti più estremi, che consentivano loro di aprire il gas in netto anticipo e prolungare così la fase di accelerazione sulla spalla della gomma, a profilo deformato e con forti stress termici.
Ma non finisce qui: la seconda conseguenza è che l’assenza di perdite di aderenza – o meglio, di microsollevamenti della gomma rispetto all’asfalto – ha fatto venire meno un momento, per quanto minimo, in cui la gomma si raffreddava perdendo grip. Se vi sembra un’esagerazione pensate alla capacità di dispersione termica (ovvero di “tenere la temperatura” come si dice in gergo) delle Bridgestone impiegate in MotoGP, accusate in passato di raffreddarsi troppo rapidamente e di causare cadute come quella di Valentino Rossi al Mugello o di Jorge Lorenzo a Laguna Seca di qualche anno fa.
Scartata la possibilità di utilizzare altre mescole (la extradura provata nelle FP4 non offriva vantaggi rispetto alla dura, la più morbida è stata valutata positivamente dal solo Bautista e solo nelle prime sessioni) il problema si è ulteriormente aggravato la domenica mattina, perché gli assetti affinati nel corso delle quattro sessioni di prove hanno determinato un ulteriore aumento del passo che ha aumentato lo stress termico: da qui la riduzione a 19 giri dell’intera gara, dopo che i tecnici Bridgestone hanno identificato in dieci giri il massimo numero di tornate percorribili in sicurezza. Da qui si è arrivati alle decisioni che hanno dato origine alla gara che tutti abbiamo visto.
Pur comprendendo le ragioni di Bridgestone, che ha scelto correttamente la soluzione di maggior sicurezza per i piloti accettando di esporre in maniera macroscopica i problemi dei suoi pneumatici, qualche obiezione ci sentiamo di farla. Il comunicato ufficiale riporta una dichiarazione di Shinji Aoki (al comando del reparto sviluppo gomme Motorsport di Bridgestone) secondo cui “provando con i piloti ufficiali a Phillip Island il prossimo anno” il problema verrà risolto.
Quello che lascia perplessi è la spiegazione sul motivo per cui questo test – o per meglio dire un qualunque test – non sia stato effettuato nell’intervallo fra la gara del Mondiale SBK, che ha evidenziato lo stesso ordine di problemi, e la gara della MotoGP. “Phillip Island non viene usata per test IRTA o sessioni private dei test team, quindi stiamo trattando per trovare un modo di provare qui il prossimo anno con qualche pilota”. Nemmeno il circuito di Austin è stato usato per test collettivi ma nulla ha impedito alla Honda di organizzarvi una sessione di prove prima del Gran Premio. Dubitiamo che se Bridgestone l’avesse chiesto le Case si sarebbero tirate indietro dalla possibilità di effettuare qualche sessione di prove a Phillip Island. La domanda è molto semplice: perché non è stato fatto, stante l’avvisaglia lanciata dalla SBK?
moto.it
:dubbio::dubbio::dubbio::dubbio:Citazione:
Sembra che gli strepiti di Jorge Lorenzo resteranno lettera morta e nessun provvedimento sarà preso dalla Direzione Gara nei confronti di Marc Marquez. Nel corso della giornata giapponese Lorenzo aveva fatto sentire forte la propria voce sostenendo che, dopo aver rivisto le immagini del rientro in pista di Marquez a Phillip Island, era costretto a rivedere la propria posizione. Il maiorchino inizialmente si era assunto la responsabilità del contatto con Marquez poco fuori dalla corsia box, ammettendo un "lungo". Poi, col tempo e forse un po' di legittimo logorio da parte della Yamaha che ha intravisto la possibilità di rimettersi in gioco per il mondiale, ha cambiato opinione fino a chiedere a gran voce una sanzione per l'avversario.
L'obiettivo di Lorenzo e della Yamaha che lo sosteneva nella sua azione accusatoria era quello di far penalizzare Marquez con il punto di patente mancante per raggiungere quota 4 e trovarsi così costretto a partire dal fondo dalla griglia di Motegi nel giorno del suo secondo matchball. La trafila sembrerebbe però rivelarsi una perdita di tempo. La Direzione Gara non pare intenzionata a riaprire il caso, lasciando trapelare che se avesse avuto qualcosa da dire lo avrebbe fatto in Australia. Per la verità un pronunciamento, anche di assoluzione piena per entrambi, avrebbe evitato questo strascico, ma la sostanza non cambia.
I membri della Direzione gara, tra i quali Franco Uncini e Loris Capirossi, a quanto sembra ritengono che anche Lorenzo fosse responsabile di un concorso di colpa in relazione ad un fatto di gara che non è stato determinante per lui, nè nemmeno gravemente scorretto per parte di Marquez che dalla gara incriminata – per altri motivi – era già stato squalificato. Lorenzo, consapevole che il giudizio che invocava avrebbe penalizzato anche lui ma non abbastanza rispetto al danno che ne avrebbe avuto Marquez, ha provato a calare l’asso. Che invece stavolta è rimasto sul tavolo. Fino a prova contraria.
L'avevo letta ma ... onestamente secondo me, non ha più senso correre così.
Se ri stacca un tubicino del controllo elettronico, decolli (Pedrosa)
Se fai un giro più del "consentito" con il "pneumaticao meravigliao" rischi di curvare sui cerchi.
Se sbagli un rientro ai box perdi un mondiale, sia che tu abbia sbagliato a contare o sono satati ai Box a far male i conti.
Mi piace sempre meno ... :sick:
la criticità delle gomme è successo qui a phillip island.... ed è speriamo un evento unico... ;)
sul resto è "normale" quando la ricerca della prestazione è esasperata ed è il top di quello che può esserci, dove il minimo errore o sbavatura costa e caro.
Honda s'è gia segnata un clamoroso autogol rimettendo parzialmente in gioco Lorenzo.
Adesso però che la Yamaha veda di non esagerare....
nè nemmeno gravemente scorretto per parte di Marquez che dalla gara incriminata – per altri motivi – era già stato squalificato.
Non ho capito l'attenuante di essere già stato squalificato. Allora poteva, per assurdo, da squalificato far cadere e finire la stagione ai due diretti avversari senza conseguenze?
quella dello già squalificato mi pare sia stata messa come puntualizzazione e non c'entra nulla con il merito del contatto.
non doveva essere lì ed è responsabilità della direzione di gara stessa..... questo errore.
sul contatto la direzione gara è stata chiara quindi Lorenzo che fino ad ora si era stra lamentato dei contatti ect.... dovrebbe essere coerente e non farli, ma nelle ultime gare non si è di certo tirato indietro ;)