L'altro giorno, Google ha pubblicato dei report sulla mobilità delle persone nell'ultimo mese e mezzo.
Sono documenti molto stringati, ma comunque interessanti anche per la loro disaggregazione regionale:
https://www.google.com/covid19/mobility/
Se osserviamo i dati italiani, notando la loro consistenza in tutto il territorio, abbiamo che la mobilità personale ha subito queste variazioni :
Retail & Recreation: -94%
Grocery & Pharmacy: -85%
Parks: -90%
Transit Stations: -87%
Workplaces: -63%
Residential: +24%
Per quanto tempo ancora toccherà sorbirsi la narrazione mediatica sulle orde che ancora invadono le strade in barba alla legge?
L'emergenza è come il pesce, "dopo tre giorni puzza".
Non ci sono più scuse, dopo un mese e mezzo di "emergenza", per procrastinare ogni azione mirata univocamente al distanziamento sociale ed all'isolamento dei malati.
Impedire con ferocia gli spostamenti di singole persone, permettendo in contemporanea assembramenti prolungati ai supermercati, oppure lasciando potenziali e confermati contagiati chiusi in casa con la famiglia, è sempre più inaccettabile.