Direi che non e di berlusca, e che non è assolutamente campata per aria. Se poi mi spieghi a quanto al mese corrisponde la soglia degli interessati al ragionamento, secondo te.....................
Vrancate?!?
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Direi che non e di berlusca, e che non è assolutamente campata per aria. Se poi mi spieghi a quanto al mese corrisponde la soglia degli interessati al ragionamento, secondo te.....................
Vrancate?!?
1)Berlusconi: "Chiudere la bocca a chi continua a parlare di crisi" - economia - Repubblica.it
2)Italia, i dati Ocse, con la crisi crescono le disuguaglianze
3)domanda difficile...uhm...ci penso un pò poi ti rispondo :oook:
come spesso succede, mi sono spiegato male: non ho detto che berlusconi non abbia sostenuto qualcosa di simile, ma la paternita' della questione certamente non e' sua, ma e' cosa risaputa da qualsiasi economista, tanto e' vero che sempre di piu' discutono di economia, gli economisti, appunto, gli esperti di finanza, i sociologi e gli psicologi.........del resto l'economia reale si basa sulla volonta' di rischiare il capitale in un'impresa, volonta' che dipende da ragionamenti razionali, ma non solo (anzi, spesso pochissimo)
sull'aumento delle disuguaglianze, ci sono tesi contrastanti, molte delle quali vedono, in definitiva, l'italia come uno dei paesi in cui le disuguaglianze sono inferiori rispetto alla media. bisogna considerare aspetti come la proprieta' della casa, che nel belpaese e' diffusissima, la quota dei pensionati e la rivalutazione delle pensioni rispetto al reddito da lavoro dipendente, ecc. ecc.
e' vero che in italia la quota delle famiglie "a rischio di poverta'" e' in aumento (secondo dati e stime che comunque vorrei vedere con attenzione), ma da qui a farci passare per un paese di poveri.................
non voglio fare quello che "tutto va bene , madama la marchesa"......., tutt'altro
noto come crescano molto piu' di noi alcuni paesi per i quali tu e molti altri qui avete cantato il requiem a causa delle omicide politiche europee ecc. ecc.
o ricordo male ?
I soldi sono sempre più concentrati nelle mani di poche persone le quali non credono più che il lavoro e la produzione sia la via per gestire bene i propri risparmi...non di rado invece di investire nella realizzazione di beni o servizi se tutto va bene queste persone investono in finanza e capitali....oppure prendono i soldi e li portano al sicuro nei paradisi fiscali di mezzo mondo....
Nel frattempo vedo tanti giovani che dopo aver preso una signora laurea non sanno dove sbattere la testa...vedo tanti di questi giovani senza lavoro che vengono mantenuti dalla pensione dei nonni...a volte famiglie intere cadute in disgrazia per la perdita del lavoro vengono mantenute dalla pensione dei nonni...vedo gente che deve svolgere un lavoro "normale" ma pagato con i voucher...vedo tante cose che con il fattore psicologico hanno poco a che fare...
uhmm...:cipenso: ....eppure per chi vuole fare impresa (quella vera) era un bel pezzo che non si avevano a disposizione tante novità come negli ultimi tempi...
assunzioni con feroci sgravi contributivi
licenziamenti e demansionamenti come se piovesse
super ammortamento del 140% sui beni strumentali
prezzi dell'energia ai minimi storici (almeno da 10 anni a questa parte)
per chi guarda fuori casa leggera ripresa dei paesi euro (Italia ultima come al solito)
ecc ecc
detto questo per quale motivo non approfittare?...te lo dico io il perchè non approfittano...perchè il tessuto produttivo Italiano è composto da PMI...piccole industrie...dove il più delle volte il proprietario è anche amministratore...una buona fetta di questa gente ha fatto i soldini quando il lavoro te lo tiravano dietro...poi il mercato è radicalmente cambiato (come avrebbe potuto durare in quel modo??!!) e molti di quelli che in passato hanno avuto il solo merito di essersi trovati al posto giusto e al momento giusto (sempre con la leggina giusta che sistemava tutti i conti) ora che hanno bisogno di una nuova idea per reinventare il proprio business non sanno cosa fare...e soprattutto non vogliono rischiare nemmeno un centesimo dei soldini accumulati in tempi di vacche grasse...
il problema è (e rimane) che questo paese ha bisogno di imprenditori seri con idee serie...fortunatamente ce ne sono e grazie al cielo ubi maior minor cessat...ma sono pochi rispetto a tutta quella massa che sta li a mungere lo stato con gli ammortizzatori sociali sperando in sporadiche fiammatine di settori ormai economicamente "obsoleti"...
per sintetizzare...se come imprenditore hai l'intuizione giusta sul fattore psicologico ci fai tanta plin plin...
Chi puó va fuori dall'italia a fare impresa trasferendosi o aprendo direttamente li.... fare impresa qui in italia si devono fare i conti con gli oneri e tasse assurde che lo stato ci richiede che uniti alla burocrazia per me portano il fattore psicologico ai margini delle componenti importanti... numeri alla mano l'impresa in italia é un'attività sconsigliata.
la risposta a questa tua e' lunga e complessa
metti insieme sgravi fiscali e storielle sull'imprenditoria alle quali mi aspetto che qualcuno qui dentro che rischia e ha rischiato di suo, alzandosi presto e andando a letto tardi, dimenticando sabati e domeniche in uno scenario in cui oggi hai uno sgravio , che domani ti viene tolto ecc. ecc., ti risponda
per quanto riguarda la grossa imprenditoria, in questo paese si e' preferito tenerla in vita fino all'ultimo, a spese del contribuente, garantendo quanto e fin dove possibile, invece di permetterle di rinnovarsi, anche licenziando, come adesso sarebbe permesso fare
ma ci stiamo perdendo in discorsi , come ho detto , complessi e sui quali non c'e' nemmeno consenso a livello accademico
quello che non capisco e' se incolpi gli imprenditori di mungere lo stato con gli ammortizzatori..........direi che per molte realta' loro chiuderebbero anche, e che quelli che mungono , se proprio vogliamo ben vedere, sono i beneficiari degli ammortizzatori, ma ancora, non voglio passare per cinico , comprendendo le difficolta' di quelle famiglie, e nemmeno andare troppo lontano coi discorsi
dovremmo intenderci su quale e' il significato di fattore psicologico........l'incertezza data dalle sovrastrutture buroocratiche gioca un ruolo anche in quello, per esempio
La base è l'idea imprenditoriale...senza una buona idea c'è poco da fare...e di questi tempi deve essere talmente buona da scavalcare le difficoltà di tipo burocratico e fiscale che sono imposte da questo paese...conosco molti imprenditori che riescono e con successo a fare inpresa sia qua che all'estero internazionalizzando veramente e non delocalizzando...ne conosco molti altri che invece fanno il rovescio...se il fattore psicologico fosse un forte freno anche le imprese di successo frenerebbero...invece fanno l'esatto opposto