y:mad:y
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Ammetto di non aver letto tutte e 23 le pagine, ma questo è un argomento che mi tocca da vicino e quindi la mia voce vorrei farla sentire anche io.
La decisione d'aver figli è un sacrosanto diritto, che purtroppo qui in Italia viene visto come un impedimento a tante cose.
Non penserei minimamente a "puntare il dito" verso una madre che rimane a casa perchè un figlio sta male e perchè magari non ha aiuti esterni.
Io mi trovo esattamente in quella situazione: sia io che mio marito lavoriamo full time, i miei genitori abitano a 50 Km da casa nostra, qui nelle vicinanze non abbiamo che mio suocero, che tutt'ora lavora.
Per anni portavo all'asilo mia figlia facendomi il segno della croce che dall'asilo non chiamassero per dirmi che era ammalata.
E posso ritenermi fortunatissima d'avere una mamma che si rende anche disponibile a trasfersi a casa mia in casi di malattia della bambina.
Ovvio che non si deve approfittare, ma le malattie dei bambini son cose che capitano e non augurerei mai a nessuno di dover portare all'asilo il figlio con la febbre, perchè altrimenti non sapresti dove metterlo...un figlio che magari t'implora di rimanere a casa perchè sta male e tu, noncurante te ne freghi perchè il lavoro t'aspetta o, se non ci vai,rischi di beccarti l'incarnata e/o il muso lungo del collega.
Parimenti capisco e mi spiace che siano sempre le non mamme a doverne far le spese in ufficio.
Ragion per cui credo fermamente che sia il sistema totalmente sbagliato: se si potesse offrire alle mamme la possibilità di un asilo o scuola che tiene anche i bimbi malati o, meglio ancora, il telelavoro in situazioni d'emergenza, le cose serebbero ben diverse.
E forse ecco che la maternità o l'essere madri non sarebbe più una discriminante come lo è purtroppo ora
tempo fa a report fecero un servizio sugli italiani che vanno all'estero, c'erano dei ragazzi trasferiti in spagna (non la grande germania o la superamerica) per cercare d'affermarsi o comunque di concludere qualcosa ognuno nel proprio campo, bè la cosa più incredibile, oltre al fatto che chivoleva fare l'editore fa l'editore, chi il fotografo, alcuni meno speciali come lavori ma dinitosi, l'incredibile era che dopo un anno o poco più che avevano trovato lavoro,casa in affitto a prezzi onesti, pensavano a fare figli, comprare una casa, fare una famiglia...senza lasciare sogni e lavoro...
alcuni anche di 25, 30 anni...neo laureati o poco più.
cose da noi, purtroppo, utopistiche.