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Questi fanno melina fino a luglio quando scatterà la prima tranche di rimborsi elettorali.
Poi una bella lite su principi imprescindibili, e a settembre si torna a votare.
il PDL è dato al 35%, il M5S al 26,5, il PD al 23%.
Poi Alfano presidente del consiglio, Napolitano viene dimesso e Berlusconi Presidente.
Unica speranza è che ci colpisca un asteroide.
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la casa, prima di un investimento, è pur sempre una casa.
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Warsteiner
la casa, prima di un investimento, è pur sempre una casa.
e in molti paesi e' tassata.......................
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flag
e in molti paesi e' tassata.......................
"cazzi loro", se mi è permesso permettermi :biggrin3:
allo stato ed amministrazioni varie la costruzione di una casa rende bene tra IVA, rogiti, roiti e coiti vari.. più balzelli annui per canone RAI e telecomunicazioni, energia, manutenzione, acqua blablabla..
inoltre l'IMU si paga pure sugli immobili produttivi, oltre che su quelli abitativi, ed è parimenti una vergogna anche in tal caso
siamo uomini ed la tutela del nostro esserlo, necessità connesse comprese, dovrebbe essere il primo compito dello stato
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flag
ma siamo sicuri che questa sia la soluzione???????
io non ne sono cosi' convinto.
la nostra famiglia sta morendo per pagare gli interessi sul debito.
la soluzione che stiamo trovando e' quella di permetterle di fare piu' debito (e quindi di pagare piu' interessi).
io direi che una revisione su quanto e come si spende sia necessaria.
inoltre non sono convinto che l'imu vada abolita, e nemmeno che vada abolita per la prima casa.
la casa rappresenta da sempre un investimento, per gli italiani, ritenuto privo di rischi.
chi rischia investendo su attivita' produttive, secondo me, va favorito rispetto a chi investe sul sicuro.
posso capire una riduzione / esenzione per i redditi piu' bassi, anche se, chi ha 20 appartamenti, magari acquistati in maniera poco cristallina, ne ha qualcuno intestato alla nonna o alla zia, che risultano pocotenenti.............
mi risulta che la proprieta' immobiliare sia tassata ovunque, in europa.
non ho detto che io farei così! ho detto quel che secondo me sperano che accada!
per il resto son d'accordo con te! la spesa va rivista e riqualificata.....la tassazione sugli immobili va bene......anzi andrebbe spostata maggiormente dal lavoro agli immobili e alle rendite qualunque esse siano!detassare lavoro e investimenti e tassare rendite di qualuqnue forma!
peraltro stan facendo un lotta di quartiere su una tassa, l'imu sulla prima casa, quando invece sarebbe molto meglio differire la tares....che altro che imu sulla prima casa....sarà una bella botta nei denti per le famiglie e le aziende!
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Warsteiner
la casa, prima di un investimento, è pur sempre una casa.
In particolare la prima casa. :oook:
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Io non mi concrentrerei troppo sull'IMU. E' vero che è una imposta che di cui ne andrebbe rivista l'applicazione, ricalcolata, rimodulata e resa meno esosa (per alcuni), ma ho come la sensazione che sia una sorta di osso lanciato ai cani per distrarli da un altro e ben più succulento piatto. Prova ne è che in questi 3 giorni è messa in grassetto in prima pagina, quando le vessazioni a carico delle famiglie e di alcune tipologie di imprese sono di gran lunga maggiori. E prova ne è che il PdL (e a seguire anche il PD) ne ha fatto un punto d'onore per la propria strategia futura.
In ogni caso se è un toccasana (in molti casi magro) per il bilancio delle famiglie non è un provvedimento che può creare un volano per l'avvio di altre e ben più interessanti opportunità.
Ci vuole poco a ridurre il peso dell'IMU e allargare le altre imposte
Io credo che si debba lavorare soprattutto per forme di deduzioni e detrazioni a carico di famiglie e imprese. In altri paesi per creare le condizioni che un vantaggio fiscale ne induca altri (anche per lo stato) è su questa strategia che si interviene. E, badate bene, non sono soldi a perdere ma misure fiscali che, conti alla mano, avvantaggiano in ultimo anche e soprattutto lo stato.
Un esempio tra i tantissimi possibil: il sistema francese sui voucher per l'acquisto di servizi (i cosiddetti CESU). In italia sono state fatte varie sperimentazioni, con risultati più che buoni, a cui non si è dato un seguito "universale" per pura miopia politica. Vantaggi immediati: credito di imposta per chi li acquista, emersione lavoro nero, aumento degli introiti fiscali per lo stato, incremento occupazionale e aumento delle offerte di lavoro. Non mi pare poco.
nel campo delle imprese le misure sarebbero, paradossalmente, più facilmente individuabili ma si preferisce spremere la minna della vacca fino a farla morire.
Misure ben più importanti, ma soprattutto sinergiche per una politica fiscale più intelligente e meno invasiva, se ne possono trovare tante (e tutte queste hanno come comune denominatore il bilancio dello stato che ne riserte soltanto in positivo), ma le scelte e le "culture" politiche sono quel che sono. Piuttosto scadenti.
Altro che IMU.
p.s. dire che l'italia non è pronta, che in italia siamo furbi e anche un pò mariuli non è una giustificazione. In italia queste simulazioni e sperimentazioni ci sono state e ci sono (e nei ministeri preposti conoscono molto bene i risultati ottenuti), non gli si vuole dare seguito per altre e più miserabili ragioni.
p.s.p.s. chi si occupa di servizi socio assistenziali, per le famiglie, per i bambini, i disabili e gli anziani probabilmente sa di cosa parlo e conosce probabilmente bene la metodica. ma il sistema si applica ad una tipologia ben più ampia di servizi. Insomma il reddito della famiglia (monoparentale, pluri, etero, omo, varia ed eventuale) al centro del problema.
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Se la prima casa è un'investimento siamo aposto, io la chiamerei necessità o bisogno primario, provate a costruirvela o comprarvela che poi vi passa la voglia di avere un tetto sopra la testa come investimento, e per la seconda casa al massimo ERA un'investimento...
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flag
e in molti paesi e' tassata.......................
Certamente, facciamo la somma delle tasse però e vedrai che a noi non ci batte nessuno, campioni del mondo!!!
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in ogni caso già vedo che sull'IMU sono tutti d'accordo per essere in disaccordo :D pensa sulle cose veramente importanti cosa succederà.
già vero ....... si chiama dialettica e dibattito tra alleati :D:D anzi, tra gli unici alleati possibili oltre il quale c'è il nulla (cfr. Enrico Letta)
ROMA - Promessa ieri nel discorso programmatico dal premier Enrico Letta, l'abolizione dell'Imu potrebbe trasformarsi in un boomerang. E già adesso comincia a creare le prime grane al nuovo esecutivo. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini di buon mattino precisa: "Quella annunciata ieri dal premier è solo una proroga della rata di giugno". Insorge il Pdl, con il senatore Altero Matteoli che chiede al governo di chiarire in sede di replica al Senato prima del voto di fiducia. E interviene il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio: "La rata di giugno verrà sospesa in attesa di un nuovo regime che possa aiutare le famiglie meno abbienti".
Ma evidentemente a Silvio Berlusconi non basta. "Se non c'è la cancellazione dell'Imu, non ci stiamo". E, arrivando in Senato, dice ai giornalisti di essere "fiducioso," sia sull'abrogazione per il futuro che sulla restituzione dell'Imu: "Non sosterremmo un governo che non attua queste misure né lo sosterremmo dall'esterno. Abbiamo preso un impegno con gli elettori e vogliamo mantenerlo". Poi si autoelogia e si fa avanti: "Sono sempre più bravo in tutto" quindi "mi vedo bene alla presidenza della Convenzione per le Riforme".
A fare da cassa di risonanza alla battaglia sull'odiosa imposta il coro dei fedelissimi del Cavaliere: da Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl, alla senatrice Anna Maria Bernini, tutti sono concordi nel ritenere l'eliminazione della tassa una condizione "imprescindibile", su cui "non si può tornare indietro". A fugare ogni dubbio residuo ci pensa il ministro dell'Interno Angelino Alfano: "Sull'Imu non c'è mai stato alcun dubbio da chiarire. C'è un fatto oggettivo: a giugno i cittadini non pagheranno". E a chi gli domanda se non tema che l'importo dovuto a dicembre possa raddoppiare, Alfano ha replicato secco: "No, affatto". Per poi precisare meglio più tardi su Twitter: "L'Imu sulla prima casa non si pagherà a giugno né più avanti".
E dall'Ue arriva un monito neanche troppo sottinteso, il cui senso è "attenti a quello che fate". Un portavoce della Commissione Ue, a chi gli chiedeva se Bruxelles accetterebbe l'abolizione della tassa sulla casa, ha risposto: "Gli obiettivi di bilancio per l'Italia non cambiano e il nuovo governo dovrà dire come intende rispettarli senza nuovo indebitamento".
Neanche ai sindacati Cgil, Cisl e Uil va bene l'idea che si abolisca tout court l'Imu sulla prima casa: "Così vengono sottratte risorse a politiche più necessarie - sostiene Susanna Camusso, segretario Cgil - Bisogna scegliere e dire che si difendono le persone con una sola casa, non chi ha 20 ville e 37 appartamenti, e con valore basso".
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tbb800
Io non mi concrentrerei troppo sull'IMU. E' vero che è una imposta che di cui ne andrebbe rivista l'applicazione, ricalcolata, rimodulata e resa meno esosa (per alcuni), ma ho come la sensazione che sia una sorta di osso lanciato ai cani per distrarli da un altro e ben più succulento piatto. Prova ne è che in questi 3 giorni è messa in grassetto in prima pagina, quando le vessazioni a carico delle famiglie e di alcune tipologie di imprese sono di gran lunga maggiori. E prova ne è che il PdL (e a seguire anche il PD) ne ha fatto un punto d'onore per la propria strategia futura.
In ogni caso se è un toccasana (in molti casi magro) per il bilancio delle famiglie non è un provvedimento che può creare un volano per l'avvio di altre e ben più interessanti opportunità.
Ci vuole poco a ridurre il peso dell'IMU e allargare le altre imposte
più che giusto, tuttavia non per questo non occorre discuterne, dato che mediamente da sola arriva ad incidere in modo marcato nei bilanci familiari/aziendali.
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tbb800
Io credo che si debba lavorare soprattutto per forme di deduzioni e detrazioni a carico di famiglie e imprese. In altri paesi per creare le condizioni che un vantaggio fiscale ne induca altri (anche per lo stato) è su questa strategia che si interviene. E, badate bene, non sono soldi a perdere ma misure fiscali che, conti alla mano, avvantaggiano in ultimo anche e soprattutto lo stato.
Un esempio tra i tantissimi possibil: il sistema francese sui voucher per l'acquisto di servizi (i cosiddetti CESU). In italia sono state fatte varie sperimentazioni, con risultati più che buoni, a cui non si è dato un seguito "universale" per pura miopia politica. Vantaggi immediati: credito di imposta per chi li acquista, emersione lavoro nero, aumento degli introiti fiscali per lo stato, incremento occupazionale e aumento delle offerte di lavoro. Non mi pare poco.
nel campo delle imprese le misure sarebbero, paradossalmente, più facilmente individuabili ma si preferisce spremere la minna della vacca fino a farla morire.
Misure ben più importanti, ma soprattutto sinergiche per una politica fiscale più intelligente e meno invasiva, se ne possono trovare tante (e tutte queste hanno come comune denominatore il bilancio dello stato che ne riserte soltanto in positivo), ma le scelte e le "culture" politiche sono quel che sono. Piuttosto scadenti.
Altro che IMU.
molto condivisibile, soprattutto in merito ai risultati ottenuti dove questa logica è stata implementata.
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tbb800
p.s. dire che l'italia non è pronta, che in italia siamo furbi e anche un pò mariuli non è una giustificazione. In italia queste simulazioni e sperimentazioni ci sono state e ci sono (e nei ministeri preposti conoscono molto bene i risultati ottenuti), non gli si vuole dare seguito per altre e più miserabili ragioni.
doverosa scappellata