http://www.forumtriumphchepassione.c...d=254492&stc=1
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qualcuno ha notizie di travaglio?
l'ho visto male male male ieri dalla Gruber, era vicino ad un ictus
Mandagli una mail...
https://www.ilfattoquotidiano.it/con...quotidiano-it/
https://www.bloomberg.com/news/artic...2013-oecd-says
auguri a tutti gli italiani
Se sparate a zero contro Travaglio vuol dire che siete alla frutta... :D uno dei giornalisti più informati e seri di questo paese, se non il migliore... ma d'altronde da un informatico che si esprime a onomatopee e l'altro romano stelvio-munito non mi sarei aspettato risposte tanto diverse :)
E per fortuna che ti divertivi e non andavi sul personale :) La miglior perculatio te la fai da solo :D
Vedo con piacere che continui con l'autocritica. bravo :oook: :)
Cita cita :) Anzi, citi lei :D
Questa ":)" è una faccina sorridente non piangente
Bene, sul finale ti sei ripreso e sei tornato sull'autocritica, bene così :)
Come dici te, ci si diverte eh? O almeno io mi diverto :) Quando mi sarò stufato e non mi dverterò più ti ignorerò, tranquillo, ma, forse, sei il più troll dei troll che sono passati da queste parti, e quindi approfittiamo dell'occasione :w00t:
il tuo sorrisetto tradisce nervosismo, le emoticons vanno in dissonanza con quanto scrivi, per me possiamo andare avanti quanto vuoi ;)
a me gli scemi del quartiere sembrate voi due che cacate il cazzo a un povero cristo che ha solo riportato dei dati da un articolo, evidentemente non vi rendete conto del vostro atteggiamento, altrimenti non si spiega :)
Bona, please.
Al terzo avvertimento scatta una epurazione di post..
:incaz:
seguite il consiglio di sabba, che vi conviene ;)
https://media.giphy.com/media/136JBApumRm4RW/giphy.gif
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...verna/5020261/
pane al pane vino al vino ;)
Il sorrisetto di Travaglio evidentemente tradisce nervosismo :)
Pauuuuuuuraaaaaa :w00t:
Comunque scherzi a parte, quello che ha detto Travaglio (almeno da quanto riportato dall'articolo del fatto che hai linkato), guarda caso, nonostante sia il giornalista più informato che c'è secondo alcuni, non sembra corrispondere al vero :dubbio:
https://www.ilsole24ore.com/art/noti...?uuid=ABBKfxTB
troppe ripetizioni, solitamente quando uno ripete a mo di mantra una frase non e per niente calmo, e per proiezione sposta il proprio sentimento su travaglio... massimo franco in questo breve video dimostra un attacco di sgarbite acuta, con sorrisetto plastico annesso e scambio di occhiatine in cerca di aiuto dalla gruber..
sicuri che dobbiamo misurarla a travaglio la pressione? ma poi andarsela a cercare contro travaglio che è una persona iper informata e non un lacchè da due soldi e masochismo allo stato puro, misura misura :D (sorrisetto non plastico, ma sghignazzante e sguaiato)
è solo allievo di montanelli e biagi... il miglior giornalista italiano che tratta di mafia e corruzione... eterno nemico di previti e berlusconi, quindi oltre a essere iper informato ha anche due big cojones... compra secchiello e racchetta e dedicati al giardino zen, respiri lunghi ;)
rocedimenti con condanna penale definitivaModifica
- Nel gennaio 2010 la Corte d'Appello penale di Roma lo ha condannato a 1000 euro di multa per il reato di diffamazione aggravato dall'uso del mezzo della stampa, ai danni di Cesare Previti.[73] Il reato, secondo il giudice monocratico, era stato commesso mediante l'articolo Patto scellerato tra mafia e Forza Italia pubblicato sull'Espresso il 3 ottobre 2002.[74] La sentenza d'appello riforma la condanna dell'ottobre 2008 in primo grado inflitta al giornalista ad 8 mesi di reclusione e 100 euro di multa.[75] In sede civile, a causa del predetto reato, Travaglio era stato condannato in primo grado, in solido con l'allora direttore della rivista Daniela Hamaui, al pagamento di 20 000 euro a titolo di risarcimento del danno in favore della vittima del reato, Cesare Previti.[76] Il 23 febbraio 2011 la condanna per diffamazione confermata in appello per il processo Previti sarebbe caduta in prescrizione[77]. Diverrà successivamente definitiva quando la Corte di Cassazionedichiarerà inammissibile il ricorso presentato da Travaglio[78]. Travaglio, sostenendo che fosse stata lesa la sua libertà di parola, ha presentato ricorso davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. La Corte nel 2017 dichiarò che l'articolo di Travaglio Patto scellerato tra mafia e Forza Italia era effettivamente diffamatorio, poiché l'intercettazione riportata "era essenzialmente fuorviante e confutata dal resto della dichiarazione non inclusa dal ricorrente nell'articolo".[79]
Procedimenti in corsoModifica
- Il 20 luglio 2018 il Tribunale di Roma condanna Travaglio in primo grado per diffamazione nei confronti della giornalista del Tg1 Grazia Graziadei relativamente ad un editoriale del 4 luglio 2010 su Il Fatto Quotidiano concernente il tema delle intercettazioni. La sesta sezione del Tribunale di Roma ha inoltre condannato Travaglio al pagamento di 30 mila euro a titolo di risarcimento del danno subito dalla giornalista costituitasi parte civile.[80]
Sentenze di condanna in sede civileModifica
- Nel 2000 è stato condannato in sede civile,[81][82] dopo essere stato citato in giudizio da Cesare Previti a causa di un articolo in cui Travaglio aveva definito Previti «futur[o] client[e] di procure e tribunali» su L'Indipendente, Previti era effettivamente indagato ma a causa dell'impossibilità da parte dell'avvocato del giornale di presentare le prove in difesa di Travaglio in quanto il legale non era retribuito, il giornalista fu obbligato al risarcimento del danno quantificato in 79 milioni di lire.[83][84]
- Il 4 giugno 2004 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile a un totale di 85 000 euro (più 31 000 euro di spese processuali) per un errore contenuto nel libro La Repubblica delle banane scritto assieme a Peter Gomez e pubblicato nel 2001; in esso, a pagina 537, si attribuiva erroneamente all'allora neo-parlamentare di Forza Italia, Giuseppe Fallica, una condanna per false fatture che aveva invece colpito un omonimo funzionario di Publitalia. L'errore era poi stato trasposto anche su L'Espresso, il Venerdì di Repubblica e La Rinascita della Sinistra, per cui la condanna in solido, oltreché alla Editori Riuniti, è stata estesa anche al gruppo Editoriale L'Espresso. Nel 2009, dopo il ricorso in appello, la pena è stata ridotta a 15 000 euro.[85]
- Il 5 aprile 2005 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme all'allora direttore dell'Unità, Furio Colombo, al pagamento di 12 000 euro più 4000 di spese processuali a Fedele Confalonieri (Mediaset) dopo averne associato il nome ad alcune indagini per ricettazione e riciclaggio, reati per i quali, invece, non era risultato inquisito.[86]
- Il 20 febbraio 2008 il Tribunale di Torino in sede civile lo ha condannato a risarcire Fedele Confalonieri e Mediaset con 26 000 euro, a causa di una critica ritenuta «eccessiva» nell'articolo Piazzale Loreto? Magari[87] pubblicato nella rubrica Uliwood Party su l'Unità il 16 luglio 2006.[88]
- Nel giugno 2008 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme al direttore dell'Unità, Antonio Padellaro, e a Nuova Iniziativa Editoriale, al pagamento di 12 000 euro e al pagamento di 6000 euro di spese processuali per un articolo sulla giornalista del TG1 Susanna Petruni. L'articolo descriveva la giornalista come personaggio servile verso il potere e parziale nei suoi resoconti politici. «La pubblicazione - si legge nella sentenza - difetta del requisito della continenza espressiva e pertanto ha contenuto diffamatorio».[86]
- Il 21 ottobre 2009 è stato condannato in Cassazione (Terza sezione civile, sentenza 22190) al risarcimento di 5000 euro nei confronti del giudice Filippo Verde che era stato definito «più volte inquisito e condannato» nel libro Il manuale del perfetto inquisito, affermazioni giudicate diffamatorie dalla Corte in quanto riferite «in maniera incompleta e sostanzialmente alterata» visto il «mancato riferimento alla sentenza di prescrizione o, comunque, la mancata puntualizzazione del carattere non definitivo della sentenza di condanna, suscitando nel lettore l'idea che la condanna fosse definitiva (se non addirittura l'idea di una pluralità di condanne)».[89]
- Il 18 giugno 2010 è stato condannato[90] dal Tribunale di Torino – VII sezione civile – a risarcire 16 000 euro al Presidente del Senato Renato Schifani (che aveva chiesto un risarcimento di 1 750 000 euro) per diffamazione avendo evocato la metafora del lombrico e della muffa a Che tempo che fa il 10 maggio 2008. Il Tribunale ha invece ritenuto che le richieste di chiarimenti, da parte di Travaglio, circa i rapporti di Schifani con esponenti della mafia siciliana rientrino nel diritto di cronaca, nel diritto di critica e nel diritto di satira.[91]
- L'11 ottobre 2010 Travaglio è stato condannato in sede civile per diffamazione dal Tribunale di Marsala, per aver dato del "figlioccio di un boss" all'assessore regionale siciliano David Costa, arrestato con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e poi assolto in appello. Travaglio è stato condannato a pagare 15 000 euro.[92]
- Il 15 febbraio 2017 il giornale Il Fatto Quotidiano, diretto da Marco Travaglio, è stato condannato in primo grado dal tribunale civile di Roma per diffamazione nei confronti di Giuliano Amato. La sentenza afferma che negli articoli del Fatto, a firma di Marco Travaglio: "non può non riconoscersi la sussistenza del reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa, sussistendone gli elementi oggettivo e soggettivo, che, come noto, il giudice civile può accertare in via incidentale".[93]
- Il 23 gennaio 2018 è stato condannato per diffamazione dal Tribunale di Roma in merito ad un editoriale su Il Fatto Quotidiano contro tre magistrati siciliani, riguardo alla latitanza di Bernardo Provenzano; la provvisionale disposta ammonta a 150 000 euro.[94]
- Travaglio è stato citato in giudizio per diffamazione nei confronti di Tiziano Renzi (il padre di Matteo Renzi), per due editoriali su Il Fatto Quotidiano riguardanti un processo penale per bancarotta che ha visto lo stesso imputato assolto con formula piena.[95] Il 22 ottobre 2018, il tribunale civile di Firenze lo ha condannato (in solido con la giornalista Gaia Scacciavillani e con la Società Editoriale Il Fatto) al pagamento di una somma di 95 000 euro a titolo di risarcimento per diffamazione [96].
- Il 16 novembre 2018, in un procedimento (relativo alle parole pronunciate nel corso di un’ospitata nella trasmissione "Otto e mezzo), Travaglio è stato condannato dal Tribunale di Firenze al pagamento di 50 000 euro per diffamazione nei confronti di Tiziano Renzi. [97]Con riguardo a questa seconda condanna, Travaglio dichiara nel suo editoriale su Il Fatto Quotidiano del 17 Novembre 2018 di non avere avuto notizia alcuna del processo in corso contro di lui. [98]
Da Wikipedia
Non male per una persona iper informata e miglior giornalista italiano :sick:
esticazzi, devo citare davvero i procedimenti giudiziari a carico di previti, dell'utri o berlusconi? una querela x diffamazione da previti x travaglio e un trofeo da esporre in bacheca. dimostrate solamente di non avere onestà intellettuale se difendete uno come previti.
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Che facciamo la ributtiamo per l’ennesima volta “sugli altri”?
Se Previti e Berlusconi hanno procedimenti giudiziari a carico ne hanno risposto e ne risponderanno (come è giusto che sia, sia chiaro, lungi da me difenderli).
Ma questo non sminuisce i procedimenti a carico di Travaglio.
Non è che se io ammazzo una persona e tu 10 allora io non sono più un assassino.
Travaglio, molto semplicemente, fa i soldi buttando fango sugli altri perché fa leva sui risentimenti.
Molto in linea che la strategia politica dei 5S e della Lega IMHO
:risatona::risatona::risate2:non so se ci sei o ci fai, ma resti inimitabile!
Natty dread, respect!
non sono per niente d'accordo... primo, travaglio fa (bene) il suo lavoro, qualsiasi giornale importante ha condanne per diffamazione, semplicemente perche fa parte del mestiere, basta anche un accusa vera universalmente riconosciuta ma non suffragata da sufficienti prove a stabilire una condanna per diffamazione, secondo la favoletta che ilfatto è schierato con 5s e lega è una CAZZATA SESQUIPEDALE, ci sono nmila articoli in cui travaglio butta merda a ragion veduta sui grillini e ancor di più sulla lega, ma quando c'è da parlarne bene non è schierato come gli altri giornali più blasonati, discorso che non si può dire per corsera, l'espresso, repubblica, laverità, ilgiornale, rispettivi lacchè di democratici e forza italia/lega, avete mai visto articoli contro berlusconi sul giornale o su la verità? e articoli che sparano a zero contro renzi su repubblica o l'espresso? ...terzo e concludo, ilfq è l'unico giornale non finanziato dallo stato ad avere un intera linea editoriale dedicata ai reati di mafia e corruzione, in un paese come l'italia dove mafia e corruzione sono all'ordine del giorno, gli altri giornali arrivano sempre dopo, ne parlano timidamente solo nei casi più gravi e a babbo morto, gia solo questo dovrebbe far accendere qualche lampadina
Citazione:
Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]
Processo SME[modifica | modifica wikitesto]Nel 2000 Previti viene messo sotto inchiesta per la corruzione di giudici del tribunale di Roma nel 1985, per far rigettare i ricorsi giudiziari del gruppo CIR nell'ambito della vicenda SME, i quali se accolti avrebbero danneggiato la cordata composta da Barilla, Ferrero e Fininvest.
Il 22 novembre 2003, dopo molti rinvii (comunque ininfluenti nel computo della prescrizione), il processo giunge alla sentenza di primo grado, in cui Previti viene condannato a 5 anni di reclusione, a fronte di una richiesta da parte dell'accusa di 11 anni.
Il 2 dicembre 2005 la Corte d'Appello di Milano emette la sentenza di secondo grado, riconoscendolo colpevole di corruzione semplice e confermando la condanna di primo grado a 5 anni di reclusione.
Infine, il 30 novembre 2006 la Corte Suprema di Cassazione annulla entrambe le precedenti sentenze di merito relative al processo SME emesse dal tribunale di Milano, per incompetenza territoriale, ritenendo la commissione del fatto corruttivo verificatosi in Roma. Viene quindi disposto il trasferimento degli atti al tribunale di Perugia competente a giudicare i reati di competenza ordinaria del tribunale di Roma nei quali siano però coinvolti magistrati della capitale. L'anno seguente, su richiesta della procura competente, il gip di Perugia archivia la vicenda per intervenuta prescrizione[9].
Processo IMI-SIR[modifica | modifica wikitesto]
La sentenza è stata appellata ed il 23 maggio 2005 la Corte di Appello di Milano lo ha condannato a sette anni di reclusione.[10]La sentenza di primo grado, emessa dalla IV sezione penale del Tribunale di Milano il 29 aprile 2003 lo ha riconosciuto colpevole condannandolo alla pena di undici anni di reclusione ed all'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Il 4 maggio 2006 la Cassazione esprime il verdetto definitivo, condannando Previti a 6 anni di reclusione per l'accusa di corruzione in atti giudiziari nell'ambito del processo IMI-SIR. Di fatto, Previti scontò a Rebibbia solo pochi giorni per effetto della legge ex Cirielli (approvata qualche mese prima, quando Previti era ancora effettivamente in carica).
Il 19 gennaio 2010 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Previti.[11]
Compatibilità con la carica di deputato[modifica | modifica wikitesto]
In base alla sentenza di primo grado del processo IMI-SIR, Previti è stato condannato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici[12], pena accessoria lasciata intatta dalla sentenza d'appello e confermata in via definitiva il 4 maggio 2006 dalla VI sezione della Corte di Cassazione[13].
Poiché il deputato Previti, al mese di luglio 2007, non ha mai presentato le sue dimissioni, è stato riconosciuto compito della Camera deliberare sulla sua deposizione dalla carica di deputato. Il 9 luglio la giunta per le elezioni della Camera, con il voto contrario dei rappresentanti dell'opposizione, ha approvato la proposta di decadenza, da sottoporre entro 20 giorni al voto dell'aula per la decisione finale[14].
La proposta di decadenza era in calendario per essere votata il 31 luglio del 2007, ma prima che la votazione avesse inizio, il deputato forzista Elio Vito ha letto una dichiarazione di Previti che annunciava le proprie dimissioni. A questo punto la Camera dei deputati non ha più votato la decadenza del deputato, ma le sue dimissioni; queste sono state accettate con 462 voti favorevoli, 66 voti contrari e 6 astenuti[15].
Processo lodo Mondadori[modifica | modifica wikitesto]Il 13 luglio 2007, la II sezione penale della Cassazione ha reso definitiva la condanna ad un anno e sei mesi per Cesare Previti, ed altri imputati, comminata in secondo grado. Questa sentenza stabilisce in modo definitivo che la sentenza del 14 gennaio del 1991 con cui la Corte d'appello di Roma (relatore ed estensore della sentenza il giudice Vittorio Metta, anche lui condannato) dava la maggioranza della Mondadori a Silvio Berlusconi era frutto di corruzione. La sentenza di appello del processo Mondadori a carico di Previti, confermata dalla Cassazione, dice esplicitamente che il Cavaliere aveva “la piena consapevolezza che la sentenza era stata oggetto di mercimonio”. Del resto, “la retribuzione del giudice corrotto è fatta nell'interesse e su incarico del corruttore”, cioè di Silvio Berlusconi. Il denaro adoperato per la corruzione proviene dal conto “All Iberian”, che, secondo i suoi stessi avvocati, era un conto personale di Berlusconi. Berlusconi, nel processo per il lodo Mondadori era stato prescritto avendo ottenuto le attenuanti generiche, ma il reato era stato constatato, né lo stesso Silvio Berlusconi aveva deciso di rinunciare alla prescrizione per essere assolto nel merito.
Dopo aver beneficiato dell'indulto[16], Cesare Previti ha scontato la pena sotto forma di affidamento ai servizi sociali. Ha prestato la sua opera presso il CeIS, il Centro italiano di solidarietà di Don Mario Picchi.[17]
Altri procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]
L'11 dicembre 2006 viene stabilita la data di un nuovo processo per calunnia a carico di Previti e di Giacomo Borrione, presidente del Comitato Nazionale per la Giustizia (organismo vicino a Forza Italia in Umbria). La vicenda riguarda una querela rivolta dai due presso il tribunale di Brescia contro i magistrati del tribunale di Milano, accusandoli di aver nascosto prove dell'innocenza di Silvio Berlusconi e altri imputati nella vicenda "toghe sporche". In seguito all'indagine risultata nel proscioglimento dei magistrati, è stata disposta l'apertura di un fascicolo a carico di Previti e Borrione per il reato di calunnia, che ha portato al rinvio a giudizio di Previti con sentenza del Gip Eliana Genovese in data 16 novembre 2007.
ribadisco, una condanna per diffamazione di fronte a cotanta stronzaggine, è un trofeo da esporre con orgoglio. ;)
...ma quando ci hai visto giusto é mio dovere ammetterlo e fare penitenza: Conte ha appena annunciato che sulla TAV si va a ridiscutere il progetto con Francia e Comunità Europea, lui si assume la responsabilità della contrarietà sulla prosecuzione del progetto. Di fatto si rinvia nuovamente