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Monacograu
E quindi? Ho detto da qualche parte che non si debba investire in tal senso? Non mi risulta, perché non lo oenso
e quindi siccome (inspiegabilmente) mi fai notare che " l'investimento è quello dal quale ci si aspetta un ritorno economico di qualche tipo, altrimenti si parla di spesa" ti ho fatto notare a mia volta che proprio quell'investimento (prevenzione dissesto idrogeologico ecc) nei numeri e strategicamente è un investimento GALATTICO...non si può dire la stessa cosa degli altri di cui parlavamo prima visto che puzzano fortemente di perdita già prima di cominciare...
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flag
no, per esempio io non l'ho mai fatto, e anche in situazioni nelle quali ho invitato a una cena aziendale una persona che non c'entrava nulla con detta cena , ho pagato per quella persona di tasca mia.
e' una pessimissimissima abitudine
e, a mio giudizio, anche la dimostrazione di essere dei pezzenti.
detto questo, mi e' anche capitato di sbagliare a compilare delle note spese o perfino di dimenticare di farne
:blink: AL ROGO!!!!! :biggrin3::biggrin3::lingua:
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Stinit
e quindi siccome (inspiegabilmente) mi fai notare che " l'investimento è quello dal quale ci si aspetta un ritorno economico di qualche tipo, altrimenti si parla di spesa" ti ho fatto notare a mia volta che proprio quell'investimento (prevenzione dissesto idrogeologico ecc) nei numeri e strategicamente è un investimento GALATTICO...non si può dire la stessa cosa degli altri di cui parlavamo prima visto che puzzano fortemente di perdita già prima di cominciare...
:blink: AL ROGO!!!!! :biggrin3::biggrin3::lingua:
asino
mi sdono dimenticato, ma siccome gli estratti conto arrivano, mi hanno fatto notare la dimenticanza........e, per fortuna mi conoscono, e sanno che sono piu' rincoglionito che disonesto
poi ho compilato le maschere del sistema per le note spese :)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Stinit
e quindi siccome (inspiegabilmente) mi fai notare che " l'investimento è quello dal quale ci si aspetta un ritorno economico di qualche tipo, altrimenti si parla di spesa" ti ho fatto notare a mia volta che proprio quell'investimento (prevenzione dissesto idrogeologico ecc) nei numeri e strategicamente è un investimento GALATTICO...non si può dire la stessa cosa degli altri di cui parlavamo prima visto che puzzano fortemente di perdita già prima di cominciare...
Fattelo dire...ti stai montando la testa ultimamente :)
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riporto da quel sito di reazionari traditori della patria e collusi che e' Phastidio:
Sul Messaggero oggi trovate un’interessante intervista a Massimo Colomban, ex assessore capitolino alla Mobilità. In essa, Colomban spiega di aver detto più volte alla sindaca, Virginia Raggi, che senza un partner privato, Atac e Ama sono destinate a saltare. Il problema, però, è che i “partner privati” non nascono sotto i cavoli.
Secondo Colomban, le “direttive superiori” del M5S hanno prevalso, e con esse la decisione di “ristrutturare” Atac e mantenerla a pieno controllo pubblico ed organici invariati. Il problema, come i fatti di queste settimane dimostrano, è che il Comune di Roma non pare sbattersi troppo per presentare un piano di ristrutturazione e recupero di produttività aggressivo, o anche solo realistico. Si tratta del solito italianissimo calcio alla lattina, che sottintende il messaggio al governo centrale: Atac e Ama sono “too big to fail“, quindi vedete voi.
Nell’intervista, Colomban precisa, con grande candore, che lui più che ad un socio privato pensava in realtà a Ferrovie. Un po’ il modello Ataf realizzato a Firenze, sindaco Renzi, da quello che poi sarebbe diventato il capo azienda di FS, oggi riconfermato sino al 2020, Renato Mazzoncini. Ma Colomban dice anche altro, e cioè che anche se Atac ha un top manager di valore nella persona dell’a.d. e d.g. Paolo Simioni, “forse non ha manager all’altezza”.
Colomban, a fine intervista, mette pesantemente il dito nella piaga:
«Io credo che il problema di Roma non stia nei miracoli che la sindaca può fare oggi. Serve un intervento complessivo che coinvolge l’intero Movimento, che non può proteggere i sindacati. Certe sigle, in Atac, per anni l’hanno fatta da padroni. L’inefficienza delle partecipate poi la pagano i cittadini, perché i servizi non girano. Le faccio un esempio: in Ama il 23% dei dipendenti sostiene di avere disabilità fisse o temporanee, contro il 2-3% che avviene nelle aziende private. Non servono commenti, credo»
Nulla sappiamo della veridicità del numero citato da Colomban, a dirla tutta. Quello che però è chiaro è che l’attuale giunta capitolina è il capolinea di moltissimi anni di sgoverno delle partecipate, e con la sua condotta sta peggiorando le cose. Soprattutto, se il Campidoglio sta cercando solo di prendere tempo per non mettere mano a voci come l’organico di Atac, il risultato sarà comunque il crack, anche ipotizzando che il concordato passi.
La stessa Ragioneria generale del Comune di Roma pare aver avanzato dubbi sulla proroga di due anni, al 2021, del contratto di servizio di Atac, e l’Antitrust aveva fatto lo stesso nelle scorse settimane, sottolineando che l’affidamento in house deve motivarsi in termini di convenienza economica e qualità dei servizi, e non solo di calcio alla lattina per prendere tempo. Nell’estate del 2016, in una riunione tra vertici Atac dell’epoca e neo-assessori, si ipotizzarono circa 2.000 esuberi, soprattutto tra gli amministrativi. Il M5S ha tracciato la linea rossa di zero licenziamenti e zero cassa integrazione ed ora la sta perseguendo, sempre per purissima negazione della realtà. Di certo, se il “recupero di produttività” offerto ai circa 1.200 creditori (per circa 1,3 miliardi) ed al giudice è quello di applicare il contratto nazionale con 39 ore settimanali in luogo delle 37 attuali, restiamo ben piantati nel mondo dei sogni.
La sintesi è che Atac è un cadavere che cammina, che questa zombificazione è stata prodotta da lustri di malgoverno ma che la condotta, fatta di tatticismi dilatori, della giunta Raggi sta peggiorando la situazione. Perché la realtà resta la solita implacabile stronza, come noto. Per Atac non esiste soluzione indolore ma solo un sistematico incancrenimento, e l’approccio ad un concordato in continuità così morbido non promette nulla di buono. Per i contribuenti italiani, che alla fine pagheranno il conto del fallimento. Perché Atac è la copia carbone di Alitalia.
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Eh, si, ma gli altri?
È finito il magna magna flag, fattene una ragione, piddiota schifoso! Quanto ti hanno pagato per questo post??
,,,,!,,,?.!!,?.
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Io ho capito soprattutto che i 5stelle stanno ulteriormente peggiorando una situazione già al collasso. Per me niente di nuovo, ulteriore conferma che di politici capaci/onesti ce ne sono davvero pochi, io azzarderei quasi nessuno.
Il quasi è sempre d'obbligo!
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io punterei di nuovo sulla monarchia
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Originariamente Scritto da
flag
non mi sono spiegato......................questo e' quello che ritieni tu, quello che ritengo io e' che e' un non ragionamento, un piegarsi della logica al pre-concetto
per me se vale in un caso, vale nell'altro
anchwe in questo caso le spese a debito per investimenti e ricerca, specie se date a chi ci pare, in ambito nazionale vanno bene, anzi e' un male tagliarle, mentre a roma diventa un bene non spendere (ogni spesa a roma, data la situazione attuale e' a debito) .
qualcuno che dica che e' bene spendere bene, sia a roma che in italia, lo troviamo ?
le spese a debito fin qui ridotte (o scongiurate) quali sarebbero? torniamo alla storia delle olimpiadi (che sarebbero stati soldi presi e non spesi da roma ?)
A Torino si comincia a parlare di candidarsi alle Olimpiadi Invernali del 2026, sfruttando le strutture che già abbiamo, ovviamente da aggiornare.
Sarebbe una bella cosa, un'opportunità di rilancio che sicuramente la banda degli honesti farà di tutto per perdere.
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Originariamente Scritto da
paper
A Torino si comincia a parlare di candidarsi alle Olimpiadi Invernali del 2026, sfruttando le strutture che già abbiamo, ovviamente da aggiornare.
Sarebbe una bella cosa, un'opportunità di rilancio che sicuramente la banda degli honesti farà di tutto per perdere.
Imho se a Torino avete in cassa i soldi per coprire tutte le spese (nel caso non troppo fantasioso di perdite) allora vale la pena parlarne...altrimenti sempre imho vale lo stesso discorso di Roma
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Originariamente Scritto da
Stinit
Imho se a Torino avete in cassa i soldi per coprire tutte le spese (nel caso non troppo fantasioso di perdite) allora vale la pena parlarne...altrimenti sempre imho vale lo stesso discorso di Roma
Non sono d’accordo.
Non bisogna avere in cassa i soldi.
Non si può pensare di investire solo con la cassa senza debito...
Che poi ci debba essere una valutazione corretta dell’investimento con un ritorno dello stesso superiore al costo del capitale è un altro conto
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