Toh, strano...
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Toh, strano...
Non importa chi vinca, non importa chi perda, ogni topic della motogp finisce volente o nolente a focalizzarsi su di lui.
C'è chi lo ammira, c'è chi lo odia con tutto se stesso, ma lui è la MotoGP.
Voi che lo odiate, più dei suoi sostenitori, ne siete ossessionati.
:cool:
Se lo dici te allora deve essere vero
prima di leggere questo articolo inserivo Rossi tra i primi 3 piloti di sempre...ora fatico a metterlo tra i primi 5
Citazione:
E naturalmente sono estasiato da quel fenomeno di Toni Bou, dal 2007 dominatore incontrastato del trial con dieci titoli nell’indoor e altrettanti nel mondiale classico outdoor. Il catalano non ha ancora smesso di vincere ed è già in vetta a tutte le classifiche della moto, nessuno ha conquistato più titoli di lui, i quindici mondiali di Agostini o i tredici di Nieto sembrerebbero addirittura ridimensionati; per non parlare dei dieci di Stevan Everts, i nove di Valentino Rossi, gli otto di Tony Cairoli e poi a scendere. Anche se non dicono tutto, i numeri mi interessano molto.
Penso a Bou e in generale alle doppiette, ai due titoli alla volta che arricchiscono il palmares personale. Per il cecchino Bou non è stato difficilissimo: stessa moto e due periodi ben separati. Più impegnativo è correre in due classi nella stessa giornata, come una volta era normale nel mondiale velocità. Si abbinavano due cilindrate vicine, di solito la 50 con la 125, la 250 e la 350, la 350 con la 500. Scendere dalla Derbi 80 (classe nata nel 1984 al posto della 50) e salire sulla Derbi 125 doveva essere abbastanza facile per Jorge Martinez, autore dell’ultima doppietta nella velocità (1988). Il motore era analogo e le prestazioni poco lontane. E così anche per Geoff Duke, l’inglese della prima doppietta nel 1951, non doveva essere proibitivo passare dalla monocilindrica 350 Norton alla mono 500 con pesi e potenze analoghe. Ago ha conquistato cinque volte la doppietta iridata 350/500 tra il ‘68 e il ‘72, Surtees ci è riuscito tre volte dieci anni prima, Ubbiali ha fatto lo stesso con 125 e 250; tutti erano sulle MV Agusta. Le gare erano lunghe, questo sì, circa il doppio di quelle attuali, e ci voleva il fisico, ma sul piano tecnico guidare la 350 e poi la 500 (quattro cilindri per Surtees, tre per Ago) non poneva problemi particolari, anche perché le regolazioni sulla moto erano solo quelle elementari: rapporti, carburazione, molle delle sospensioni. Certo, raddoppiare i turni delle prove fin dal venerdì e poi anche le gare poteva essere massacrante, e lo è stato certamente per Freddie Spencer nelle dodici tappe della stagione 1985, quando centrò i titoli della 250 e della 500 con due Honda molto diverse tra loro e difficili da portare al limite.
E tostissima doveva essere la tappa del TT. Lo sapete che Mike Hailwood seppe conquistare due volte la tripletta nella settimana sull’Isola? Nel ’61 500 (Norton), 250 e 125 (Honda), nel ’67 500, 350 e 250 su Honda. Gare di 6 giri, 364 chilometri l’una. Non tutto in un giorno, va bene, ma una bella impresa. E da quando il TT perse la validità mondiale, nel 1976, da quelle parti le imprese sono fioccate. Joey Dunlop ci ha vinto 26 volte, John McGuinness 23, e Ian Hutchinson ha vinto tutte e cinque le gare singole dell’edizione 2010. Una giornata leggendaria, analoga a quella vissuta da Stefan Everts, dieci volte iridato del cross, che nell’ultima prova della stagione 2003 si schierò in tre categorie e le vinse tutte. Fenomenale!
Mamola chi??!
Inviato dal triangolo d'oro!
io credo che non si possano fare comparazioni tra epoche diverse , figuriamoci tra sport diversi
indubbiamente stiamo parlando di fenomeni, ognuno nell'epoca e sport che gli appartengono
vogliamo parlare di Stéphane Peterhansel , mister Dakar, o di Sebastien Loeb, il cannibale alsaziano...di fenomeni nel motorsport la storia ce ne ha regalati tanti
diciamo che Rossi oltre ai numeri, ha costruito un indotto intorno a se impressionante, tra tifoseria merchandising sponsors di primissimo livello sta tenendo in piedi il carrozzone della motogp...e questo è innegabile !
non ci fosse Rossi non ci sarebbero gli anti-rossi , e le tribune e i divani sarebbero meno della metà
godiamoceli finchè possiamo
le classifiche sul migliore di sempre mi hanno sempre fatto sorridere, quando ne parlano nel tennis sul migliore tennista di sempre è palesemente evidente che non si possono paragonare atleti di epoche diverse