ladriiiiiiiiiiiiiiiiiii :oook:
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ladriiiiiiiiiiiiiiiiiii :oook:
questa di del piero è il bue che da del “cornuto” all'asino...
brigate rossonere.
Siete sempre i migliuori!
da 4 anni ci vengono sfracassati i maroni con discorsi su Tronchetti Provera, Rossi, la Telecom, tutto organizzato dall'Inter che sapeva e quindi non parlava.....
Poi salta fuori una telefonata di Moratti a Bergamo. (che dalla trascrizione poi risulta essere l'esatto opposto).
Troppo forti!!!
:laugh2::laugh2::laugh2:
Si, si...fate gli spiritosoni, voialtri....
Intanto ecco come si esprimeva il prode Narducci qualche anno or sono....
Calciopoli, parla il pm Narducci: "Piaccia o non piaccia non ci sono mai telefonate fra Bergamo o Pairetto con Moratti o Sensi"
27/10/2008
ANSA) - NAPOLI, 27 OTT - ''Piaccia o non piaccia agli imputati non ci sono mai telefonate tra Bergamo oPairetto con il signor Moratti, o con il signor Sensi o con il signor Campedelli, presidente del Chievo...''. Cosi' il pm Giuseppe Narducci liquida la tesi secondo la quale,nell'ambito dei contatti illeciti tra dirigenti, designatori e arbitri emersi dall'inchiesta Calciopoli, ci si troverebbe in fondo di fronte a ''sollecitazioni da parte di tutti nei confronti ditutti''. Una tesi che e' stata sostenuta da alcuni imputati del processo e con la quale, a parere degli inquirenti, si intenderebbe soltanto ridimensionare il ruolo e leresponsabilita' di quanti sono rimasti coinvolti nella vicenda giudiziaria. A confutare tale versione, piu' volte proposta anche in commenti e interviste, e' stato il pm Narducci nel corso della requisitoria in apertura della prima udienza, davanti al gupEduardo De Gregorio, del processo nei confronti di 11 imputati che hanno chiesto il rito abbreviato. Una requisitoria che richiedera' a Narducci e al pm Filippo Beatrice,almeno altre due udienze a cominciare dal 12 dicembre prossimo. Per il pm napoletano, sono ''balle smentite dai fatti'' le tesi sull'esistenza di un sistema generalizzato in cui erano tutti a parlare con tutti. Nelle migliaia di intercettazioni, hasottolineato il magistrato, ''ci sono solo quelle persone (gli attuali imputati, ndr), perche' solo quelle colloquiavano con i poteri del calcio''. ''I cellulari - ha aggiunto - eranointercettati 24 ore su 24: le evidenze dei fatti dicono che non e' vero che ogni dirigente telefonava a Bergamo, a Pairetto, a Mazzino o a Lanese: le persone che hanno stabilitoun rapporto con questi si chiamano Moggi, Giraudo, Foti, Lotito, Andrea Della Valle e Diego Della Valle''. E cio' vale anche per le schede ''occulte'', cioe' le schede simsegrete che Moggi aveva fornito a arbitri e designatori. ''Schede del signor Moratti e del signor Sensi non ce ne sono, ci sono invece quelle schede di cui abbiamo parlato'',ha affermato Narducci. (ANSA).
Ed ora, cosa dirà il nostro grande pubblico ministero?:sick:
han già risposto:
"Il significato attribuito alle telefonate non trascritte, tra le 171mila intercettate nel corso dell'indagine di Calciopoli, rappresenta un'opera di disinformazione allo stato puro". "Il reato non è parlare al telefono, ma è reato quando si stipulano accordi illeciti. Le vittime non possono essere trasformate in autori del reato".
Ma vista l'ultima posizione di Moggi sulle intercettazioni trovo che sia una delle sue ultime cartucce per cercare di dimostrare di essere innocente (:laugh2::laugh2::laugh2:):
''La cosa è semplice: qui o sono tutti innocenti o tutti colpevoli. Secondo me sono tutti innocenti''. Lo ha detto all'agenzia Ansa Luciano Moggi commentando la diffusione delle intercettazioni tra Moratti e l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo.
La cosa che mi preoccupa che ci siano tante persone che credono a cosa dice Moggi Luciano..............gli ci vorrebbe un'altro anno di B.
Ridicole le parole di Alessandro "ciuccimistaminchia" del Piero,si è comportato da vero capitano dei ladroni
Da "la Stampa"
I legali di Moggi: «Abbiamo le
prove, agivano tutti come lui»
EMANUELE RIGHI
Il lato A del disco di calciopoli è noto. La musica è entrata nella testa. Fare ascoltare il lato B è la missione che la difesa di Luciano Moggi ha intrapreso in vista dell’udienza del 13 aprile del processo penale in corso a Napoli e che vede coinvolto, tra gli altri, l’ex dg della Juve accusato di frode sportiva. Arbitri, griglie: i legali sono certi di avere in mano una prova determinante per spiegare che così facevano tutti. La partita si gioca sul terreno delle intercettazioni: sono 171 mila quelle che, a tempo di record, la squadra legale dell’ex dirigente bianconero (condannato a 5 anni di squalifica dalla giustizia sportiva) sta passando al setaccio. Tra queste ce ne sarebbero alcune che coinvolgerebbero un dirigente dell’Inter e i suoi rapporti telefonici con i designatori arbitrali, gli ex fischietti Bergamo e Pairetto.
Dopo quella dei giorni scorsi, ieri si è saputo di un’altra telefonata tra Moratti e Bergamo. Il designatore arbitrale parla di un precedente colloquio con Giacinto Facchetti, scomparso nel 2006 e all’epoca presidente dell’Inter: «Mi sono sentito con Facchetti - dice Bergamo al patron nerazzurro - per confermare questo clima di cordialità che naturalmente è una cosa che sappiamo io e lei, per il gruppo ha molto apprezzato il lavoro che noi abbiamo fatto nei confronti di Gabriele e Palanca e quindi ho pensato di farli rientrare in Coppa Italia, uno viene a fare l’Inter e uno fa il Milan». Ancora Bergamo: «Visto che lì non c’è sorteggio ma c’è designazione a voi ho mandato Gabriele, l’ho fatto accompagnare bene da 2 assistenti molto bravi...». Moratti: «No no Gabriele è sempre stato un buon arbitro, molto regolare, non ho mai avuto contestazioni...».
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