ahahahahahaha nell'altro 3D di Nata..n avevao appena scritto che eri tu !!!
ahahahahahaha senza sapere cos'avevi scritto qui :laugh2::laugh2::laugh2:
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Salve cari...buon S.Stefano!
Buon santo ... che bello averti con noi .............................. bello assai!
http://www.bielle.org/Immagini/CD/LolliAmerica.200.jpg
a me al ritorno dalla toscana non hai voluto seguirmi con l'altro cagnaccio, ma forse meglio così.....:dry::dry:
i panigacci però non saprete mai cosa sono :rolleyes::rolleyes:
ma d'altronde voi svizzeri siete cannibali, vi piacciono le bionde degli amici a voi :dry:
povero il ns guappo :(
http://img368.imageshack.us/img368/9...inatalepm2.jpg
Eccomi qua, distrutto e prosciugato .......... qualcuno arriverà a trovarmi?
vado! la prole mi chiama .... baci e abbracci ... :wink_:
[QUOTE=Intriplato;1598171]a me al ritorno dalla toscana non hai voluto seguirmi con l'altro cagnaccio, ma forse meglio così.....:dry::dry:
i panigacci però non saprete mai cosa sono :rolleyes::rolleyes:
ma d'altronde voi svizzeri siete cannibali, vi piacciono le bionde degli amici a voi :dry:
povero il ns guappo :(
Da Bob& Hank: A noi due piacciono le bionde, le more, le rosse, senza distinzione di provenienze, ceto sociale, ecc. purchè simpatiche - carine - disponibili!!!! Noi non abbiamo amici....solo rivali:tongue::tongue:
I panigacci wikipediani:
"Il panigaccio è un tipo di pane rotondo, non lievitato, cotto in speciali piatti di terracotta e mica, chiamati testi, arroventati a fuoco vivo in un falò o in un forno a legna. Una pastella di farina, acqua e sale si frappone tra un testo e l'altro, sino a formare una pila. La consistenza finale è morbida o croccante a seconda del tempo di cottura.
Si possono gustare con gli affettati, formaggi come lo stracchino o con vari sughi, da quello di funghi al pesto. Il modo più adatto per gustarli con dei sughi è quello di farli bollire una volta raffreddati, servirli e versare il sugo, creando un primo piatto originale. In alcuni ristoranti della Lunigiana esiste la variante "dolce": si servono a fine pasto con della cioccolata da spalmare.
I panigacci hanno origini molto antiche, sono diffusi nella Lunigiana e nella Riviera ligure di levante ed hanno i natali nel paese di Podenzana, dove è stato costituito un consorzio tra i ristoratori, per mantenere inalterato il sapore antico di questo semplice prodotto. In Liguria i testi di terracotta e mica, vengono fabbricati da tempo immemorabile ad Iscioli, nel comune di Ne, nell'entroterra di Chiavari e si possono trovare nei negozi e nei consorzi agrari del chiavarese. Nella seconda guerra mondiale, quando i tedeschi distrussero un ponte che collegava il comune di Podenzana con il resto della regione, gli abitanti del comune sopravvissero mangiando panigacci fatti con farina di ghiande e castagne.
Sono fatti con acqua, farina e sale e si preparano mescolando gli ingredienti fino ad ottenere una pastella fluida. Tale pastella viene quindi versata nei testi, precedentemente lasciati arroventare su di un fuoco vivace, tipicamente in un falò o in un forno a legna. Quando sono roventi al calor rosso, vengono estratti dal forno e fatti reffreddare un poco poi viene fatta una pila di testi, in modo tale che stando nel mezzo la pastella si cuocia sui due lati. Una volta "smontata" la pila i panigacci si servono in cestini di vimini e usati come companatico di salumi e formaggi cremosi. In Liguria i panigacci si chiamano testaieu e si servono durante le feste di paese autunnali, nell'entroterra del levante, con un sostanzioso strato di pesto alla genovese, con parmigiano grattugiato o dolci al miele e naturalmente un vino nuovo nostralino.
I panigacci cuociono in pochi minuti a temperature altissime, mantenendo una perfetta digeribilità, anche se la pastella non è lievitata ed anche se non sono rispettati i normali tempi di cottura, come minimo di circa 20 minuti, di tutti i preparati a base di farina."