Pensa i nostri genitori che bastardi insensibili, ci hanno messo al mondo nel 20 secolo, nel quale c'è stata la crisi del '29 oltre ad altre, ci sono state 2 guerre mondiali, oltre ad altre, disoccupazione, ecc, ecc.:rolleyes:
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Ai tempi dei miei genitori, sicuramente certe domande non se le facevano proprio, la vita scorreva preordinata, arrivavi ad una certa (giovane) età, ti sposavi ed avevi figli. Punto. Addirittura potevi metterti i soldi da parte e comprarti una casa.
Oggi quei figli fanno parte di generazioni intere che sono costrette a vivere con i genitori ben oltre l'età adulta. E per comprare un normale appartamento in una città come Roma dovresti mettere da parte lo stipendio intero (se lo hai) per 40 anni, senza contare gli interessi.
In ogni caso non credo che chi è stato genitore nel '29 o durante la guerra sia stato contento di vedere i figli fare la fame, o morire.
credo che la fecondazione assistita eterologa sia un diritto, ma che debba essere "condizionato".
Le condizioni dovrebbero tendere ad evitare quelli che sono le possibili "aberrazioni" , alcune fra le quali sono state precedentemente menzionate.
Non lo vedo , cioe', come una soluzione applicabile tout court e pedissequamente al problema dell'infertilita' di una coppia.
Non e' la panacea, ma la vedrei come una strada da percorrere in particolari situazioni .
Anche io, come qualcuno che mi ha preceduto, ho dubbi e perplessita', anche se non mi sentirei di negare assolutamente e aprioristicamente questa opportunita' .
L'argomento è spinoso.
In primis non si deve essere sempre sicuri di riuscire con la ragione ad ibrigliare la natura.
Non si può negare che la regola naturale è che il figlio è tuo se lo hai concepito tu e tenuto in gestazione tu.
Ogni altra forma credo sia un adattamento anche accettabile in cui entrano in gioco interessi diversi, ulteriori, fin individualistici per non dire egoistici.
Poi tovo ampiamente meritevole di plauso ogni forma alternativa che consenta di costituire dei legami genitoriali.
Rimane il dubbio che, soprattutto per il maschi che notoriamente ha meno istinto genitoriale, la consapevolezza di non avere un legame biologico pieno con un "figlio" possa costituire un problema.
uppo, mi sembrava un argomento interessante da dibattere, magari pacatamente :dry::biggrin3: