strano (?) che apri topic solo di questa vicenda e non di quella del leghista :rolleyes:
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La questione è un pò più complessa:
si tratta del pasto di bambini che per lo più necessitano di mensa a scuola perchè i genitori lavorano.
il comune organizza tale servizio e giustamente deve farsi pagare un tot per questo.
se i genitori non riescono a pagare devono dirlo subito al comune e/o scuola.
a quel punto la situazione dovrà essere valutata e verificata di caso in caso.
credo che se verrà comprovata una indigenza la collettività debba farsi carico della mensa del bimbo i cui genitori sono indigenti.
se invece non dico nulla a nessuno, cestino i bollettini, magari perchè intestati all'altro coniuge da cui sono separato, non li pago faccio finta di nulla tanto so dal vicino che ha fatto così ormai da tempo e nessuno ha chiesto qualcosa, siamo alle solite furberie/disonestà tipiche di chi è avvezzo gridare di aver diritti su diritti e mai nessun dovere mettendo poi a propria difesa i bambini (il tutto senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali - art. 3 cost. Che poi ciò accada con più frequenza fra taluni di certo " sesso, razza, lingua, religione, di certe opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" è un dato oggettivo.
Non conosco la fonte perché me l'hanno mandata via e-mail, ma credi sia stata pubblicata su un giornale bresciano....
E' lunga ma vale la pena leggerla, è di profondo insegnamento morale.
Io non ci sto
Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film “L’albero degli zoccoli”. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. E’ per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica.
A scanso di equivoci, premetto che:
- Non sono “comunista”. Alle ultime elezioni ho votato per FORMIGONI. Ciò non mi impedisce di avere amici dì tutte le idee politiche. Gli chiedo sempre e solo la condivisione dei valori fondamentali e al primo posto il rispetto della persona.
- So perfettamente che fra le 40 famiglie alcune sono di furbetti che ne approfittano, ma di furbi ne conosco molti. Alcuni sono milionari e vogliono anche fare la morale agli altri. In questo caso, nel dubbio sto con i primi. Agli extracomunitari chiedo il rispetto dei nostri costumi e delle nostre leggi, ma lo chiedo con fermezza ed educazione cercando di essere il primo a rispettarle. E tirare in ballo i bambini non è compreso nell’educazione.
Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell’Ucraina.
Vedo attorno a me una preoccupante e crescente intolleranza verso chi ha di meno. Purtroppo ho l’insana abitudine di leggere e so bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo in fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio agli ebrei non era poi una cosa che faceva male.
I miei compaesani si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l’asticella dell’intolleranza di un passo all’anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, ma potrei portare molti altri casi.
Quando facevo le elementari alcuni miei compagni avevano il sostegno del patronato. Noi eravamo poveri, ma non ci siamo mai indignati. Ma dove sono i miei compaesani, ma come è possibile che non capiscano quello che sta avvenendo?
Che non mi vengano a portare considerazioni “miserevoli”. Anche il padrone del film di cui sopra aveva ragione. La pianta che il contadino aveva tagliato era la sua. Mica poteva metterla sempre lui la pianta per gli zoccoli. (E se non conoscono il film che se lo guardino..)
Ma dove sono i miei sacerdoti. Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo. Se esponiamo un bel rosario grande nella nostra casa, poi possiamo fare quello che vogliamo?
Vorrei sentire i miei preti “urlare”, scuotere l’animo della gente, dirci bene quali sono i valori, perché altrimenti penso che sono anche loro dentro il “commercio”.
Ma dov’è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare “partito dell’amore”. Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l’Italia.
So per certo che non sono tutti ottusi ma che non si nascondano dietro un dito, non facciano come coloro che negli anni 70 chiamavano i brigatisti “compagni che sbagliano”.
Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Se credono davvero nel federalismo, che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle loro famiglie negli ultimi 10 anni. Tanto per farci capire come pagano le loro belle cose e case.
Non vorrei mai essere io a pagare anche per loro. Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita) Venga dalle tasse del papa di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1200 euro mese (regolari).
Ma dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l’amministrazione per non trovare i soldi per la mensa. Ma da dove vengono tutti i soldi che si muovono, e dove vanno?
Ma quanto rendono (o quanto dovrebbero o potrebbero rendere) gli oneri dei 30.000 metri cubi del laghetto Sala. E i 50.000 metri della nuova area verde sopra il Santuario chi li paga? E se poi domani ci costruissero? E se il Santuario fosse tutto circondato da edifici? Va sempre bene tutto?
Ma non hanno il dubbio che qualcuno voglia distrarre la loro attenzione per fini diversi. Non hanno il dubbio di essere usati? E’ già successo nella storia e anche in quella del nostro paese.
Il sonno della ragione genera mostri.
Io sono per la legalità. Per tutti e per sempre. Per me quelli che non pagano sono tutti uguali, quando non pagano un pasto, ma anche quando chiudono le aziende senza pagare i fornitori o i dipendenti o le banche. Anche quando girano con i macchinoni e non pagano tutte le tasse, perché anche in quel caso qualcuno paga per loro.
Sono come i genitori di quei bambini. Ma che almeno non pretendano di farci la morale e di insegnare la legalità perché tutti questi begli insegnamenti li stanno dando anche ai loro figli.
E chi semina vento, raccoglie tempesta!
I 40 bambini che hanno ricevuto la lettera di sospensione servizio mensa, fra 20/30 anni vivranno nel nostro paese. L’età gioca a loro favore. Saranno quelli che ci verranno a cambiare il pannolone alla casa di riposo. Ma quei giorno siamo sicuri che si saranno dimenticati di oggi?
E se non ce lo volessero più cambiare? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso. E’ anche per questo che non ci sto.
Voglio urlare che io non ci sto. Ma per non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani.
Ho versato quanto necessario a garantire il diritto all’uso della mensa per tutti i bambini, in modo da non creare rischi di dissesto finanziario per l’amministrazione, in tal modo mi impegno a garantire tutta la copertura necessaria per l’anno scolastico 2009/2010.
Quando i genitori potranno pagare, i soldi verranno versati in modo normale, se non potranno o vorranno pagare il costo della mensa residuo resterà a mio totale carico. Ogni valutazione dei vari casi che dovessero crearsi è nella piena discrezione della responsabile del servizio mensa.
Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varra la spesa.
Ne sono certo perché questi studieranno mentre i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori del “grande fratello”.
Il mio gesto è simbolico perché non posso pagare per tutti o per sempre e comunque so benissimo che non risolvo certo i problemi di quelle famiglie.
Mi basta sapere che per i miei amministratori, per i miei compaesani e molto di più per quei bambini sia chiaro che io non ci sto e non sono solo.
Molto più dei soldi mi costerà il lavorio di diffamazione che come per altri casi verrà attivato da chi sa di avere la coda di paglia. Mi consola il fatto che catturerà soltanto quelle persone che mi onoreranno del loro disprezzo.
Posso sopportarlo. L’idea che fra 30 anni non mi cambino il pannolone invece mi atterrisce.Ci sono cose che non si possono comprare. La famosa carta di credito c’è, ma solo per tutto il resto.
Un cittadino di Adro
non credo che a queste famiglie morose sia talmente in bolletta di non aver i soldi per fargli il panino al figlio, come facevano i miei anni e anni fa, se invece vuoi fare il furbo e far mangiare sbafo il figliolo allora meriti questo
lettera faziosa, si è poi scoperto che è stato un atto politico
sono sempre stato dell'idea che , dato che il servizio mensa non e' un obbligo per il comune, ne un diritto per i bambini, chi non lo paga non lo ottiene.
Sono sempre stato dell'idea che non si possono confondere pretestuosamente le cose: se qualcuno non ha la possibilita' di pagare la retta non deve semplicemente pretendere di ottenere quel servizio senza pagare, ma si deve rivolgere alle strutture che si occupano di assistenza sociale.
Sono altresi' dell'idea che e' intollerabile che vi siano differenze nellagestione della assistenza sociale fra autoctoni e immigrati, anche se, e questo non bisogna dimenticarlo, questo comporta sicuramente malcontento e disagio (le graduatorie per l'assegnazione di alloggi popolari o per l'attribuzione di posti agli asili nido comunali , specie al nord, sono popolate di extracomunitari: al sud meno , sia perche' sono meno gli extracomunitari "regolari", sia perche' , purtroppo, molti servizi non ci sono nemmeno per gli italiani).
Ma la lettera dell'imprenditore, che ha senz'altro una valenza (e forse anche un'intenzione) politica, la trovo condivisibile, visto che si appella a valori nei quali mi riconosco.
Anche il fatto che il nostro paese debba metabolizzare l'immigrazione e non semplicemente combatterla, e' un fatto, anche se una cosa e' discuterne comodamente seduti di fronte a una tastiera e altra cosa e' commentare il fatto che dall'anno prossimo il mio bambino non avra' piu' diritto all'asilo gratis, perche' sopravanzato in graduatoria da un immigrato.
In queste vicende si e' giocato molto sulla manipolazione delle informazioni e sulla spettacolarizzazione della notizia, e credo che questa non sia la strada giusta per trovare una soluzione condivisa e costruttiva, credo che i politici nazionali dovrebbero preoccuparsi di questi problemi e non lasciare soli i (meno preparati e piu' collegati alle questioni particolari del luogo dove vivono) politici locali, ma credo anche che la stampa dovrebbe finalmente giocare un po' meglio(l'ideale non esiste, nell'informazione come in altre attivita' politiche) il suo ruolo.
Non approvo lo spostamento e l'allargamento a dismisura del discorso (andando a parlare di tasse, e di politiche antisemite) , perche' fa il gioco di chi, alla fine, non vuole affrontare il discorso.............e' una banale tecnica di disinformazione e di battaglia politica alla quale "la gente" dovrebbe cercare di sottrarsi............che si parli del punto , senza mettere in mezzo discorsi che portano lontano e che aprono fronti polemici inutili.
Risolto un punto(un problema) si passi al prossimo, evitando il pericoloso "benaltrismo".
sono prolisso e me ne scuso
Io non so a che fatto fai riferimento,ma i bambini mussulmani il prosciutto non lo possono mangiare,quindi quel caso che citi è sbagliato
Inoltre x il gestore di un servizio mensa non c'è malcun prob a fornire un pasto alternativo ai bimbi mussulmani come non c'è prob x i bimbi allergici basta avere certificato medico con gli alimenti che non si possono somministrare,o un foglio della scuole che attesta che il bimbo è mussulmano,(per pasto alternativo intendo tutto il pasto,primo secondo verdura e frutta,non un panino e via)inoltre mi pare molto strano che nel menù della mensa scolastica ci sia il maiale,il prosciutto di sicuro,ma la carne che si dà deve essere di manzo o pollo o coniglio,in base alla tabella ASL,ma non maile che fu bamdito anni fa(ma può essere stato integrato in certi posti,anche se non credo perchè le tabelle sono quelle)quindi questa è una notizia falsa o sbagliata.
Se invece ti riferisci al comune leghista è sicuro che sbagli,li,li hanno lasciati a pane e acqua UMILIANDO il bambino.
Ricordate che il servizio mensa NON E' OBBLIGATORIO ed è a pagamento,quindi famiglie bisognose o menefreghiste x il gestore non fa differenza dopo un pò di tempo chiude giustamente i rubinetti.
questo avviene in quei comuni che adottano come mezzo di pagamento il cc,sei obbligato a pagare tutto il mese e se tuo figlio sta male ti rendono fino ad un certo toto,ma una parte ce la perdi,noi x ovviare al prob stiamo utilizzando i buoni pasto,come quelli che danno le aziende,le famiglie vanno in comune e li comprano,possono prenderne anche solo 1 e il figlio mangia 1 sola volta,quando si porta il bambino a scuola si mette il buono nella cassetta della sua sezione è l'incaricato sa in quella sez quanti bambini ci sono e chi sono cosi se ci sono allergici o mussulmani sa gia cosa preparare