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bella lettera di me..@
Io lavoro in proprio(ho un negozio).Quando un prodotto non "tira"sta' a me trovare un sostituto,se sbaglio pago io direttamente.Devo provare a vedere lontano per proporre cose nuove.
Quello percepisce uno "stipendio"da favola,se le cose vanno male magna lo stesso,se viene accusato di incapacita' :è colpa del grave momento economico.Lo stato a sempre pagato alla fiat(il minuscolo è voluto)gli errori e mai a preso i profitti,grazie ovviamente ai vari appoggi politici.Nel privato (quello vero)se un socio mette capitali acquisisce parte dell'attivita',nel caso della fiat tutti gli aiuti,anche i vari ecoincentivi hanno in realta' tolto potere di acquisto in altri settori e sono stati dirottati nell' acquisto del bene auto,togliendo di fatto "giro"nell'economia.
E' triste vedere chi magari ha un mutuo dover dire si ed essere sostanzialmente un nuovo tipo di schiavo.
Insomma x concludere,secondo me quell'uomo li e uno st....o
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perchè marchionne non mi spiega perchè gli stipendi italiani sono i piu bassi d europa ? facile fare stronzate e poi far appello al senso di resposabilita per far pagare il conto sempre agli stessi.
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per me l'unico messaggio veramente chiaro è : " oggi a Pomigliano domani a tutti gli altri...".
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Citazione:
Originariamente Scritto da
snaporaz
sisi, belle parole scritte magari da un povero schiavo neolaureato disoccupato pagato a pane azzimo e calci nel culo.
la verità è che non è per nienet vero quando dice che è una sfida che o si vince tutti insieme oppure tutti insieme si perde.
lui cosa perde? che magari invece di lavorare per fiat lavorerà per un altro gruppo che lo coprirà di milioni. non perderà certamente la sua vita, la sua famiglia e la sua dignità.
quando qualcuno non ha da perdere cose fondamentali come queste le chiacchiere sono solo fumo negli occhi.
Altri gruppi, VW in testa, credi non gli abbiano già proposto posti molto più pagati su gruppi dell'auto maggiori? E invece è restato, dategli atto
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Trovo condivisibile la lettera di Marchionne, puro stile nordamericano basato sul concetto del facciamo gruppo, siamo tutti una squadra, dal presidente all'ultimo dei garzoni. Perfettamente applicabile conoscendo la mentalità protestante americana (pragmatismo ai massimi livelli su tutto) e giustissimo sul piano astratto dei rapporti globali dell'economia mondiale.
Ma...siamo in Italia, anni luce dall'Impero...e l'economia globale non riempie la pancia.
Gli stipendi sono tra i più bassi d'Europa, il potere d'acquisto idem, nonostante gli sforzi fatti dal canadese è difficile dimenticare che la cassa integrazione la paga la collettività e i profitti se li tiene la fiat, che la politica di difesa del lavoro è fatta di diritti e doveri ma che entrambi sono molto italicamente flessibili, che ci sono zone che sarebbero consegnate alla criminalità organizzata se dovesse mancare il lavoro,ecc...
Mi verrebbe da dire "mancano gli esempi istituzionali" ma sarebbe sempre la stessa retorica storia.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
triumphone
perchè marchionne non mi spiega perchè gli stipendi italiani sono i piu bassi d europa ? facile fare stronzate e poi far appello al senso di resposabilita per far pagare il conto sempre agli stessi.
e che c'entra marchionne con questo? se la pressione fiscale è esageratamente alta rispetto ai servizi offerti mica è colpa sua.
Del resto oggi stiamo pagando i decenni di politica clientelare. Con l'apertura delle frontiere le società non sono più obbligate a pagare e mantere fannullonni nipoti della politica e non si devono nemmeno sopportare quegli scontri inutili con partiti travestiti da sindacati.
E' ovvio che delocalizzino, hanno meno costi, ma soprattutto meno problemi. Per cambiare il trend serve cambiare la mentalità italiana ed una politica che non tuteli più i fancazzisti (che di solito poi sono i nipoti della politica).
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Citazione:
Originariamente Scritto da
motomike78
nella prox settimana tutti i lavoratori del fiat group si troveranno
nella loro buca delle lettere una lettera scritta dal A.D. del lingotto
Quanta ipocrisia..
Quando la fiat per un motivo o per l`altro (lasciamo perdere quali che é meglio) guadagnava i miliardi e ingrassando la famiglia agnelli e tutti gli AD gli operai erano tenuti ben distanti dal "banchetto"...oggi che i margini si sono ridotti per (quasi) tutti "non c`é più differenza tra padroni e operai"..."siamo tutti una grande famiglia"....
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mi auguro che il pensiero espresso sia compreso.
siamo gia' fuori dal mercato.
questa e' forse l'ultima fermata per i ritardatari.
vedremo chi sapra' avere del buonsenso.
e' dura comunque.
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se fossi un lavoratore dipendente e mi arrivasse una lettera simile avrei le palle talmente girate che, essendo anche gonfie, mi soffocherebbero e morirei all'istante
siamo tutti froci col culo degli altri
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Citazione:
Originariamente Scritto da
maurino
e che c'entra marchionne con questo? se la pressione fiscale è esageratamente alta rispetto ai servizi offerti mica è colpa sua.
Del resto oggi stiamo pagando i decenni di politica clientelare. Con l'apertura delle frontiere le società non sono più obbligate a pagare e mantere fannullonni nipoti della politica e non si devono nemmeno sopportare quegli scontri inutili con partiti travestiti da sindacati.
E' ovvio che delocalizzino, hanno meno costi, ma soprattutto meno problemi. Per cambiare il trend serve cambiare la mentalità italiana ed una politica che non tuteli più i fancazzisti (che di solito poi sono i nipoti della politica).
Delocalizzino pure, ma non venissero poi a chiedere i cosiddetti aiuti di stato :mad:
Pienamente d'accordo sul far fuori i fancazzisti e tener dentro chi produce, ma , ripeto, non gli si può consentire di spostare la produzione all'estero e poi dargli (come Stato) anche una manciata di milioni in regalo: aiuti di Stato solo a chi fa vero MADE IN ITALY, altrimenti andassero a chiedere l'elemosina in Cina, Polonia, Brasile, ecc. (se gli va bene rimediano si e no 3/4 di calci in culo!!!) :ph34r: