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Originariamente Scritto da
Tokugawa
Io la correggo cosi,perchè qui il capitalismo non ha colpe,anzi,senza di lui saremo tutti a mangiare la rena.
Qui il problema è che non si puo continuare a lavorare per mantenere dei parassiti,questa storia deve finire con le buone,o con le cattive!
A parte la facile battuta che il capitalismo ha la colpa storica di esistere, penso, molto semplicemente, che il desiderio di accumulo sia direttamente correlato con i livelli di sfruttamento (e credo che non sia la cosa più agevole del mondo smentire questo pensiero). Ora, all'aumentare delle richieste di profitto (non certo per esclusivi motivi legati a benessere, lusso e cosucce così, bensì perché la ricchezza è sempre più strumento di potere), qualcuno che ci rimette ci deve pur essere, o no? Scaricare le responsabilità su qualche capro espiatorio, concreto o fittizio che sia, non fa altro che complicare il problema. Sono d'accordo anch'io che questa storia debba finire, ma...diciamo in un senso più ampio :wink_:
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Originariamente Scritto da
Sfigatto
A parte la facile battuta che il capitalismo ha la colpa storica di esistere, penso, molto semplicemente, che il desiderio di accumulo sia direttamente correlato con i livelli di sfruttamento (e credo che non sia la cosa più agevole del mondo smentire questo pensiero). Ora, all'aumentare delle richieste di profitto (non certo per esclusivi motivi legati a benessere, lusso e cosucce così, bensì perché la ricchezza è sempre più strumento di potere), qualcuno che ci rimette ci deve pur essere, o no? Scaricare le responsabilità su qualche capro espiatorio, concreto o fittizio che sia, non fa altro che complicare il problema. Sono d'accordo anch'io che questa storia debba finire, ma...diciamo in un senso più ampio :wink_:
Ribadisco che senza una persona che ha un capitale da investire per avviare un'impresa non esisterebbero posti di lavoro.
La soluzione al problema potrebbe essere che ognuno di noi diventi imprenditore di se stesso,ma questa è un'utopia pari a quelle marxiste :o).
Lo stato dovrebbe essere presente e regolamentare,con la forza se necessario.
I politici fannulloni e parassiti mandati a casa,questa è la nostra forza e non l'abbiamo mai utilizzata,anzi,siamo sempre stati pronti a trarne vantaggio,come tu stesso hai sottolineato.Se fossimo un popolo meno volubile,forse potremo confrontarci con il resto dell'europa,invece possiamo solo confrontarci con dei paesi africani,o del sud america,che ci piaccia o no la nostra situazione messa su un piatto è questa.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Tokugawa
Ribadisco che senza una persona che ha un capitale da investire per avviare un'impresa non esisterebbero posti di lavoro.
La soluzione al problema potrebbe essere che ognuno di noi diventi imprenditore di se stesso,ma questa è un'utopia pari a quelle marxiste :o).
Lo stato dovrebbe essere presente e regolamentare,con la forza se necessario.
I politici fannulloni e parassiti mandati a casa,questa è la nostra forza e non l'abbiamo mai utilizzata,anzi,siamo sempre stati pronti a trarne vantaggio,come tu stesso hai sottolineato.Se fossimo un popolo meno volubile,forse potremo confrontarci con il resto dell'europa,invece possiamo solo confrontarci con dei paesi africani,o del sud america,che ci piaccia o no la nostra situazione messa su un piatto è questa.
Un conto è avviare un attività, un conto arricchirsi sul lavoro altrui. Personalmente sta gran necessità di sfruttatori non la sento. Del resto il mondo andava avanti anche prima dell'avvento dei sistemi capitalistici.
Non vedo come utopia la possibilità di autogestione e mi suona quasi offensivo l'accostamento al marxismo :biggrin3:
L'altro problema, complicato, lo ammetto, è che, essendo un popolo composto da individui, sinché non prenderemo coscienza del nostro sano egoismo (nota bene, ho detto sano), non caveremo un ragno dal buco e saremo eternamente succubi dell'egocentrismo malato del parassita di turno.
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Originariamente Scritto da
Sfigatto
Un conto è avviare un attività, un conto arricchirsi sul lavoro altrui. Personalmente sta gran necessità di sfruttatori non la sento. Del resto il mondo andava avanti anche prima dell'avvento dei sistemi capitalistici.
Non vedo come utopia la possibilità di autogestione e mi suona quasi offensivo l'accostamento al marxismo :biggrin3:
L'altro problema, complicato, lo ammetto, è che, essendo un popolo composto da individui, sinché non prenderemo coscienza del nostro sano egoismo (nota bene, ho detto sano), non caveremo un ragno dal buco e saremo eternamente succubi dell'egocentrismo malato del parassita di turno.
mmm noto lievi divergenze,ma il mondo contemporaneo è articolato cosi,dobbiamo slo far in modo di gestirlo al meglio,senza permettere che nessuno cammini sulle spalle degli altri.
Quando chi vende un voto capirà che per guadagnare 10 euro ce ne sta in realtà rimettendo qualche migliaio forse qualcosa potrà cambiare.
I politicastri del mio quartiere in periodo di elezioni passavano a fare promesse..."Ti metterò a posto questo pezzo di giardino che fa le zecche...vedrai che bello!"
Io rispondevo sempre che tanto sarebbe passato grignani
http://www.youtube.com/watch?v=QvFB3VOGc6s
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Originariamente Scritto da
Sfigatto
Un conto è avviare un attività, un conto arricchirsi sul lavoro altrui.
Se il "lavoro altrui" è retribuito il giusto, non ci vedo niente di male...
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La visione del piccolo imprenditore che sfrutta il dipendente rispecchia poco la realtà, dato che soprattutto in un periodo di crisi, mentre un dipendente licenziato percepisce almeno un piccolo sussidio, l'imprenditore senza lavoro si ritrova anche con i debiti.
A guadagnare con quei contratti sono solo le grandi aziende.
E' anche vero, che un dipendente che percepisce 1000 euri al mese, costa al datore di lavoro circa 25000 euri all'anno: in questo modo sono scontenti tutti, ma questa situazione e figlia di decenni di sprechi e purtroppo adesso ci troviamo immersi nella cacca.
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Originariamente Scritto da
Tokugawa
prosegui che la bistecca è succulenta e me la sto gustando priam che si rafreddi...non si finisce mai di apprendere,per fortuna.
Insomma per farla breve :wink_: questa è la norna che ha fatto "sistema della precarizzazione del lavoro e cosa non secondaria dell'esistenza delle persone. In nome di queste disposizioni il lavoratore non è visto come una risorsa dell'azienda, ma come un costo, come colui il quale deve massimizzare il mio profitto al minor costo possibile. Non ci si rende conto che se l'imprenditore ha un dipendente/collaboratore non efficace spesso e volentieri è perchè quest'ultimo non è fedele all'azienda, non ha interesse che questa cresca perchè fa un ragionamento molto semplice: tu mi vuoi fottere all'ora vaff.. tu e la tua impresa e così vediamo. E' una guerra dove non vince nessuno e si vede ormai.
Tutto il resto è retorica: il lavoratore sfaticato, il padrone aguzzino, lo Stato ladrone. La storia potrebbe essere molto semplice, ma invece è quella che ho descritto, cioè disastrosa.
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Originariamente Scritto da
Chinaski
Se il "lavoro altrui" è retribuito il giusto, non ci vedo niente di male...
Definire il giusto è uno dei problemi. Anche perché, se proprio fosse retribuito "il giusto", certa gente in maglioncino (tanto per citare l'attualità) non incamererebbe uno sproposito di soldi.
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quando le vacche sono grasse, queste cose si limitano parecchio, quando invece manca l'aria e molte aziende diventano asfittiche si comincia a tagliare senza pensare e si studiano tutte le possibilità per ridurre i costi. . . questo è un segno dei tempi anzi è anche un segno di furbizia a breve termine di chi lo applica!
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Originariamente Scritto da
Tokugawa
mmm noto lievi divergenze,ma il mondo contemporaneo è articolato cosi,dobbiamo slo far in modo di gestirlo al meglio,senza permettere che nessuno cammini sulle spalle degli altri.
Quando chi vende un voto capirà che per guadagnare 10 euro ce ne sta in realtà rimettendo qualche migliaio forse qualcosa potrà cambiare.
I politicastri del mio quartiere in periodo di elezioni passavano a fare promesse..."Ti metterò a posto questo pezzo di giardino che fa le zecche...vedrai che bello!"
Io rispondevo sempre che tanto sarebbe passato grignani
YouTube - L'aiuola - Gianluca Grignani (2002)
Ma va? :biggrin3:
Però, e qua torno serio (per quanto mi sia consentito dal carattere), se a partire dalle "lievi" divergenze si inizia a confrontarsi sulle possibilità di giocare un ruolo in prima persona...beh, mi pare un soddisfacente primo passo :wink_: