Legalizziamo la schiavitù e la dittatura in Italia e li recupereremo in meno di dieci anni con le loro stesse armi.
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Legalizziamo la schiavitù e la dittatura in Italia e li recupereremo in meno di dieci anni con le loro stesse armi.
come mercato ricco non esplorato secondo me rimane l'india,perche la cina fattura con il prodotto,ma l'India fa paura col terziario
pure la mia azienda ha preferito puntare prima all'india e poi al giappone,la cina rimane ancora indietro come utilizzo risorse
Sostenedo pienamente la vostra idea-iniziativa vorrei che poi un giorno mi spiegaste come fate:blink:
Cazzo trovami qualcosa che non sia prodotta li o che non abbia parti prodotte li:rolleyes:
Io comincerei con il non vendere o non affittare locali commerciali poi mi spieghi come le aprono le attività se non hanno i locali,solo che il soldo fa comodo a tutti e che vende affitta non si accontenta e al posto di vendere a me stravende a loro:wink_:
Io personalmente evito i loro negozi ci sarò entrato solo poche volte e uscito a mani vuote,ma ripeto come fate a non comprare roba fabbricata li?????
durante i festeggiamenti del 2 Giugno Berlusconi a firmato un accordo di cooperazione italia Cina per 3 miliardi di euro
sicuramente tutto ciò che viene stampato da macchine robottizzate e pane per loro, hanno grossi problemi sulla specializzazione
il problema è che le cose mutano in fretta..... non ci vorrà molto tempo che stratifichino i livelli di qualità, colmando le loro lacune
all'inizio per aggredire il mercato occidentale avevano paccottiglia a bassissimo costo....
poi lavorando per conti terzi (vedi mercati ect...) soprattutto nel tessile hanno iniziato ad affiancare alla paccottiglia prodotti di bassa qualità ma accettabili e sempre competitivi.
nel contempo per questioni di costi le grandi multinazionali hanno creato le infrastrutture e catene di produzione in Cina.
man mano acquisiscono know out.....
in questo momento affianco alla solita paccottiglia ai prodotti di fascia bassa iniziano a spuntare i prodotti di fascia media che sono apetibili per una determinata fascia di mercato e non più rivolto al consumatore ultra economico.
affianco a questa situazione si sta creando il mercato in Cina, con le dovute differenze rispetto a quello che intendiamo noi per mercato, ma i numeri potenziali sono spaventosi....
i ricchi, ossia quelli che si possono permette lussi numericamente sono una vastità rispetto a quelli presenti in altre nazioni.....
la classe media che inizia a farsi largo conta qualche centinaio di milioni.....
penso che più che il boicottaggio, possibile molti anni fa, ora davvero anacronistico, sia più interessante vendere in Cina per i nuovi mercati nascenti, forti del made in Italy.
se ora 1.000.000 di pezzi venduti in Italia è un bel risultato pensate cosa vuol dire venderne 50.000.000 .....