Originariamente Scritto da
natan
Ti quoto in toto ... ma ammetti, io ho risposto ad una tua estremizzazione di quegli anni, raramente parto di mio in questo genere di discussione. Reattivo, probabilmente anche un po' estremo nell'esserlo, colgo con piacere che riconosci in quelle contestazioni svariati aspetti e atteggiamenti. Ho bazzicato parecchio tra gli anarchici, ma a dire che gli anarchici erano ... farei un torto a buona parte di loro. A Firenze, durante un convegno in cui ho partecipato, c'erano posizioni differenziate, da quelle più violente a quelle più pacifiche. Ho sempre creduto, già da quei tempi, e ho pochi anni più di te, che la cultura al piacere, al bello era la giusta strada rivoluzionaria, perché rivoluzionava un modello di vita cristiana, basata sui sensi di colpa, sulla sofferenza. Sono stato buttato fuori da parecchie realtà in cui vigeva la religione comunista. Coloro che si rifacevano alla 4a internazionale, degli invasati che non aspettavano altro che da qualche parte si creasse un po' di attrazione per arrivare loro e politicizzare pure le mutande che indossavi. Ripeto: non é vero che a quei tempi la gente che contestava i concerti lo facevano contro gli artisti. È vero che c'era chi lo faceva. È anche vero che la maggioranza delle persone che si conoscono solitamente fanno parte di un ambiente che ti piace e perciò simili a te. Questo fa credere a qualcuno che durante il 68 erano tutti così o casà, a seconda delle scelte fatte, delle offese subite, ecc. ecc. Li ricordo comunque come anni di grande creatività e voglia di fare, anche se alla tv non esaltavano poeti e scrittori, se non quelli allineati, ma bensì molotov e P38.