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marco72
fino a quando c'era un certo bettino craxi la nostra politica estera era estremamente delineata e decisa , contro gli usa e israele che ci odiavano per la nostra politica filo-araba.
poi siamo rientrati in riga scodinzolando dietro al "grande satana" , come venivano chiamati gli usa allora.
Non facciamo confusione: L'italia ha avuto una politica filoaraba anche prima di Craxi , per esempio con Andreotti.
Il tentativo era quello di giocare un ruolo nel mediterraneo, ma lo schieramento filoatlantico del nostro paese non è mai stato neppure vagamente in discussione.
Agli americani dava fastidio quella politica filoaraba semplicemente perchè portava via loro la possibilità di affari. Inoltre non dimentichiamo che avevamo un Partito Comunista più grande di tutta l'Europa occidentale.
La nostra deterrenza nucleare (e qui ritorno in topic, altrimenti dirazziamo un po' troppo:lingua:) era ed è quella della NATO.
In realtà credo che se l'Italia decisesse di costruire una bomba atomica potrebbe farlo, da un punto d viista tecnico, nel giro di qualche settimana, il problema non è la bomba, ma il vettore. Va però ricordato che per esempio gli FH70 (cannoni da 155mm) sono in grado di sparare ordigni nucleari tattici (la famosa bomba N) e i nostri cacciabombardieri Tornado potrebbero trasportare piccoli ordigni. Il problema si pone per eventuali missili a media -lunga gittata che noi non abbiamo, fidandoci di quelli americani.
Ma a cosa servirebbe a noi la deterrenza nucleare? A nulla a mio avviso.
Mentre invece un certo potere di detereenza convenzionale sarebbe bene averlo e addirittura aumentarlo.
Conflitti asimmetrici e operazioni di polizia internazionale ad alta intesità sono scenari assai più possibili e probabili.
Poter annientare rapidamente una base di pirati, piuttosto che un covo di terroristi è assai più utile che far sfilare missili con potere nucleare..ma poi in realtà inutilizzabili.
Il problema , lo ripeto, non è tecnico, è politico. Ci vuole cioè la volontà di ribattere colpo su colpo.
Noi sovente non lo facciamo, ma non è neppure sempre detto che sia sbagliato.
Personalmente sarei un poco più aggressivo...ma in fondo non va tanto male neppure così.
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HornetS2000
intendi il dilemma del prigioniero ? tradire oppure no pr ottenere vantaggi ?
ecchehocitatolateoriadeigiochiaffa'?!?
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c'é poco da fare, se si arriva ai ferri corti il debole deve sempre calare le braghe a meno che non abbia x amico il peggior nemico del suo nemico. certo che la lontananza aiuta a non correre rischi (non sempre pero`). se il debole ha sia buona forza economica che buona politica internazionale potrebbe giocarsela su questo piano, ma secondo voi un paese come l'Italia ha credibilita` internazionale ? con l'immagine che la nostra classe politica e dirigente ha dato del paese (mangia tu che mangio anch'io),non ci crediamo nemmeno noi.
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Originariamente Scritto da
flag
ecchehocitatolateoriadeigiochiaffa'?!?
troppo semplice la teoria dei giochi ... :dubbio:
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alessandro2804
si, il pacifismo è un ideale utopico
si vis pacem, para bellum ... antico pensiero ancora attuale
Rimanendo in argomento, è inutile parlare di guerra se non si è pensato e messa in pratica prima una politica degna di tal nome ?