sono due eccellenti comici
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grillo parla proprio bene...... mah.
q8 tutto seghy non ha capito i ladri da che parte stanno e li cerca nei 5 stelle, mah
si,
certo il PDL nell' ultima giunta li ha fatti più in fretta.........poi però son finiti molti in galera,
e han lasciato 700 milioni€ di debiti nel comune....quisquiglie vero ?
megli metterci un pò d+ va la
picio
ce fotte, ce fotte
e comunque mi riferivo alla lentezza nella composizione della giunta, sulla quale posto di seguito un articolo , datato, del messaggero, e alla lentezza conseguente nel "muoversi": la differenza fra criticare (anche piu' che giustamente) e fare c'e', ed e' tanta
in ogni caso, un sincero in bocca al lupo: si trovassero nuovi schemi e storie di successo da seguire, sarebbe un bene per tutti
resto scettico, ma faccio il tifo
PARMA - Adesso ne manca uno solo. Il sindaco grillino Federico Pizzarotti ha presentato questa mattina il nuovo assessore all’Urbanistica e ai lavori pubblici. Si tratta di Michele Alinovi, architettoparmigiano classe ‘69 con una laurea al Politecnico di Milano, dove insegna come docente a contratto. Alinovi prende il posto di Roberto Bruni, l’imprenditore costretto alle dimissioni a 24 ore dalla nomina perché risultato coinvolto, in passato, in un fallimento e in un abuso edilizio.
La giunta più slow d’Italia, dunque, è quasi completa. A più di un mese dalla vittoria delle elezioni, resta ancora vuota “solo” una poltrona: quella del responsabile dei Servizi sociali. «E presto arriverà anche l’ultimo assessore», ha ribadito il sindaco del Movimento a Cinque Stelle. Alinovi approda alla giunta grillina in virtù del curriculum presentato nelle settimane scorse allo staff di Pizzarotti. Che ha spiegato: «Ho ripescato il suo cv tra quelli inviati via email: continuiamo con questi criteri di scelta, nel nome della trasparenza».
Ancora buio pesto, invece, sugli indirizzi della nuova amministrazione. Finora, vale la pena ricordarlo, non è stata approvata né una delibera di giunta né un atto del consiglio comunale. Ignote pure le mosse dell’alfiere di Grillo per far fronte al maxi debito ereditato dalla passata giunta di centrodestra. Il rosso oscilla dagli 800 milioni al miliardo di euro.
Ma non c’è fretta, pare di capire. «A settembre presenteremo una relazione più precisa», ha assicurato il sindaco. Così impegnato in queste settimane da non aver nemmeno capito quanto guadagnerà al mese come primo cittadino: «Non ho ancora consegnato i documenti necessari agli uffici…». Alinovi, invece, ha fatto capire subito le linee guida del suo assessorato: «Basta con le costruzioni inutili e sfarzose come è stato in passato, sì alla riqualificazione degli edifici già esistenti. Serve una limitazione dell’espansione dei suoli pubblici, sempre nel rispetto della crisi che sta attraversando un settore strategico come quello dell’edilizia». Prima di sgattaiolare nel suo ufficio il sindaco ha preso, per l’ennesima volta, le distanze da Grillo: «Le sue frasi contro Israele? Non mi interessano, io mi occupo del Teatro Regio».
http://www.ilmessaggero.it/primopian...e/204838.shtml