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una risicata schiera di genitori credo si comporti così.
la maggior parte mi sembra proprio di no...
poi tutti a piangere... e a chiedersi perché...
boh... sarà che sono senza cuore...
PS: concordo con quello che hai scritto eh... solo che secondo me, come ho scritto poco fa, è l'insegnante che è ignorante...
è vero che i ragazzi prendono esempio dai genitori, ma non solo... anzi si è maggiormente influenzati dagli amici, pertanto dare in mano strumenti con un potenziale così alto e poi pretendere che non lo sfruttino (malamente tra l'altro) è come dare in mano un gelato ad un bimbo e chiedergli di non mangiarlo...
è vero che ai figli si cerca sempre di non far mancare niente, ma è anche vero che qualche volta, un bel NO è quello che ci vuole... capiranno poi che lo si fa per cercare di tutelarli... come l'ho capito io quando è stato il mio turno.
parole sante!!! perché questo è il metodo educativo! la contraddizione a prescindere! brutta cosa.
permettimi solo un piccolo appunto :dubbio:: tu giustamente dici che prendono esempio dai genitori ma anche degli amici... ma questi amici... ce l'avranno anche loro spero dei genitori quindi...
i ragazzi si relazionano con i loro pari (ma forse anche questo oggi non c'è) ma l'esempio non lo prendono certo tra di loro. Ovviamente secondo me... :oook:
PS: oddio... per sdrammatizzare mi viene anche da pensare che c'è un motivo per cui si può dare in mano un gelato ad un bambino e chiedergli di non mangiarlo... per esempio quando servono entrambe le mani per fare qualcosa. Con questo voglio dire che il metodo educativo dovrebbe richiedere la chiarezza della comunicazione... il messaggio deve essere chiaro per chi lo riceve... non devono sorgere contraddizioni.
Direi di non fare confusione...è come il thread nel quale si parlava del teppista che aveva rubato al ragazzino, vittima di un incidente ancora a terra per strada, il suo iphone...in quel caso, per qualcuno, era colpa di Apple.
Storia, questa, comunque agghiacciante.
Nessuna volontà di demonizzare FB, cui devo la realizzazione del sogno di tanti anni di incontrare chi ha condiviso con me sei mesi di un corso infernale nel periodo del militare.
Avendo, però, una figlia quattordicenne ipertecnologica, ho modo di osservare come i giovanissimi ne utilizzino le risorse. E' sorprendente come riescano ad esprimere una capacità di ferire che va sicuramente oltre la loro volontà, ma di fatto si traduce in un danno notevole per chi ne è bersaglio. Forse il punto è che FB offre una visibilità infinita a circostanze che se relegate ad un ambito più modesto sarebbero meglio affrontabili e meno gravi.
Mi chiedo anche chi abbia seguito quella ragazzina, visto che la vicenda non è certo riferibile ad un singolo episodio.
Per esperienza personale ho potuto constatare che questi social network offrono delle ottime opportunità ai pedofili.
Per puro caso ho potuto constatare che mia figlia, a otto anni, era stata vittima delle attenzioni di tre adulti di cui uno, quando mi rivolsi alle F.O., venne definito "sicuramente malato".
Avendo la più profonda disistima per come vengono portate avanti queste iniziative legali, ero indeciso se fissare un appuntamento con questa personcina per scambiare quattro chiacchiere in luogo idoneo, piuttosto che querelarlo come mi è stato consigliato dai C.C. Fortunatamente ho desistito.
Molti preferiscono pronunciare una sequela di Si , accompagnati magari da una lauta mancia , soprattutto quando si tratta di genitori separati che ( da idioti ) si “ rimbalzano “ il problema dell’educare il proprio figlio .
Spesso lasciano al compagno quest’ònere , compagno che , ovviamente , se ne disfa a sua volta .
Dire un No è più problematico , perché ad un No devono , secondo me , seguire doverosamente delle spiegazioni .
Ma come si fa ad educare se non si è stati educati ???
Troppa fatica ! Meglio regalare un bel Mac , o l'i-phone di ultima generazione , sottolineando magari anche la cifra che è stata spesa .
- ma come ??? ho appena speso 1.600 € per il tuo nuovo computer ?? ma che cos'è che c'hai ??
genitori con gli occhi bendati .
ma non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere e peggior sordo di chi non vuol sentire.
scusate la prolissità
Esatto! E' questo il nodo cruciale della questione.
Questa è la difficoltà... proprio perché non si vuole che il proprio figlio cresca (permettimi il termine) emarginato (letteralmente ai margini della società) si acconsente a quasi tutto.
Ho voluto fare un tentativo come educatore 4 anni fa per la durata di 2 anni: quello che posso dire è che i ragazzi di oggi GRIDANO un po' di attenzione da parte dei loro genitori. Si sentono letteralmente abbandonati a loro stessi. Mentre loro CERCANO una guida.
Il ruolo/presenza del genirore è fondamentale!!!
Ho smesso semplicemente perché:
- 1° non spetta a me fare il genitore di un figlio che non è mio...
- 2° non posso togliere la pagliuzza nell'occhio del vicino quando nel mio c'è una trave!!!
Questi ragazzi venivano letteralmente parcheggiati presso la struttura e lasciati a noi (me e altri che prestavano servizio)...
attività ricreative... giochi... uscite all'aperto... progetti... e quando si chiedeva la partecipazione di qualche genitore "non posso" "lavoro" "ci siete voi che lo fate" erano pochissimi quelli che ci tenevano.
Addirittura ho visto genitori "abbandonare" i propri figli per "educarne" altri... che secondo me ha dell'assurdo!!!
Tornando on topic: storie come queste sono agghiaccianti. le cause vanno ricercate molto ma molto in profondità.