la prossima volta esprimi i tuoi concetti in italiano volgare :oook:
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Ieri a Civitanova Marche (Mc) un 27enne ha accoltellato la sua ex fidanzata, anch'essa 27enne.
La ragazza è in prognosi riservata.
La storia è simile a quella di questo thread: relazione interrotta, lui che non accetta la fine della storia e perseguita con insistenza la ragazza, denunce presentate dalla donna ai CC di Urbisaglia (Mc), poi il tragico epilogo.
Sono necessarie leggi per prevenire tali reati.
Per il furto con scasso, un reato contro la proprietà, sono previsti fino a sei anni di reclusione. Per il reato di “stalking” cioè la persecuzione generalmente commessa da ex mariti, conviventi o fidanzati ai danni di una donna al massimo è prevista la condanna fino a quattro anni di reclusione.
E’ stato approvato oggi il Ddl anti-stalking che introduce l’articolo 612-bis nel codice penale per “chiunque molesta o minaccia taluno con atti reiterati e idonei a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero a ingenerare un fondato timore per l’ incolumita’ propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero a costringere lo stesso ad alterare le proprie scelte o abitudini di vita”. Un reato quindi contro la persona, punibile da oggi con una pena fino a un massimo di quattro anni.
E’ stato inoltre respinto l’emendamento presentato da Barbara Pollastrini (PD), che prevedeva la possibilità di patrocinio gratuito per le vittime di stalking, che quindi dovranno farsi carico di tutte le spese legali nel caso decidessero di sporgere denuncia. Il patrocinio gratuito sarebbe stato sicuramente un valido sostegno per tutte quelle donne che si trovano in situazioni difficili e che non sanno come venirne fuori. La possibilità di godere del patrocinio gratuito avrebbe potuto aiutarle nella già di per sé difficile decisione di sporgere denuncia contro un familiare che nella stragrande maggioranza dei casi è stato o è una persona affettivamente e sentimentalmente vicina alla vittima. E’ noto inoltre come simili situazioni avvengano in ambienti già di per sé difficili per la donna, soprattutto dal punto di vista economico. Difficoltà quella economica, che rappresenta un notevole impedimento per le donne a liberarsi di alcuni meccanismi che oltre allo stalking comprendono spesso anche casi di violenze fisiche. Le donne economicamente indipendenti o comunque più abbienti infatti, sicuramente hanno meno impedimenti a ricostruirsi una vita anche lontano dal luogo di residenza originario, o a cambiare città se non paese, indipendentemente dal fatto di aver presentato o meno denuncia.
Generalmente chi commette stalking è una persona con gravi turbe psichiche che ha problemi ad accettare percorsi di cura e difficilmente rispetterà per esempio il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa, così come difficilmente terrà conto del richiamo orale che potrebbe venirgli dal Questore, come previsto dal Ddl. Se padri separati, queste persone, almeno allo stato attuale delle cose continuano a vedere i propri figli, spesso usandoli o plagiandoli per continuare a commettere violenze contro le ex mogli.
Resta inoltre il problema gravissimo della lentezza giudiziaria. Oggi una donna che denuncia il proprio coniuge per violenze in famiglia deve aspettare mediamente due anni o tre per vedere il suo fascicolo sul tavolo di un giudice in prima udienza. Passeranno altrettanti anni probabilmente per arrivare a una condanna definitiva. In tutto questo periodo di tempo è lasciata completamente sola dalle istituzioni a gestire situazioni difficili e pericolose che spesso sfociano in vere e proprie tragedie.
Più che il problema della pena, resta grave infatti quello del grande vuoto delle istituzioni, completamente assenti dal momento in cui una donna sporge denuncia fino a quello in cui viene emessa una condanna spesso inutile ed irrisoria, periodo durante il quale può veramente accadere di tutto.
Ecco il motivo per cui molte donne neanche denunciano .................... tanto a cosa serve ????
Ecco il motivo per cui molti continuano a perseguitarle .................. tanto sanno che non verrà fatto loro niente ....................... forse quasi niente anche dopo un'eventuale patteggiamento e condanna con tutte le riduzioni di pena perchè incensurati.
Quello che non mi spiego è come mai a sta manica di vigliacchi, come non capiti mai che un padre, un fratello,un parente o un amico non li riempiano di mazzate.
Cavolo quest ragazza è tprnata a casa con una costola rotta...ma se mia sorella mi torna a casa piacchiata dal compagno io mi faccio 10 anni di galera ma sta pur certo che qualcuno si fa 4 mesi di ospedale....
poi come il solito dire parlare di leggi e giustizia è come pisciare contro vento
penso che sia questione d'intelligenza cosa rara ormai al giorno d'oggi...!!:incaz::cry::cry:quando si instaura una relazione con la persona che si ama....., non è detto che duri un mese ..,un'anno.., o una vita....,cosi è la realta che ti piaccia o no..!!!se uno non accetta questo a mio parere.., e meglio che se stia da solo e rompa i coglioni......,la liberta d'ognuno di noi.., di interrompere un rapporto o d' iniziarlo..,per un qualsiasi motivo.., penso sia sacrosanta....!!!lle persone non sanno piu soffrire..., son sempre piu deboli e piu stupide al giorno ..d'oggi .. e sopratutto non hanno il coraggio di guardare dentro a se stessi..,(spesso sono loro il problema e non il partner..)..e capire che si puo sempre ricominciare con un'altra persona...!!per quella ragazza ..:cry:mi dispiace tantissimo..., spero sinceramente che gente cosi rimanga dentro una cella fino alla fine della propria vita...,penso non meriti niente..!!
volere bene a una persona significa volere il bene di quella persona...e se è felice con un altro bisogna solo accettarlo pur comprendendo la sofferenza che si prova
Parole sagge , che esprimono una maturità e un equilibrio interiori e che naturalmente condivido .
Per molti invece magari inizia così , con questi buoni sentimenti , poi via via scivola in un rapporto di possesso univoco e di padronanza assoluta esercitate anche tramite la violenza fisica , oltre che verbale e psicologica .
Del resto in un contrasto fisico , anche se magari in buona forma fisica , è quasi certo che sia la donna a soccombere , non ci vuole molto .
E' alla stregua di un adulto che picchia un bambino , ovvio che a uscirne malconcio sia il più piccolo .
Non è questione di feeling ma di .............. vigliaccheria .
non me n'er' accorto...,correggo..:::è meglio che se ne stia da solo e non rompa i coglioni...!!!
ok provo:
tutte belle parole ma quando brucia è paura, paura di perdere (in questo caso un bene considerato irrinunciabile) e davanti alla paura le reazioni sono del tutto personali ed imprevedibili perfino per se stessi.
certo non è così per tutti, ognuno ha le sue peculiarità e, alla fine, è prevedibile che un mansueto magari non resti tale ma non si trasformi in assassino.
ecco, la prevedibilità.
continuo a sostenere che bisogna essere in 2 per fare un casino simile. attenzione non sto sostenendo che si possono aggredire quelle con la minigonna perchè provocano ma, per esempio, che molte hanno la sindrome della crocerossina e senza manco accorgersene replicano la stessa relazione sempre con compagni "malati"; altri hanno tale disistima di sè da mostrarsi violenti e finiscono per attrarre signore propense alla sottomissione ed qui che si fa pericolosa. passare il limite è un attimo specie in rapporti chiusi, slegati da coinvolgimenti sociali, dalle abitudini ristrette dove un nonnulla diventa insormontabile e dove la paura può facilmente dilagare non riconoscendo argini.
sono sicuro che molti di noi hanno provato qualcosa di simile: un'intimità rassicurante ma pericolosa.
se siamo ancora qui e non in galera non è perchè la giustizia è lenta o lel leggi imperfette ma piuttosto perchè abbiamo saputo reagire e risolvere.
beh non tutti ne hanno la forza o la cultura, non quella universitaria ma quella di casa, che non si vede, quella che ti s'incallisce addosso fin da piccolo, quando vedi mamma buscarle dal papà 3 sere su 3 e ancora oggi quando parli ti senti balbettare e... non sai perchè