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Di solito i buoni pasto son contrattualizzati,come il telefonino o l'automobile...che uso se ne faccia non dovrebbe esser interesse dello stato o di chicchessia. Considerando poi che il normale utilizzatore certo non è il ricco manager aziendale che richiede ricevuta e scarica l'intero conto in nota spese ,andar a rompere i coglioni significa raschiare il fondo del barile.
Andassero a fare in culo e ricordare al momento di votare.
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A questo punto non capisco perché non si metta una quota forfettaria in busta paga. Una volta ai dipendenti in trasferta o si pagavano le spese a pié di lista oppure c'era una quota giornaliera stabilita dal contratto e loro potevano anche non mangiare o dormire su una panchina e intascarseli.
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A questo punto non capisco perché non si metta una quota forfettaria in busta paga. Una volta ai dipendenti in trasferta o si pagavano le spese a pié di lista oppure c'era una quota giornaliera stabilita dal contratto e loro potevano anche non mangiare o dormire su una panchina e intascarseli.
è così ancora adesso.
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Io mi sono sempre domandato perché dei buoni pasto debbano essere usati per fare la spesa e cosa ne fanno i negozianti e i supermercati. Li usano come denaro? Li versano in banca? Li riportano a chi li ha emessi che li ricompra?
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Potresti cederli a qualcuno che vuole mangiare in cambio di denaro, ma qui mi pare che siano diventati titoli di credito. Per il resto rinnovo le mie domande.
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La spesa la faccio per mangiare ma il supermercato non è un ristorante. Mi rimane la curiosità di sapere quale sia il giro che fanno una volta accettati in pagamento. Se no potrei pagare la spesa anche con biglietti del tram o del parcheggio, ma non penso che li accetterebbero...
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Si, ma chi li incassa che fa? Non penso che organizzi cene al ristorante. Tornano a chi li ha emessi e vengono rimborsati?
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Parrebbe che nella peggiore delle ipotesi non sia cambiato proprio nulla. Nella migliore, invece, i ticket elettronici sono maggiormente defiscalizzati.
E allora? Di che si sta parlando?
Stop alla spesa con i buoni pasto? Ecco cosa c'è di vero - Altroconsumo
La questione sta nel fatto che con quelli elettronici non si potrà più cumularli e spenderli tutti assieme, cosa che già ora non sarebbe consentita perché si ha diritto ad usare un solo buono al giorno
Niente più spesa al supermercato con i buoni pasto - La Stampa
Così la massaia non potrà più pagare la parrucchiera con i ticket economizzati dal marito che mangia il panino portato da casa e la parrucchiera portarne per 100€ al supermercato per pagare la spesa.
A me pare positivo che si eviti la circolazione di pseudo monete parallele e che ogni cosa sia usata unicamente per lo scopo per cui è stata creata.
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Da quel che ho letto non si vuol togliere niente a nessuno, anzi col ticket elettronico la quota no tax passa da 5,2 a 7€ per invogliare ad usarli.
Però diventeranno tracciati e spendibili nei modi e nei tempi di contratto, anche nei negozi di alimentari convenzionati, come avviene negli altri paesi. Segno che una certa forma di abuso esiste.
Se qualcuno farà resistenza a dotarsi delle strutture adatte per prestare il servizio alla fine ci sarà costretto, come quelli che due anni dopo l'uscita dei nuovi 5€ ancora non avevano adeguato le gettoniere. Se le commissioni sono troppo alte sarà un problema tra negozianti e fornitori del servizio, come per le carte di credito. Meno converranno, meno verranno accettate, minore sarà il giro d'affari.
Continuo quindi a non capire cosa ci perda il consumatore, cioè lo capisco: la possibilità di cumularli, ma il servizio non funziona così.
Io non posso mica pretendere di pagare il treno la domenica con 10 biglietti del tram, e se per caso avessi un datore di lavoro che mi passa un biglietto del tram al giorno ma vado in bici, che uso ne posso fare non è problema né suo né di GTT.
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A questo punto non capisco perché non si metta una quota forfettaria in busta paga. Una volta ai dipendenti in trasferta o si pagavano le spese a pié di lista oppure c'era una quota giornaliera stabilita dal contratto e loro potevano anche non mangiare o dormire su una panchina e intascarseli.
:madoo:
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Si, ma chi li incassa che fa? Non penso che organizzi cene al ristorante. Tornano a chi li ha emessi e vengono rimborsati?
si esattamente come i buoni sconto dei prodotti.
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Cracco
si esattamente come i buoni sconto dei prodotti.
Si, ho letto che i negozi sono convenzionati e pagano la provvigione, ma potrebbero incassarne solo uno al giorno.
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penso che sia una questione banale.. dopotutto tali ticket (se avrai occasione di vederne uno) sono praticamente dei micro assegni prestampati. una sorta di buono sconto.
ecco non trovo onesto solo il fatto di spenderli dalla parrucchiera.... ma in ogni caso son praticamente soldi grezzi.
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A volte li ho visti passare di mano alle casse, ma da lontano. Poi certe volte ci sono cartelli che dicono espressamente quali non accettano, più che quelli che accettano.
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Io trovo molto più scandaloso che alcuni esercizi si permettano di applicare cartelli in cui avvisano che non accettano pagamento con carte da 500...
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pave
Mi associo alle considerazioni di iach nonché al vaffanculo !
Lamps
Tre! :oook: