Non sono del mestiere, ma segui il consiglio sopra di dadoz.
In qualsiasi settore è pieno di ciarlatani, rischi di entrare in una spirale da cui non ne esci più, oltretutto spendendo cifre consistenti, come hai scritto, senza alcun risultato
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Non sono del mestiere, ma segui il consiglio sopra di dadoz.
In qualsiasi settore è pieno di ciarlatani, rischi di entrare in una spirale da cui non ne esci più, oltretutto spendendo cifre consistenti, come hai scritto, senza alcun risultato
no, la prendo in quel posto..... sempre ultimamente :(
Mi intrometto...
Non può essere che questi fastidi piu che legati al cibo derivano solo o anche in parte da stress? lavoro, famiglia, ecc??
Secondo me le diete del gruppo sanguinio sono una grande pu**anata.
Fai sport? mangi spesso fuori o in mensa e in maniera diordinata? Mangi tipo 2 volte al giorno e troppo, oppure mangi poco e spesso, tipo 5-6 volte al giorno?
Anche io fossi in te comincerei ad andare da un buon nutrizionista, uno di cui hai gia sentito parlare, e visto i risultati su amici/parenti/conoscenti.
Secondo me un buon regime alimentare è la dieta a zona, sopratutto per chi fa sport.
Fermo restando che il gruppo A+ e' il piu' comune dei gruppi sanguigni, credo che da questo punto di vista se ti ritrovi con irritazioni intestinali e simili c'e' probabilmente qualcosa che non va bene nella tua alimentazione, qualche intolleranza o allergia.
Diete in funzione dei gruppi sanguigni mi pare una boiata, credo invece che sia logico valutare un bello screening per le intolleranze piu' comuni e partire da quelle.
Potrebbe essere un sentore di leggera celiachia, nel tuo caso, ma fanno bene a fare tutte le analisi del caso... Ma non ti deprimere, non c'e' nulla di cui preoccuparsi, e tutto si sistemera' ;)
Anche questo non è da sottovalutare: http://www.forumtriumphchepassione.c...avventura.html
Discorso difficile e non tanto popolare. Cercherò di essere poco noioso ma la vedo difficile...
Fantomatiche per due ragioni, la prima è un'opinione personale, la seconda è legata allo stato delle conoscenze scientifiche sulla materia.
Parto dalla mia opinione (condivisa): come ho già scritto la materia dieta-intolleranze è assoluto far west, chiunque voglia seguire un corso online di qualche presunto ente bulgaro può successivamente definirsi "nutrizionista" (non dietologo, non dietista) e a ruota attaccarci il discorso intolleranze. Sul mercato, e si parla di un vasto mercato, ci sono kit con boccette da tenere in mano, soluzioni in cui sputare e più sofisticate indagini cellulari che hanno l'unico scopo di trovare un'intolleranza a qualche alimento. Tutte accomunate da un unico fattore: sono prive di qualunque evidenza scientifica e sottopongono il paziente a diete privative e magari inutili. Ed in più costano care.
Seconda parte: le intolleranze alimentari, come comunemente intese, non esistono o meglio esistono ma in percentuali molto basse della popolazione. Attenzione, non lo dico io, è normale sapere medico in ambito immunologico e nutrizionale.
Esistono le allergie alimentari: un preciso alimento scatena una reazione allergica mediata da anticorpi IgE (tipica crisi anafilattica da nocciolina) o senza che vi sia reazione anticorpale ma comunque mediata dal sistema immunitario (celiachia).
Le intolleranze sono reazioni non mediate dal sistema immunitario ma che scatenano reazioni a livello gastrointestinale (es: gonfiore, nausea, diarrea) e sono sostanzialmente di 3 tipi: enzimatiche (la più conosciuta, l'intolleranza al lattosio, o il favismo), farmacologica (istamina, tiramina, ecc cioè tutte quelle sostanze contenute in certi cibi come il formaggio stagionato, vino rosso, sgombri, ecc) e infine quelle ad additivi (un meccanismo ancora non ben conosciuto).
Chi è realmente allergico ad un alimento? Il 4,5% della popolazione. La percentuale di popolazione che pensa di essere "allergica/intollerante" ad un alimento: il 20%!
Quindi fantomatiche perché sono come il prezzemolo, le si mette dentro sempre, in malafede per guadagnarci e senza nessuna colpa per scarsa conoscenza della materia.