Ti faccio una domanda: a parità di qualità (se e dove c'è) da dove viene il prezzo minore?
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la mia teoria sul mondo del made in Cina è che è ... made in Cina. ma nel senso che dietro han il governo su tutto, non mica l imprenditore nome e cognome che ci rimette davvero di tasca propria e chiude. Quindi possono vendere anche in perdita, distruggere il mercato, e poi mangiarsi tutto.
(già visto in altri settori)
Non proprio così, ti assicuro. Giusto ieri ho partecipato al seminario di un economista (brasiliano) che insegna in una università cinese, proprio sul loro modello di crescita. Sai quante case produttrici di auto elettriche ci sono in Cina, quanti brand? Circa 150, di tutte le dimensioni. Di VW, BMW, o altre aziende straniere, se ne fregano proprio... la competizione è tutta interna. Il governo incentiva l'imprenditoria del settore all'inizio, poi abbandona alla selezione naturale... i più grossi si mangiano tutti, gli altri muoiono... e lì se ne fregano, nessuno va a piangere dallo stato per salvare azienda e dipendenti. Dopo di che, i colossi emersi in Cina da quel tipo di competizione gli altri player nel mondo li spianano. Un modello che crea campioni, senza nessuna pietà per chi perde. D'altra parte fanno lo stesso negli sport, no? Quindi, vendere in perdita fino a un certo punto, lo stato non ti salva dal fallimento.
Proprio così, i produttori cinesi sono supportati dal governo, ma hanno anche grandi vantaggi fiscali.
Sono aziende enormi, che non producono solo moto e/o scooter, e che hanno un mercato immenso nei paesi meno sviluppati.
Ovviamente si tratta di mezzi che possono competere giusto con il motorino a 36 marce di Cacioppo.
Piccolo OT.
A breve lo conoscerò di persona tramite un amico che abbiamo in comune, lo inviterò a casa mia e gli farò una foto sopra al Gilera.
A parte sta scemenza, penso che i cinesi possano produrre a minor costo non solo perché gli stipendi dei lavoratori sono nettamente più bassi, ma anche perché reclutano gli ingegneri più validi dalle varie case costruttrici europee.
Inoltre hanno fatto da tempo degli accordi con le aziende europee per la produzione di motori, quindi hanno acquisito tanto know-howmanche dal punto di vista tecnico/tecnologico.
E poi producono quasi tutte le parti elettroniche che vengono montate sulle nostre moto, compresi i meravigliosi TFT installati sui modelli cinesi di cui abbiamo parlato.
Peccato che Triumph non abbia approfittato di questi schermi.
A proposito, devo purtroppo aggiungere che la strumentazione della Tiger Sport 800 era la più brutta di tutto il salone dell’EICMA, un vero e proprio primato negativo.
:oook:
Il vantaggio di non avere contrasti sociali da dirimere democraticamente. Non a caso, o ci deglobalizziamo un po' o dobbiamo tornare indietro su diritti sociali e welfare... quello che i globalisti incalliti tentano, appunto, di fare.
Per questo dicevo... acquistare cinese non aiuta i nostri figli. E anche un sistema che incentiva le nostre aziende a produrre nella fabbrica del mondo non aiuta. Ma è un discorso complesso.
Se sei disposto a guadagnare quanto un cinese e lavorare altrettanto, a rinunciare a molto del welfare, fregandotene anche di qualsiasi limitazione energetica a fini ambientali, magari riusciamo a fargli concorrenza. Altrimenti, la fabbrica del mondo è lì.
Per cortesia, non trasformatemi questo topic in un dibattito sociale.
Capisco, e conosco, il problema, ma la discussione nasce per parlare esclusivamente dei modelli appena presentati al salone, e magari delle aziende che si sono affacciate al mondo delle moto.
:oook:
A proposito di nuove aziende…
Mosso dalla curiosità, nel primo pomeriggio ho fatto su armi e bagagli e sono partito in direzione Budrio zona Industriale.
Ero con la Tiger, perché mi sono avvicinato alla sede di un “produttore” di moto e scooter, e mi pareva brutto usare la macchina.
Quando vidi per la prima volta il marchio MBP (Moto Bologna Passione) mi incazzai, perché pensavo fosse una presa in giro.
Credo fosse in occasione di EICMA 2022….
Poi ho visto l’azienda.
Produce moto, o per meglio dire assembla moto, lo fa in provincia di Bologna e i ragazzi lavorano con passione.
Alla fine dei conti il nome non è così sbagliato.
Ora si chiama Morbidelli MBP, e Morbidelli è un nome importante qui dalle nostre parti.
La Morbidelli Moto, quella originale, nasce a Pesaro non lontano dalla Benelli, e il fondatore Giancarlo ha fatto di tutto per rendere importante la sua azienda.
Ha ottenuto tanti successi nel motomondiale con piloti del calibro di Bianchi, Pileri, Buscherini, Lega e un certo Graziano Rossi.
Ho avuto la fortuna di conoscerli quasi tutti in varie occasioni, a parte Otello Buscherini che ci lasciò prematuramente quando avevo solo 18 anni (correva l’anno 1976, Mugello).
Ecco perché il nome Morbidelli mi è così caro, e mi sa che faccio una telefonata a Mario (Lega) per andare assieme a girare un servizio giornalistico in quella azienda.
L’unica nota stonata, ma ci sta, è che sopra all’insegna MBP troneggia il brand Keeway, ma non puoi cancellare il nome del capo!
:oook:
Per la vostra salute non andate nel sito global.qjmotor.com….
Non cliccate dove c’è scritto SRK, SRK R, SRT, SRV (soprattutto SRK R).
Non fatelo, perché poi vi incazzate.
Io vi ho avvisato.
:cry:
Forse adesso, e forse perché , noi , che abbiamo una certa età, possiamo ancora permetterci alcune scelte, e bisognerà anche vedere per qianto tempo ancora, e perché certe posizioni le abbiamo consolidate, chi più chi meno , potendo permettere le opzioni.
Una persona molto più giovane per l acquisto di una moto ( e non parlo solo di nuovo, tutta la cosa pian piano quando andrà a regime i gradini si vedranno anche nell usato). che magari ha incidenze differenti in ciò che è la capacità economica questa scelta potrebbe diventare l unica visto come le cose si stanno mettendo e come ormai certe moto si posizionano ora e come si posizioneranno nel futuro prossimo per i prezzi. ( senza andare nelle fasce premium, basta vedere ora che si parte ormai da minimo minimo 10-11 k in su )