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Originariamente Scritto da
japkiller
io ho tre maschietti, Lorenzo di 8 anni e due gemellini, Federico e Tommaso di 11 mesi.
Non riesco neanche ad esprimere come possa farti sentire essere padre, quanto amore si riesca a dare a delle creature che costituiscono la tua totalita', personcine per le quali ti faresti uccidere pur di preservarne l'incolumita', piccoli ometti che senti di dover proteggere, crescere, educare al meglio ed anche al di sopra delle tue possibilita'
Un sorriso di tuo figlio ti gratifica come nulla altro, un gesto che fa ti rimane impresso nella memoria facendoti sorridere da solo quando ci pensi, ed ogni traguardo che raggiunge ti fa sentire realizzato....
E' difficile gestire l'amore per i propri figli, non si vorrebbe mai essere troppo protettivi, troppo buoni, troppo accondiscendenti, troppo amorevoli.... Querllo che ci hanno insegnato i nostri padri a volte non aiuta, io con mio padre non ho avuto e non ho un rapporto bello, pero' da lui ho imparato cosa NON fare mai ad un figlio.
Mai considerarli meno importanti di te stesso, mai essere egoisti, fare di tutto e di piu' per loro.
Le mie scelte di vita da quando ho i miei bambini sono state tutte influenzate dalla loro presenza e dalla voglia di offrire loro il futuro migliore che possa dargli, pero' sono lontano da loro due mesi alla volta e non riesco a pensare ad altro.....
I figli sono tutto, e chi non se ne accorge non e' degno di essere genitore....
Caspita Jap ke belle parole! complimenti ke bella persona dai sentimenti nobili.
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Porto il mio punto di vista più femminile. L'attesa di un figlio, il portarlo in grembo è un'esperienza meravigliosa. Lo senti da subito, o almeno per me è stato così, sapevo che c'erano da subito, e penso sia un grande privilegio che la natura ha dato alla donna quello di poter vivere un'esperienza tanto intensa, un contatto così intimo, unico, un'unione totale con la creatuta che porti in grembo. La senti che cambia, che cresce, che si muove. Il tuo cuore e il suo battono all'unisono e in quel momento, solo per quei 9 mesi sei un tutt'uno con un'altro essere umano, che poi, una volta nato dovrà essere guidato alla vita. E poi c'è una seconda componente che per me è stata altrettanto meravigliosa ed era la consapevolezza che la creatura che portavo in grembo era frutto dell'amore verso il mio compagno, la sua concretizzazione, l'apice, noi due in un essere nuovo.
Bè...l'esperienza mi è tanto piaciuta che l'ho rivissuta 4 volte e mi sento ancor più privilegiata per questo.
Come genitore spero di essere per loro una guida alla vita, e faccio del mio meglio perchè sia così, sebbene non sia facile, soprattutto quando diventano grandicelli ed esigono la loro libertà. Ma ho sempre in me la consapevolezza che il mio è un compito da gregario, sempre dietro, sempre presente, rain or shine, e che loro sono piccoli uomini e donne che stanno crescendo, imparando, conoscendo. So bene che molto di quello che ricevono da me oggi, sarà parte del loro essere persone in futuro ed è proprio questo che richiede un grande sforzo. L'essere il più possibile coerente con sè stessi non è sempre facile, perchè anche io sono una persona e come tale sono in continuo divenire, ma ci provo e dall'energia che mi danno traggo la mia forza. Poi cosa c'è di più bello al mondo dell'abbraccio dei nostri cuccioli? Tra quelle braccine c'è la pace, la serenità...è estasi.
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Originariamente Scritto da
paolone74
il figlio immagina ma non capisce l'amore dei genitori finchè non diventa genitore.
sagge parole.........
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Voglio aggiungere qualcosa da quanto scritto da me oggi, voglio lasciare una mia regola.
Regola che ho dovuto, e voluto, imparare ed addottare per aiutarmi meglio nel compito voluto anche da me come genitore e padre. :coool:
Non guardare mai i tuoi figli come bambini ma vedili sempre come piccoli adulti e come tali vanno trattati e rispettati, anche aiutandoli a capire ciò che si vorrebbe dire o ascoltandoli quando ci vogliono dire qualcosa di importante, si potrebbero avere delle piacevoli ed educative sorprese. :biggrin3:
Non esistono cattivi bambini, ma esistono cattivi genitori. :dry:
E per finire ...
Ricordati che si può esser genitore ma non per questo esser anche padre, o saperlo fare, così come si può esser padre ed esser anche genitore.:wink_: Chi è solo un genitore è colui che ha solo generato un figlio, mentre chi è padre (o madre) può anche non averlo generato MA lo ha amato, educato, cresciuto e si è saputo immolare per lui donandogli il bene più prezioso, che va al di là delle cose terrene, gli ha donato la sua stessa vita facendo tutti i sacrifici necessari per farlo crescere, gioiendo con lui e soffrendo quando lo vede soffrire o quando gli deve infligere una punizione. :coool:
In realtà non esiste nessuna regola come ci si deve comportare, ma esiste il senso paterno che ci aiuta a capire.:rolleyes:
Ecco ... io mi sono aiutato con queste regole, ma anche con altre che sono venute strada facendo e crescendo assieme ai miei due figli Fabio (15 anni) e Giorgio (11 anni). E posso dire dal loro comportamente che .... mi sento orgoglioso di non aver fallito come padre fino a qui, malgrado il mio vecchio mestiere di marina che mi portava sempre lontano da loro. :rolleyes:
Non è facile il mestiere di Padre o di Madre, ma se lo assolvi nel migliore dei modi allora i risultati arriveranno, e sarà gioia per il cuore e carezze per l'anima.:wub::wub:
Tra le tante cose che mi ha detto mio padre in gioventù, tra il giusto ed il sbagliato dei suoi insegnamenti, c'è nè uno in particolarmodo che mi è rimasto a mente per sempre, e che ogni volta che medito guardandoli mi torna alla mente.:coool: Lui mi soleva dire che ... L'uomo è un piccolo granello nell'universo, ma come granello ha una vita molto breve. Quel che resta di lui posson esser le sue opere, se son talmente grandi da resistere all'ondata del tempo, oppure la sua prole ed i suoi discendenti. Ma con essi si assicura solo il riprodursi della specie, il far restar in vita una piccolissima parte di se stesso sotto forma di dna, mentre per esser sicuro che il suo ricordo sopravviva per abbastanza tempo necessita che sia la sua discendenza, i suoi figli, a ricordarlo. Ma i ricordi son solo di due specie, belli oppure quelli brutti. L'essere umano suole dimenticare le cose brutte, ma si tiene caro i ricordi più belli. Quindi va da se che all'uomo come eternità non resta altro che la sua prole ed il buon ricordo di lui che saprà lasciargli. Sii Genitore, ma ancor più importante è che tu sappia essere un buon PADRE, ed allora puoi sperare che il tuo ricordo sopravviva allungo e per molte generazioni ad avvenire.:wink_:
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Me lo chiedo pure io quando guardò mio figlio francesco negli occhi....é un amore inspiegabile qualcosa che va oltre l'innamoramento per un donna,qualcosa di viscerale ché metti davanti a tutto e tutti e alla tua vita per primo. In poche parole la cosa più bella ché ti possa accadere....