Forse x "nostro" intende dello stato italiano, ovvero del contribuente.
Non pensavo che sarebbero tornato in India, mi sembrava un'operazione di liberazione su cauzione...mah...
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Se la nave batte bandiera italiana, può essere registrata solo al
registro navale italiano, non ti pare ? La società ha sede a Napoli.
Mi sembra che si stiano confondendo i mercenari con il personale militare
inbarcato con compiti di sicurezza. Cosa che, peraltro, fanno moltissimi
paesi per tutelare i loro interessi economici quando le navi sono in acque
internazionali, ovvero "terra di nessuno". Sopratutto non capisco che differenza,
se non di costi, ci sia tra mettere alcuni soldati sulla nave interessata invece
che farla addirittura scortare da una intera nave da guerra... i soldati a bordo non
sono dei mercenari e non ricevono ordini dall'armatore. Sono solo una misura meno
estrema, e costosa, dell'impiego di una nave militare. Del resto, non avremmo abbastanza
navi per tutelare tutti i nostri naviganti a rischio, e i costi sarebbero insostenibili.
Se non ricordo male navi e aerei civili sono territorio della Nazione di bandiera solo in acque/cieli internazionali, se in acque/cieli di altre nazioni la giurisdizione è della Nazione ospitante..
Navi e aerei militari invece sono sempre e comunque territorio della Nazione d'appartenenza, anche se stazionano in porto/aeroporto estero..
E non è differenza da poco, visto che la Nave in questione è entrata in un porto indiano e la polizia locale è salita a bordo per arrestare i Marò..
Altra differenza è quella che passa tra mettere un gruppo di militari su una nave civile per difenerla da possibili attacchi (e facendo quindi un lavoro da contractors/guardie private/mercenari) e piazzare in acque internazionali una o più navi sotto mandato ONU per il contrasto della pirateria..
Tutto assolutamente giusto.
Sì, ma questo cambia "solo" la posizione attuale dei due marò.
Se la nave non fosse entrata in un porto indiano non
sarebbero detenuti in quel paese...
Ma come sai l'Onu fornisce, in alcuni casi, un mandato, ma non
direttamente il personale da impiegare. Insomma, il problema
della disponibilità di navi per la bisogna non cambierebbe.
Se le spese militari superassero gli interessi economici da
tutelare, la questione non verrebbe neppure posta, credo.
Tra l'altro, la posizione dei militari sulla nave civile è proprio
regolamentata da un mandato Onu di contrasto alla pirateria,
quindi il placet di quella organizzazione c'è già, al riguardo.
Si aggiunge ora che è emersa anche la reale figura del presunto ingegnere e perito Di Stefano citato nell'artico linkato.
Marò italiani, spunta la perizia del finto ingegnere targato Casapound - Il Fatto QuotidianoCitazione:
Come l’ingegnere Luigi Di Stefano, autore di una perizia difensiva volta a scagionare i due marò, subito rilanciata dai maggiori media italiani e arrivata a essere illustrata in una conferenza presso la Camera dei Deputati il 16 aprile. Peccato che sia emerso come l’ingegnere non solo non è tale, ma è invece sicuramente un dirigente nazionale di CasaPound.
anche in india ? chiedo perche non conosco la loro legge al riguardo
grazie , in effetti non avevo pensato a questo , chiedo scusa
comunque si è rivelata una scelta sbagliata , se fossero stati su un mezzo militare non sarebbero
stati arrestati
perchè non li fanno salire a bordo quando entrano in acque internazzionali ?
se i pirati attaccano solo in acque nazionali allora i nostri militari non possono comunque intervenire
a meno che non siano d' appoggio a forze militari del paese che a giurisdizione , o sbaglio ?
Secondo me agli indiani ed ai parenti delle vittime interessa solo la pecunia.
Se i maro' non fossero rientrati e si fossero imbottati la cauzione di 800 mila e passa euri sarebbero stati piu' contenti.
Non vogliono giustizia, voglio i piccioli e basta.
Ma poi mi dico: di schettino e della Costa Concordia sappiamo la rotta millimetro per millimetro (abbiamo imparato dalla sciagura che ci sono dei siti che mappano di continuo le rotte delle navi) e' possibile che non si e' in grado di provare che la E. Lexie stava in acque internazionali??? Poi, 'sti c... di pescatori che si avvicinavano alla nave che pensavano? Che era il mercato rionale dove vendere il pesce? O una nave frigorifero? O il pandino del pescivendolo del centro? Speravano che gli ciucciassero dalle cisterne 2 litri di gasolio per torna' a riva?
Senza offesa, ma mi sembra un po' fuori luogo.. si trattava di una nave italiana, mica un'imbarcazione di pirati somali!
Se ogni volta che mi spingo fuori di casa, devo aver paura a passare vicino ad un Carabiniere perchè questo mi può sparare è finita.. :)
ma scusate lo stato Italiano tratta con il Kerala
Kerala - Wikipedia
, va beh che ha quasi 40 milioni di abitanti ma è come se si trattasse con la la più piccola regione italiana :cry:
ad usum berlusca:
Usando termini per lo più occidentali potremmo dire che il Kerala è fortemente di sinistra ed è la "roccaforte rossa" dell'India essendo i due partiti più grandi l'uno comunista e l'altro socialista.
L'India è uno Stato federale
se non fosse stato per quel fascista di La Russa però su quella nave a protezione degli interessi di una compagnia privata ci sarebbero stati dei contractor non dei militari in divisa.
così facendo l'Italia è responsabile, non dei mercenari italiani
..poi si lamentano che molti sostengono che le missioni all'estero sono per business