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Originariamente Scritto da
Onda calabra
accettare anche in disaccordo non è incoerenza, è il principio basilare della civiltà.
non accetto molte cose e protesto vivamente
per altre non le tollero ma non protesto poichè mi rendo conto che sono necessarie
per altre ancora mi irrito così tanto che evito persino di pensarci ( la vigliaccheria del mio animo è tanta lo ammetto)
le case farmaceutiche preferirebbero ( come tutti nel mondo) l'ottimizzazione dei profitti; se ciò avviene con una carota o con un coniglio poco importa... fintanto che è legale o "border line"... quindi se costa meno la sperimentazione e rende di più: ben venga!!! è questa la politica base di marketing
e la parola marketing e moralità non possono essere scritte nella medesima frase a meno che non si interponga una negazione!!
"Accettare anche in disaccordo non è incoerenza, è il principio basilare della civiltà." :blink: anche io accetto norme e e leggi, mica giro con bombe e fucile?? certo che se ritengo una cosa sbagliata quando me lo chiedono io rispondo cosa penso, non cosa dice la normativa e se mi danno la possibilità di votare, voto.
"per altre non le tollero ma non protesto poichè mi rendo conto che sono necessarie" detto semplice: tolleri quello che è necessario, come x la vivisezione, quindi sei favorevole perchè e necessaria.
Ma forse lo avevi già detto....
sulle case farmaceutiche son daccordo...
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“Migliore progetto di comunicazione sul tema dell’inattendibilità scientifica della sperimentazione animale (o vivisezione)”.
Nonostante i recenti straordinari progressi della scienza abbiano consentito l’uso di metodi di gran lunga più affidabili, nonostante il pensiero degli scienziati antivivisezionisti sia ormai condiviso da grandissima parte del mondo scientifico, la sperimentazione su animali è purtroppo ancora riconosciuta come metodo di base in grandissima parte degli studi biomedici e tossicologici.
Il perdurare di un vecchio paradigma e la difficoltà di far accettare - quando si tratta di applicazione pratica -un pensiero innovativo, è un problema che ha sempre caratterizzato la storia della scienza (come spiega molto bene lo storico Richard Kuhn).
Il nostro compito è, dunque, quello di dare un contributo al superamento sia degli ostacoli culturali e politici, sia degli interessi economici, oggi sempre più determinanti. Dare diffusione su larga scala ai principi sui quali si fonda il movimento antivivisezionista scientifico, non indugiando sull’aspetto etico, che pur avendo enorme rilevanza, troppo spesso è stato usato come schermo per evitare una seria valutazione scientifica (“meglio immolare un topo piuttosto che un bambino!”). Sfruttando, anche per quanto riguarda la comunicazione, le opportunità offerte dai nuovi media.
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esatto, sono favorevole poichè la reputo necessaria, se si potesse fare a meno non ci penserei su mezzo secondo...
continuo a ribadire che provocare sofferenza è sbagliato, ma se la sofferenza che si provoca ha il fine di migliorare la qualità della vita/ speranza di vita/ sofferenza di altri essere.... purtroppo.. ben venga ( anche se "ben" proprio non lo direi)...
non mi piace la sperimentazione animale, non mi piace per niente, ma mi rendo conto che è necessaria.. penso che sia abbastanza chiaro come la penso..
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Intriplato
“Migliore progetto di comunicazione sul tema dell’inattendibilità scientifica della sperimentazione animale (o vivisezione)”.
Nonostante i recenti straordinari progressi della scienza abbiano consentito l’uso di metodi di gran lunga più affidabili, nonostante il pensiero degli scienziati antivivisezionisti sia ormai condiviso da grandissima parte del mondo scientifico, la sperimentazione su animali è purtroppo ancora riconosciuta come metodo di base in grandissima parte degli studi biomedici e tossicologici.
Il perdurare di un vecchio paradigma e la difficoltà di far accettare - quando si tratta di applicazione pratica -un pensiero innovativo, è un problema che ha sempre caratterizzato la storia della scienza (come spiega molto bene lo storico Richard Kuhn).
Il nostro compito è, dunque, quello di dare un contributo al superamento sia degli ostacoli culturali e politici, sia degli interessi economici, oggi sempre più determinanti. Dare diffusione su larga scala ai principi sui quali si fonda il movimento antivivisezionista scientifico, non indugiando sull’aspetto etico, che pur avendo enorme rilevanza, troppo spesso è stato usato come schermo per evitare una seria valutazione scientifica (“meglio immolare un topo piuttosto che un bambino!”). Sfruttando, anche per quanto riguarda la comunicazione, le opportunità offerte dai nuovi media.
:bravissimo_:
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molto bella l'ultima argomentazione di intriplato, questa mi piace!..
dove posso saperne di più?
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Originariamente Scritto da
Onda calabra
esatto, sono favorevole poichè la reputo necessaria, se si potesse fare a meno non ci penserei su mezzo secondo...
continuo a ribadire che provocare sofferenza è sbagliato, ma se la sofferenza che si provoca ha il fine di migliorare la qualità della vita/ speranza di vita/ sofferenza di altri essere.... purtroppo.. ben venga ( anche se "ben" proprio non lo direi)...
non mi piace la sperimentazione animale, non mi piace per niente, ma mi rendo conto che è necessaria.. penso che sia abbastanza chiaro come la penso..
la mia "testa"la pensa cosi ...... ma il "cuore".... :cry:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Onda calabra
esatto, sono favorevole poichè la reputo necessaria, se si potesse fare a meno non ci penserei su mezzo secondo...
continuo a ribadire che provocare sofferenza è sbagliato, ma se la sofferenza che si provoca ha il fine di migliorare la qualità della vita/ speranza di vita/ sofferenza di altri essere.... purtroppo.. ben venga ( anche se "ben" proprio non lo direi)...
non mi piace la sperimentazione animale, non mi piace per niente, ma mi rendo conto che è necessaria.. penso che sia abbastanza chiaro come la penso..
allora non ci capiamo...non dire che provocare sofferenza è sbagliato se nella frase dopo dici che è giusto. coerenza...
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Originariamente Scritto da
Onda calabra
molto bella l'ultima argomentazione di intriplato, questa mi piace!..
dove posso saperne di più?
non posso dirlo scusatemi
qui l'ho presa
Vivisezione - OGM
buona lettura
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Onda calabra
non ci siamo; il preludio al corretto discorso di alcide è sbagliato.
la penicillina NON è letale per le cavie!! ma porcaccia la miseria, perchè ci si ostina e dare questa informazione sbagliata!!!
1- le cavie ( Porcellini d'india) NON sono le bestie più comuni usate nella sperimentazione, lo sono i ratti prima e i topi poi
2 - la penicillina ( poi cosa si intende per penicillina vorrei mi fosse spiegato; parliamo di cefalosporine? e di che generazione? I II III o IV? e somministrate come? per bocca? endovena? intramuscolo? sottocute?) NON è LETALE per le CAVIE!!!! va usata con ATTENZIONE sui roditori poichè ha una cinetica "partricolare" ma da quì a dire che è letale ci passa un treno!! a meno che non si intenda anche " il prezzemolo è letale per l'uomo" ed è così, se ti mangi 5 Kg di prezzemolo muori, senza passare per l'ospedale... ricordiamoci che è la DOSE a fare la differenza tra farmaco e veleno!!!
3- l'aspirina ( sui topi e scimmie sinceramente non lo so ma non credo proprio) ma NON fa assolutissimamente secchi cani e gatti!! ma scherziamo? l'aspirina ( acido acetilsalicilico) è un FANS ( farmaco antinfiammatorio non steroideo) che viene poco o nulla usato in cani e gatti per una serie di motivi che non sto a indicare, ma che può, sotto stretto controllo medico, essere utilizzato! , se non proprio l'acido acetilsalicilico, altri suoi simili derivati appartenenti alla classe dei FANS con effetti similari ma con controindicazioni più lievi... e sappiamo tutte queste belle cose grazie alla sperimentazione su animali!!!
le altre fasi descritte sono corrette
La risposta, credo, sia semplice.
La frase "Se la penicillina fosse stata testata sulle cavie di laboratorio (nelle quali è talmente tossica da risultare letale) non sarebbe mai stata utilizzata nell'uomo" è effettivamente scorretta.
Il fraintendimento deriva dal fatto che è stata utilizzata la dicitura "cavia di laboratorio" anzichè "cavia" e basta.
Il termine "cavia" da me impiegato è riferito alla comune specie di Cavia Porcellus altrimenti detta "Porcellino d'India" e non al termine generico "cavia da laboratorio" comprendente ratti, topi, conigli, etc.
Nel caso della specie Cavia Porcellus la penicillina è effettivamente letale. Non è un'informazione recente. Per approfondimenti vedi Cormia et al., J. Invest. Dermatol. 7:261, 1947 o anche De Somer et al., Antibiot.Chemotherapy 5:463, 1955 .
Continuo citando da Wikipedia"La cavia è certamente, nell'immaginario comune, l'animale di laboratorio per antonomasia. Questa idea persiste nonostante oggi l'utilizzo della cavia nelle moderne ricerche scientifiche è quasi nullo". Come correttamente dici tu la "cavia porcellus" non è la bestia più comune usata nella sperimentazione oggigiorno.
Tuttavia, come sai, riferendomi alla scoperta della penicillina (il fungo penicillium notatum), mi riferisco ovviamente agli anni trenta del secolo scorso. In quel periodo effettivamente le cavie erano gli animali più utilizzati ed è stato un bel colpo di fortuna (uno dei tanti nella storia della penicillina) che Fleming, Florey e colleghi l'abbiano sperimentata su conigli e non su Cavia Porcellus.
3- l'aspirina ( sui topi e scimmie sinceramente non lo so ma non credo proprio) ma NON fa assolutissimamente secchi cani e gatti!! ma scherziamo?
se ti vai a rivedere la farmacocinetica dell'aspirina nel cane (e soprattutto) nel gatto vedrai che la clearance è estremamente rallentata rispetto agli esseri umani. La sperimentazione di questo farmaco su queste specie difficilmente sarebbe sfociata in una fase I.
cordialmente
alcide
P.S. ti consiglio, con tutta umiltà, di moderare un pochino il sussiego che usi nel catechizzare il prossimo. Le argomentazioni contro la vivisezione esistono e non sono sempre prodotte da animalisti emotivi ignoranti in materia.
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