Concordo in tutto e non mi pare un ragionamento da sempliciotto.:oook:
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non sono daccordo su diverse cose, ma la principale, che faccio notare, e' che il prossimo governo sara' quasi sicuramente, data la legge elettorale, di coalizione, e quindi parlare di candidato premier non credo sia corretto, in quanto il premier , in quel caso, uscirebbe da una negoziazione fra i partecipanti alla coalizione
sempre che abbia capito bene, se no correggetemi:oook:
Dovranno pur far finta di credere alla vittoria dicendo chi sarà di conseguenza il primo ministro! Renzi ha dovuto più volte dichiarare che il candidato per il PD è lui, M5S ha già eletto il suo, le mene tra FI e Lega vertono anche su questo punto, con Salvini che si autocandida: il premier sarà il capo del partito in coalizione che raccoglierà più voti, cioè lui. Ma teme Zaia. Sono maneggi elettorali, ciò che accadrà dopo le elezioni lo sapremo solo vivendo.
Sono solo miei pensieri: non ritieni che, visto che nessuna possibile coalizione sembra raggiungerà la maggioranza col Rosatellum, Gentiloni sia un papabile premier in un accordo PD-FI? Nel centrodestra FI può proporre solo l'incandidabile Berlusconi, Zaia resta a governare il Veneto (a togliere le castagne dal fuoco ci pensi qualcun altro), Salvini è divisivo, la Meloni...beh insomma! E una coalizione elettorale si può sempre rompere dopo le votazioni per "il bene supremo della Patria". Oltretutto, non pensi che il PD non troverà nessuno per coalizzarsi e dovrà correre da solo? Potrà raccogliere qualche partitino tipo STV o i valdostani, prendere a bordo i Verdini o gli Alfano farebbe ulteriormente perdere faccia e voti, altri non ce n'è. Cosa può fare se non sperare nell'unico accordo di governo teoricamente praticabile, quello con FI? Inoltre, candidato anche se non vincente come premier è una bella ipoteca per un dopoRenzi senza Renzi, e Gentiloni sembra un così inoffensivo brav'uomo (da noi si dice: tanto bon ch'el par mona), non scontenterebbe nessuno nel partito.
Non hai la sensazione che nel PD la parola d'ordine sia di salvare il salvabile stile Dunkerque, ci sia interesse solo per le mene interne per mantenere un pò di potere locale?
Poi, ovviamente, a votare ci andiamo noi (anzi, voi):lingua:
Analisi che condivido anche se:
1)Alfano e Verdini non li fai fuori così facilmente e anche se fosse agirebbero da ago della bilancia alleandosi ora con questo e ora con quello.
2) Renzi è assolutamente convinto di vincere a mani basse indipendentemente dai sondaggi,la convinzione la da il referendum dove ha combattuto solo contro tutti.Questo potrebbe portarlo ad una disfatta di proporzioni epiche o ad una vittoria schiacciante,onestamente vedo più la prima ipotesi.
3) Tra le righe si vede Gentiloni che potrebbe rappresentare uno spauracchio per Renzi e nel caso passasse ai Bersaniani dopo doverosa resa dei conti, potrebbe spostare gli equilibri in gioco(si porterebbe dietro la Boschi?).
4) Si parte del supposto che il M5S non si allei con nessuno ma dovessero cambiare gli interpreti a sinistra e di conseguenza patti e proposte non metterei la mano sul fuoco.
5) Per Fi Renzi è il cavallo,con Gentiloni avrebbero vita dura.
6) D'Alema è l'eminenza grigia,tira i fili dietro le quinte,vede Renzi come la distruzione del PD e con parecchie ragioni,sta mandando segnali da un bel pò.
7) Al "si salvi chi può "scatteranno le coltellate in un tutti contro tutti.