Scrofo suka!!!
:cool:
(dai non ho resistito....:lingua:)
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Scrofo suka!!!
:cool:
(dai non ho resistito....:lingua:)
Fatta eccezione per un paio di post ironici giusto per spezzare un'atmosfera un po' pesante, non sono mai intervenuto in questo 3D. Ma l'ho sempre letto, altroché :madoo:
Parliamo ora un po' di Australia.
C'avete presente l'Australia? E' quel continente del quale più volte, e da parte un po' di tutti noi, su queste pagine si è sempre detto un gran bene.
Il miglior Paese del mondo ..... il posto ideale per viverci ..... dove le leggi che vengono sempre fatte rispettare e se non lo fai sono caxxi tuoi ..... dove si premia la meritocrazia ..... dove c'è zero corruzione, e via cantando. Questo è quanto abbiamo sempre detto dell'Australia, e se qualcuno ora dovesse cambiare improvvisamente parere jé pijiasse na cacarella
Io stesso nel passato ho conosciuto varie persone che volendo fare un'esperienza all'estero hanno scelto l'Australia: ebbene, su sei ne sono rimasti per sempre là ben cinque, tra i quali due erano andati con l'intenzione di rimanerci al massimo per un anno o due. L'unico che è tornato lo ha fatto solo perché in Italia aveva una situazione familiare particolare, e era necessaria la sua presenza.
Ebbene.
Ancora una volta l' AUSTRALIA DA' LEZIONE DI CIVILTA' A TUTTO L'OCCIDENTE!!
Ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, recentemente è stato detto di lasciare l’Australia, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici.
Il primo ministro John Howard abbia scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:
GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
“Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l’INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che Vi ha accettati”.
Insomma, in Australia sì che si sta bene, e bene intendono restarci. Senza se e senza ma!
dovrebbe essere legge..ed esempio per il mondo invece...
Condivido tutto.
Praticamente : "paese che vai usanza che trovi" (sei ospite in casa mia quindi o ti adatti ai miei usi e costumi o cambi aria)
È un detto che conosciamo anche noi e che personalmente ho sempre rispettato quando viaggiavo all'estero e proprio x questo mi sono sempre trovato bene e mi hanno sempre rispettato.
Purtroppo non capisco perché non valga al contrario quando sono gli altri a venire in Italia.
Anch'io in linea di massima condivido. Non condivido il fatto che un paese "occidentale" si consideri confessionale.
Ma attenzione: come straniero accetterei usi e costumi locali come dovrei fare per forza anche in uno stato musulmano. Non mi starebbe bene se fossi australiano. Se fossi australiano difenderei il mio diritto di essere un uomo libero e non credente.
Nel caso dell'Italia invece la religione di stato non esiste. È esistita soltanto sotto il fascismo e ciò la dice lunga.
Per cui non mi sta bene che in Italia mi siano imposti nei luoghi dello Stato i simboli di una religione, non mi sta bene che venga insegnata una religione nelle scuole, sarebbe meglio che fossero corsi a richiesta e che finalmente si insegnasse seriamente educazione civica e diritto pubblico fin dalle scuole dell'obbligo. In questo mi sento molto francese e figlio dell'89 anche se non lo sono. Sicuramente sarei stato giacobino nel Piemonte del 1798.
Ciò non vuol dire però che ci viva male e mediti delle crociate laiche, anche se la mia laicità è tale da frequentare le chiese se necessario, di dare in quelle occasioni l'obolo, di accendere talvolta (pagando) un lumino per quelli tra i miei morti che ci credevano, di recitare l'Eterno Riposo e il Padre Nostro (solo quelli, il segno della croce coerentemente non me lo faccio) ai funerali, di rispettare croci e luoghi votivi che qualcuno con gran fatica e fede ha trascinato o costruito in cima ai monti.
Ecco, questo è il mio concetto di laicità, che vorrebbe in cambio un'unica cosa: laicità nella cosa pubblica. Purtroppo ci sono masse che mi sono culturalmente e civilmente inferiori e la pensano diversamente, per cui rispetto anche quelle evitando di protestare per i miei diritti.
Novità?
In effetti le versioni sul web sembrano contrastanti, ma in ogni caso sarebbe in discussione unicamente l'autore del discorso, cui avrebbe poi fatto riferimento il primo ministro (o ex primo ministro) australiano.
Ma in ogni caso, al di là dell'autore, in quelle frasi non si rivela forse un elementare buon senso?
Io non mi sono minimamente schierato, mi sono unicamente limitato a riportare quelle considerazioni.
Quand'anche gli autori ne fossero stati gli alunni di una scuola elementare argentina, vorrei proprio vedere chi avrebbe il coraggio di non dirsi d'accordo.
E se non sono stato chiaro nel prossimo intervento cercherò di essere più incisivo.