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parlano anche di sistema software che può impedire il delcollo se non autorizzato cosa già successa in Egitto per gli F16.
Gli F-35 europei sotto il controllo del Pentagono
Questa dipendenza non riguarda solo la manutenzione o l'aggiornamento dei sistemi, ma si estende anche alla possibilità di limitare l'uso operativo dei velivoli. Christophe Gomart, ex capo dell’intelligence militare francese ed eurodeputato del Partito Popolare Europeo (Ppe), ha messo in evidenza come la situazione diventi ancor più critica quando si considera che gli F-35 europei non potrebbero operare senza il consenso del Pentagono. Come ha sottolineato Gomart, «Se gli Stati Uniti attaccassero la Groenlandia, nessun Paese europeo potrebbe far decollare i suoi F-35 per difenderla, perché questi jet sono dotati di un sistema di blocco che impedirebbe il volo se il piano di volo non fosse approvato dal Pentagono».
Christophe Gomart ha dunque lanciato un monito riguardo a questo scenario. In un’intervista al quotidiano Le Point, ha sottolineato che i Paesi europei con F-35 non possono operare i loro jet senza il consenso del Pentagono.
Questo è esattamente il caso degli F-35», ha affermato Gomart, evidenziando come i Paesi come la Germania, la Polonia e altri alleati europei siano vulnerabili a questa dipendenza, mentre gli stessi alleati francesi, ad esempio, potrebbero contare su velivoli come il Rafale, che non sono soggetti a limitazioni simili. Gomart ha fatto riferimento a un episodio storico che evidenziò la delicatezza della questione: nel 2014, l'Egitto acquistò il Rafale dopo che gli Stati Uniti si rifiutarono di consentire agli F-16 egiziani di effettuare attacchi in Libia, sottolineando l'importanza di una difesa tecnologicamente indipendente.
Il software che gestisce gli aerei, noto come ODIN (Operational Data Integrated Network), è basato su cloud ed è interamente controllato dagli Stati Uniti. Se un Paese dovesse agire contro gli interessi statunitensi, Washington potrebbe disattivare i sistemi di aggiornamento o intervenire sulle funzionalità, con conseguenze potenzialmente disastrose per le operazioni delle forze armate alleate.